Almeno i piccoli e giovani crotonesi meritano serietà ed attenzione foto

Preoccupante (per usare un largo eufemismo) è lo stato reale delle scuole della città e della provincia, altro che propaganda

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    La scuola, questa stramaledetta!

    Quando i costituenti si misero a scrivere quella che sarebbero dovute divenire le loro e le altrui regole fondamentali per un vivere comune, la scuola ebbe necessità di essere descritta ed argomentata nella nostra Carta Costituzionale più volte ed in più ambiti.

    Ma ciò che ci piace pensare sia doveroso per noi, più che ricordare come la scuola è oggetto di diversi articoli della nostra Costituzione a partire dagli articoli 3, 33 e 34, è rammentare come la Costituzione debba essere sempre presente nella vita scolastica, considerato che ogni singola scuola è una piccola comunità sociale che riproduce molti dei problemi della società in cui viviamo, con i suoi momenti democratici, i suoi rapporti tra i sessi e le opportunità multietniche e multiculturali che offre.

    Ancora più potente e dissuasivo di cattivi pensieri e superficiali azioni dovrebbe essere l’approccio che riguarda i più piccoli ed in specifico i servizi che permettono a scuola primaria e secondaria di sentirsi e far sentire casa sicura e mondo da scoprire.

    Abbiamo sempre sottolineato come la Calabria, di cui Crotone non è certo apice, sia solo coacervo di problematiche chiare e distinguibili in un paese che marca sempre più e male la differenza nord sud.

    Almeno su questo argomento questa amministrazione, con la prof Cosentino a gestire la pubblica istruzione e cultura, potrebbe e dovrebbe distinguersi per sensibilità e per competenze da spendere.

    Soprattutto questo anno che è il secondo da gestire ci avrebbe riempito di orgoglio se avessimo visto attenzione ed efficacia nei servizi.

    Partiamo da quelli generali che riguardano refezione e trasporto, almeno in quelle poche scuole dove era previsto.

    In pompa magna e con tre o quattro consigliere comunali al seguito è stato detto che partire il 5 o il  10 ottobre va benissimo ed è motivo di vanto.

    Poi andando nello specifico (e solo su casi limitati) alla Montessori fino a sabato non era ancora partito il servizio perché “la biglietteria” non era ancora a regime: va bene pure le tariffe più basse d’Italia, ma se poi è tutto a scapito della qualità e sono sempre le due società che da decenni si spartiscono i  328.000,00 euro più iva, allora c’è più di qualcosa che non va.

    La Cutuli è rimasta due giorni chiusa nel silenzio generale per un pezzo di collettore di 10 metri fra tombino e fogne e ci si accorge del fatto solo dopo due gocce d’acqua in più che hanno allagato la scuola all’interno. Che il danno fosse vecchio e pure causato dall’inutilizzato  sovrapasso genialmente pensato e realizzato dall’ultima fase della giunta Vallone è solo un’aggravante e mai una giustificazione.

    Che solo ad ottobre si passi ad orari e nomine definitivi dopo due cambi di insegnanti e cattedre rimaste vuote ed orari e spezzoni di giornate fatti passare ad alunni sempre più certi che la scuola non è una cosa serissima, è una cosa che un qualunque Comune degno di questo nome affronta per tempo con l’Ambito Territoriale o Ufficio scolastico provinciale di Crotone (vecchio provveditorato); se poi si pensa che la favolosa professoressa Barbieri presente in Consiglio Comunale è proprio la coordinatrice dell’Ufficio III – Ambito Territoriale o Ufficio scolastico provinciale di Crotone, allora la depressione diventa totale.

    Poi ci sarebbe anche l’altro aspetto altrettanto rivoltante proprio dietro il mercatino degli spezzatini di ore e mercati di orari provvisori e definitivi, che sarebbe quello che riguarda gli insegnanti precari, ma qua ci vorrebbe una inchiesta specifica a parte.

    “Così è se ti pare e se non ti pare è così lo stesso.”

    Questo è stato l’amaro sfogo di una docente precaria nell’illustrare quanto soprattutto piccoli e giovani cittadini si vedano negare un diritto allo studio serio, e soprattutto il sacrosanto diritto di poter pensare che cambiare si può; che lavorare per migliorare è il valore principale dello studio; che impegnarsi per dare il meglio di se è la cosa più affascinante che si possa vivere.

    Ecco, mettiamo tutti da parte la propaganda e le denunce strumentali! Care e carissimi professoressa Cosentino, assessora Romano (che ci spiegherà meglio gli appalti su nidi ed asili, nel frattempo che li apre, forse) e tutti i consiglieri dissidenti, penzolanti e dall’alito pulito, cercate di pensare che almeno ai più piccoli si debba dedicare una certa dose di serietà, innanzitutto.

    Insegnanti, genitori e Dirigenti sanno benissimo che i problemi accennati in questo articolo sono solo una parte piccola di una situazione preoccupante.

    Cercate pure di dedicarvi anche all’ancora più delicata situazione degli edifici e dei curricula di pertinenza della Provincia, che non è che è scaricabile solo perché ci avete più scuse.

    Diamoci un appuntamento a gennaio: dopo aver verificato lo stato degli edifici, l’uso corretto delle palestre e dei luoghi all’esterno degli stessi edifici, progetti ed alternanze (limitandone l’abuso il più possibile), verificate refezione e trasporto soprattutto in prospettiva 2018/2019 visto che avete pure appaltato il Farmer Market (vi dice qualcosa su cosa si dovrebbe e non potrebbe fare?), presentate collaborazioni e protocolli con provveditorato, fondazioni e privati e quanto di tantissimo altro saprete organizzare di fantasmagorico.

    Diamoci un appuntamento serio per i nostri (di tutti) figli!

    Se ci sarà da applaudire, ve lo giuriamo, ci spelleremo le mani …e pure la lingua!

    Procolo GUIDA

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