La poetessa crotonese Angela Caccia conquista altri riconoscimenti

Un secondo posto al Festival internazionale Virgilio - Mantova poesia e un premio  speciale al Premio Tra secchia e Panaro a Modena

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    Riceviamo e pubblichiamo

    Nel corso della terza edizione del Festival internazionale Virgilio – Mantova poesia, che dal 18 al 21 maggio ha visto sfilare nomi grandi della poesia italiana contemporanea come Milo De Angelis e Franco Loi, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Terre di Virgilio, e anche la 3’ edizione ha avuto una giuria di tutto rispetto.

    Il concorso era diviso in due sezioni: “Vita di scienze” riservata a poeti affermati o esordienti e “L’ozio degli attivi”, rivolta a persone in condizione di fragilità ospiti di strutture protette.Per la sezione “Vita di scienze” il primo classificato è risultato Erik Battiston di Pordenone, al terzo posto Stefania Onidi di Perugia, al secondo Angela Caccia di Crotone.

    Dinanzi un pubblico attento e partecipe, convocato presso la Loggia del Grano, il critico letterario Stefano Iori ha letto la motivazione del premio relativo alla Caccia che ha proposto tre poesie, tutte inserite nella relativa antologia:

    Il fascino dell’aurora:

    Angela Caccia comprende la morte nelle sue corde, ne dice in due liriche su tre: … un cimitero di morti innocenti o una sorta/di cellario per stampelle usate e ormai accatastate … e poi ancora: non accostare la notte/ alla morte -altri silenzi- 
    Ma altro si contrappone, in termini duali e dialogici, alla fine ineluttabile: l’amore per la promessa. La ricerca del nuovo, del non detto, ma anche della rigenerante e del ritornante (nulla torna uguale) si pongono nei versi come forze altre, condensandosi nell’intima vitalità intellettuale dell’autrice. Si afferma come un anelito contrapposto alla morte stessa: è l’aurora delle cose dei pensieri, ovvero al fascino di ciò che accade si manifesta come se fosse la prima volta. E c’è la nuova luna che risolleva pensieri affossati. Declinate inanellando tratteggi di sensazioni che sgorgano in virtù della lontananza (da amori abbandonati, amicizie un po’ ventrali e abbracci, lontani e quindi desiderati) le tre poesie hanno il pregio aggiunto di un io autoriale lieve. Stefano Iori

    Ma al prestigioso riconoscimento conseguito a Mantova lo scorso 20 maggio, se ne è aggiunto un altro e non da meno, considerando i tanti e bei nomi di poeti che hanno affollato il concorso letterario in questione alla sua XXIII edizione: il nuovo libro della Caccia, Piccoli Forse, edito da LietoColle e prefato da Davide Rondoni, ha ricevuto un premio speciale dalla giuria al Premio Tra secchia e Panaro, la cerimonia si terrà il prossimo 21 giugno a Modena.

     

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