Antigone il sogno della farfalla

Venerdì 23 ore 21:00 al Circolo ARCI le Centocittà

“Il sogno della farfalla ” vive la sua vita in un attimo e non conosce vecchiaia, decadenza o malattia ma solo un’eterna sfolgorante giovinezza, sottratta al passare del Tempo ma imprigionata nell’attimo; una vita breve e pura irradiata dalla gloria del coraggio e resa eterna dalla trascendenza dell’amore.”

Antigone indossa un logorato abito da sposa, ingurgita compulsivamente le pillole che bloccano l’enzima PMKZeta della memoria: vuole dimenticare! Ma in un luogo non luogo tra vita e morte, le ombre dei personaggi della sua storia si sovrappongono nel suo cervello sotto forma di allucinazioni. Non le rimane che attraversarle quelle ombre, e forse, alla fine, riuscirà a raggiungere Polinice nella città dei fratelli, la città nuova: “… in cui non ci saranno né figli, né padri, non ci sarà sacrificio e l’amore non sarà più accerchiato dalla morte”.

“…La mia storia, lei sì che è sanguinosa! … Tutta la storia è fatta col sangue, tutta la storia è di sangue, e le lacrime non si vedono. Il pianto è come l’acqua, lava e non lascia tracce. E il Tempo conta forse qualcosa? Non sto, forse, io qui senza più tempo, e quasi senza sangue, oppure in virtù di una storia, irretita in una storia? Il Tempo può esaurirsi e il sangue non scorrere più, se però sangue c’è stato ed è scorso, la Storia continua a trattenere il Tempo, ad aggrovigliarlo, … a condannarlo! Per questo non muoio, non posso morire, finché non mi si dia la ragione di tutto questo sangue e la storia non esca di scena, lasciando vivere la vita. Solo vivendo si può morire” (Antigone)

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