La grande tecnica virtuosistica di Nahar Eliaz foto

Una serata veramente indimenticabile in un contesto storico unico nel suo genere.

Tecnica virtuosistica e una interpretazione adulta e colta di brani “nati di servizio” ma firmati da musicisti con i fiocchi, è stato il recital della violoncellista Nahar Eliaz tenuto Domenica 04 Luglio presso il Museo del Codex a Rossano, impreziosito dalla lettura magistrale che l’artista Teresa Campana ha tenuto su autori come Carducci Manzoni Berchet. Un connubio artistico che ha suscitato il delirio degli innumerevoli spettatori. Il tutto sostenuto e coadiuvato dall’Orchestra “Orfeo Stillo” della Società Beethoven, magistralmente diretta dal M° Fernando Romano. Ancora una volta la Società Beethoven, organizzatrice dell’evento, ha colto nel segno fondendo insieme Poesia e Musica con artisti che hanno saputo  ricreare, attraverso un programma  oculato, momenti musicali e letterari unici, evocativi del suono di tempi passati e presenti. Un caleidoscopio di sensazioni, un gusto illustrativo, una sensibilità per i ritmi e i mutamenti di colore e registro espressivo. Una linea esecutiva che respira sempre al momento giusto, e trova sempre l’arcata e l’intonazione vocale più adatta, agile e vigorosa e insieme sensibile alle lusinghe timbriche. Il programma della violoncellista comprendeva: J.Haydn – “Concerto n. 1 in Do Magg.” per violoncello e orchestra – W.C.Gluck – “Ifigenia in Aulide” ouverture per sola orchestra, M.Bruch – “Kol Nidrei” per violoncello e orchestra, Tchaikovsky – “Nocturne op. 19 n. 4” per violoncello e orchestra, A.Asherov – “Remember” (solo violoncello), E.Block – “Prayer” per violoncello e orchestra. Mentre l’artista Teresa Campana con voce  calda e ricca di inflessioni e sensazioni inusitate, sostenuta sempre dall’Orchestra  che ne sottolineava i momenti più significativi delle letture, con frammenti musicali appropriati, ha saputo far rivivere opere immortali come: “Davanti a San Guido” del Carducci, lo splendido “Coro” dall’Adelchi del Manzoni e un’opera poco eseguita come il “Trovatore” di Berchet. Una serata veramente indimenticabile in un contesto storico unico nel suo genere. Applausi calorosissimi e un arrivederci al prossimo appuntamento hanno concluso una serata di grandi emozioni che solo un connubio così perfetto Poesia e Musica può trasmettere.