De Meo e Carbonara in concerto

Continua la terza edizione dell'Hera della Magna Grecia

Grande ed indiscusso virtuosismo è stato quello che ha caratterizzato il recital della violoncellista Erminia De Meo con il pianista Michelangelo Carbonara, Sabato 15 Febbraio, presso l’Auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo” di Crotone organizzato dalla Società Beethoven Acam nell’ambito della Stagione Concertistica 2020, “l’Hera della Magna Grecia” 3° Edizione.

Un concerto che ha visto anche, giovanissimi presenti, incollati alle loro sedie e ammutoliti da tanta bravura e tecnica interpretativa.

Il programma, certamente non facile comprendeva: F.Mendelssohn: “Sonata n. 2”, E. Elgar: “Concerto Op.85”, D. Popper: “Tarantella Op 33” for Cello and Piano.

La giovane Erminia De Meo però, coadiuvata anche da un pianista eccellente, quale Michelangelo Carbonara, ha saputo calarsi interamente in una interpretazione ricca di una sonorità corposa e un cantabile sublime rendendo fruibile anche momenti compositivi non facili.

Un Mendelssohn della Sonata n.2, ricco di virtuosismo e spensieratezza, quello che hanno presentato i due artisti, dove il violoncello ribatte punto per punto le virtuosistiche cascate di note del pianoforte rimanendo però strumento melodico per eccellenza.

Un’opera, interpretata dai due artisti, che richiama la musica fatata del“Sogno di una notte di mezza estate” capace di stupefacente leggerezza e meravigliosi colori dai riflessi perlacei, e dove, specialmente nell’adagio, aperto dalla nobile meditazione d’un corale, suonato dal pianoforte, Mendelssohn affida al violoncello un curioso effetto di pizzicato quasi dei dodici rintocchi della mezzanotte.

Il monumentale “Concerto in mi min. op. 85” di Elgar è stato invece caratterizzato da una melodia dal carattere modale basata su un’unica cellula ritmica trocaica.

Opera questa che ha consentito alla De Meo di spaziare con una ricca arcata melodica del violoncello dalle sorprendenti potenzialità liriche, arricchite da imprevedibili cambiamenti tonali che conferiscono allo strumento un carattere nobile e appassionato.

L’allegro finale in particolare, era caratterizzato da un tema risoluto e saltellante, reso mirabilmente dal violoncello e sostenuto con esperta perizia dal pianoforte, dove riaffiorano i temi e il motivo appassionato del terzo movimento, e dove dopo il recitativo del primo movimento riaffiora fiammeggiante nella ripresa del tema del rondò.

Grazia, sonorità, cantabilità, grande gusto e capacità interpretativa, della De Meo sostenuta mirabilmente dal pianoforte di Carbonara hanno culminato un recital molto bello con la tarantella di Popper in un vortice appassionato e ricco di virtuosismo tecnico.

Un bis molto bello, Elegia di Faurè, hanno concluso una bella serata culturale artistica sottolineata da applausi calorosissimi da un pubblico numerosissimo e particolarmente attento.

Prossimo concerto Domenica 23 febbraio presso la Chiesa dell’Immacolata alle ore 19,00 con il pianista George Park e l’Orchestra “O Stillo”.