Tre appuntamenti dal vivo per il gran finale Leonardo Vinci Festival

Primo concerto sabato 11 settembre presso la Chiesa di Santa Chiara con il duo violinistico Ciccolini- Scicchitano.

E’ affidata a tre imperdibili appuntamenti dal vivo la chiusura della terza edizione del Leonardo Vinci Festival, la rassegna di musica antica della città di Crotone ispirata al musicista di origine strongolese Vinci organizzata da E20 Music Management e Associazione festival dell’Aurora. A due violini, il Maestro e il Discepolo. Viaggio musicale a due violini soli tra l’Italia e Francia dell’epoca barocca è il titolo del primo appuntamento, ospitato sabato 11 settembre alle ore 20.00 presso la Chiesa di Santa Chiara, con i violinisti Alessandro Ciccolini e Domenico Scicchitano. Inoltre, nell’ottica della valorizzazione degli artisti crotonesi perseguita dal festival, l’apertura sarà affidata al giovane Soprano Danila Abate. Il concerto è concepito come un piccolo ma affascinante viaggio tra epoche e nazioni diverse, in grado di  evidenziare stili e gusti connessi ma distanti tra loro. Il programma è diviso in due parti perfettamente speculari, con l’apertura affidata a una composizione a due voci del cinquecentesco Ihan Gero,  chiaramente mossa da una volontà didattica, con i due strumenti che si imitano e scambiano più volte. Segue poi una sonata a due violini del compositore e violinista francese Jean-Marie Leclair, caratterizzata da linguaggio e scrittura nettamente diversi, più elaborati e pensati in modo specifico per i due strumenti. Il viaggio continua verso Napoli – patria musicale dello stesso Leonardo Vinci – dove si incontra uno dei più celebri compositori della storia: Giovanni Battista Pergolesi. I suoi solfeggi, sebbene di grande pregio musicale, nascono con una chiara intenzione didattico-imitativa. Ultima tappa musicale a Venezia, attraverso le sonate per due violini del celeberrimo “prete rosso”, Antonio Vivaldi, il quale compone quattro sonate a due violini senza basso, due delle quali concluderanno le due parti del concerto. Il titolo del concerto è indissolubilmente legato al concetto di didattica antica; l’apprendimento dello stile e del linguaggio risulta messo in pratica grazie ai concetti di imitazione e ripetizione tra insegnante e discepolo. Al fine di garantire il pieno rispetto dei protocolli vigenti per il contenimento della diffusione del coronavirus, il concerto avrà un numero limitato di posti per il pubblico, con ingresso libero fino a esaurimento delle disponibilità. Il festival saluterà il pubblico con i due appuntamenti finali: il 18 settembre la presentazione del libro Ludebat Bellerofontes a cura di Paola Ventrella, mentre il giorno successivo sarà la volta del concerto Ode alla vita libera, con l’ensemble In habito tiorbesco.