Nel quartiere Acquabona l’avvio della campagna lavori del programma Antica Kroton

E’ prevista anche l’attività di rilievo archeologico, fotografico e georeferenziazione

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    E’ stato aperto, questa mattina, nel quartiere Acquabona il cantiere che, di fatto, segna l’avvio della campagna lavori del programma Antica Kroton.

    Nello specifico si tratta del cluster 2 che attiene all’Area Archeologica Urbana – Riscoperta del quartiere centrale Acquabona”

    Ad inaugurare le attività il sindaco Voce, il coordinatore dei progettisti Alberto Giordano, il coordinatore scientifico del programma “Riscoperta del quartiere centrale Acquabona” Gloria Mittica, il supporto al Rup Caterina Carricola, il direttore dei lavori Roberto Piperis e i componenti dell’Unità Operativa Comunale “Antica Kroton”, diretta da Antonio Senatore, Flora Spagnulo e Pino Tarantino.

    Presenti inoltre l’assessore Corigliano, i consiglieri Passalacqua, Acri e Ioppoli

    Lo scopo del progetto,come è stato illustrato, è l’inserimento del sito di Acquabona all’interno del circuito del parco archeologico urbano a rete della città di Crotone.

    Siamo, infatti, in un’area che si sviluppa tra il fiume Esaro e il fosso del Pignataro che rappresenta uno dei quartieri dell’antica città di Kroton.

    L’intervento, che tra l’altro si integra perfettamente con la sovrastante edificazione del nuovo istituto scolastico “Gravina”, si propone di trasformare una zona in stato di abbandono in un vero e proprio museo all’aperto.

    E’ prevista l’esecuzione di attività archeologiche con una serie di interventi che permetteranno di chiarire la natura, la tipologia, l’estensione e la cronologia delle presenze nell’area interessata.

    Sarà effettuata una attività di diserbo, con l’ausilio di archeologi, al fine di procedere alla raccolta di materiale erratico per la valutazione degli interventi nei settori prossimi alle strutture murarie emergenti.

    Le operazioni saranno condotte in modo da non intaccare le unità stratigrafiche relative alle strutture. Si opererà, infatti, nella vicinanza delle strutture affioranti anche manualmente evitando strumenti abrasivi delle superfici.

    Gli scavi successivi si svilupperanno procedendo in profondità con scavo meccanico controllato, con scavo manuale in terreno archeologico e con scavo stratigrafico in terreno archeologico.

    E’ prevista anche l’attività di rilievo archeologico, fotografico e georeferenziazione.

    Oggi è un giorno importante per la città. Prende il via un progetto destinato a cambiare il volto di Crotone. Siamo arrivati a questo punto decisivo grazie al gioco di squadra e la sinergia con la Provincia, la Soprintendenza e la Regione Calabria che ringrazio. Abbiamo creato una unità ad hoc per un progetto fondamentale per il futuro della città coordinato dal dott. Senatore. Hanno fatto un lavoro notevolecosì come i progettisti. Questo è il primo cantiere che si apre in città, ne seguiranno altri secondo il cronoprogramma prefissato” ha detto il sindaco Voce

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