Emergenza Ucraina, Comune e Parrocchia insieme per l’accoglienza

Le Istituzioni in campo per affrontare in maniera concreta l’emergenza Ucraina.

Nella mattinata di venerdì 4 marzo, nella sede Comunale di Palazzo Barracco, il sindaco Maria Grazia Vittimberga ed il parroco Don Francesco Gentile hanno stilato il programma operativo ed organizzativo da mettere in campo per affrontare in maniera concreta l’emergenza. Prima di tutto è stato creato un indirizzo mail per permettere a tutti di manifestare la disponibilità all’accoglienza o la messa a disposizione di immobili per ospitare famiglie: accoglienzaucraina@isolacr.it. Anche se ancora non abbiamo informazioni precise su eventuali arrivi di persone da ospitare, ma di certo sarà necessario prestare attenzione e seguire il più possibile le indicazioni delle istituzioni, perché il nostro desiderio di aiutare sia anche realizzabile ed efficiente. Successivamente sono stati disposti gli immobili confiscati di Via Le Castella e di Via Reggio, 25 (Parco Insiti vecchio) che diventeranno luoghi per  la consegna da parte di cittadini e commercianti, di vestiario e cibi a lunga conservazione (a partire da lunedì 7 marzo 2022 con orario di apertura 15/18) da fornire ai cittadini ucraini al loro arrivo in Italia. Le due Istituzioni metteranno in campo le varie organizzazioni di personale e volontari, inclusa l’attivazione del C.O.C., per affrontare in maniera concreta e senza disfunzioni la gestione di un’emergenza che vede la comunità di Isola di Capo Rizzuto in prima linea ancora una volta.

Isola ha un grande cuore da sempre aperto all’accoglienza – ha affermato il sindaco Maria Grazia Vittimberga – la comunità isolitana, infatti, non è nuova a questi eventi: già nel 1986 durante l’“emergenza Chernobyl” le porte della città si aprirono all’ospitalità; successivamente con l’emergenza Balcanica ed ancora emergenza “Nord Africa” e sbarchi continui. Faccio appello a tutti i cittadini, che già privatamente mi hanno manifestato la disponibilità, di aprire le proprie case accogliendo donne, bambini ed intere famiglie in fuga da una situazione drammatica. Le adesioni sono comunque aperte a tutti, nei prossimi giorni gruppi associativi o altre istituzioni possono aderire all’iniziativa. La rete degli aiuti non si ferma al solo Comune o alla Parrocchia, che ringrazio per la collaborazione continua ma vi era la necessità di mettere un punto fermo da parte istituzionale alle tante notizie circolate in queste ultime ore nell’affrontare l’emergenza.

Le immagini che ci giungono dall’Ucraina – afferma il Parroco Don Francesco – ci scuotono profondamente. L’incubo della guerra si è abbattuto su quella popolazione con estrema violenza e tutti ci sentiamo coinvolti, sapendoci parte della grande famiglia umana e, in particolare, europea. Come cristiani desideriamo stringerci in preghiera e implorare da Dio il dono della Pace. Questo desiderio di Pace, però, ci spinge anche a compire gesti concreti di solidarietà a chi si trova ora in grande sofferenza. Come sempre, una terribile tragedia diventa per tutti noi occasione di crescere in umanità. Gli isolitani hanno già risposto con grande generosità alla raccolta economica che abbiamo promosso e che continueremo nei prossimi giorni.