Il Castello ha urgente necessità di interventi foto

Ieri sera in un’affollata Aula consiliare si è celebrato il convegno organizzato dal Lions Club Crotone Host

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    Il Presidente del sodalizio Giancarlo Sitra ha opportunamente introdotto i lavori rammentando ai presenti gli scopi del lionismo e soprattutto i nomi dei soci di questo Club che da decenni ha ininterrottamente operato nella nostra città. Il Preside Bellusci, il dott. Francesco Meo, il dottore Via, il dott. Arturo Valerio, il Prof. Michele Maiolo, l’avv. Francesco Rillo, l’avv. Scola;  il Prof. Francesco Milano ed altri ancora che colpevolmente non citiamo, sono stati esempi di come l’impegno nella professione e nella vita di tutti i giorni non potesse andare disgiunto da un equivalente impegno che andava autorevolmente ad esercitarsi nelle istituzioni, nella scuola ed appunto nell’associazionismo inteso come servizio.

    Altre persone altri tempi ci verrebbe da dire a giudicare da quanto oggi  i meritori sforzi del mondo dell’associazionismo cozzino con il disinteresse quando non con l’aperta ostilità di chi governa la nostra città con la supponenza che forse gli deriva da qualche divino mandato.

    Il tema affrontato dai relatori è apparso subito di estremo interesse, le immagini in tre D del nostro Castello di Carlo V meritano di essere godute nella loro interezze più ancora che nel parziale racconto che potremmo tentare di operare in questa sede e perciò vi rinviamo al sito nel quale potrete ammirare lo stupefacente lavoro realizzato oltre che dall’instancabile Andrea Pesavento, dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Antonio Grilletta che ci ha illustarto un progetto per riscoprire il Castello; da Pino Rende che ha relazionato sull’attività  locale di ricerca finalizzata alla valorizzazione della fortezza, e da Vincenzo Spagnolo che proprio il modello digitale ha avuto modo di esporre ad un pubblico davvero interessatissimo, chi vorrà, una volta visionato il ricco materiale a disposizione sul Web, potrà persino contribuire anche con una piccola donazione al completamento di un’opera che non ha mai drenato neppure un euro di soldi pubblici.

    Dopo tanta bellezza dobbiamo però ora confrontarci con quello che è stato l’intervento del Vice Sindaco, la Prof.ssa Cosentino che pure ci era parso iniziasse bene, quando, in modo opportuno ha ricordato come della storia più recente della nostra città si parli troppo poco e di come la stessa vada riscoperta e fatta riscoprire ai nostri studenti, ai nostri giovani ed a chiunque voglia recuperare un’identità per troppo tempo offuscata da quello che sono stati i nostri trascorsi industriali, non tanto deprecabili secondo il sottoscritto, se non fosse poi che una classe politica inetta nella migliore delle ipotesi, non avesse fatto inorridire noi tutti, consentendo prima la chiusura delle fabbriche e dopo riuscendo nell’impresa impossibile di non riuscire a valorizzare un patrimonio fatto di archeologia, di arte e di talmente tanti primati dal non potere essere menzionati senza ometterne buona parte.

    Ciò detto la Prof.ssa Cosentino ci ha “pacatamente” evidenziato come Torre Comandante, al pari di gran parte della scuola Principe di Piemonte, in forza di mai abbastanza deprecati accordi intercorsi con la Soprintendenza, siano oggi nella disponibilità esclusiva della Soprintendenza stessa che ad oggi consente da parte del Comune l’utilizzo dell’assai meno rilevante Torre aiutante, affidata al Comune unitamente ai locali della biblioteca, del museo civico ecc. .

    Ebbene, vogliamo credere che solo per mancanza di tempo la Prof.ssa Cosentino abbia omesso di ragguagliarci sull’illuminato utilizzo che la Soprintendenza fa della Torre Comandante e della stessa Scuola Principe di Piemonte, trasformata e ridotta a magazzino e contenitore di trenta e passa tonnellate di gloriose pietre, frutto di scavi archeologici, prima ospitate nel palazzo Morelli ed in gran parte persino nel cortile del medesimo e che non vedranno mai più la luce.

    In sostanza non ci è dato sapere se una simile, attuale “sistemazione” del nostro patrimonio culturale, vada a genio al Vice Sindaco, con delega alla cultura, Prof.ssa Cosentino, se è previsto da parte del Comune un qualche intervento se non di restauro quantomeno volto a sollecitare alla infallibile Soprintendenza dei beni artistici e quant’altro di adoperarsi a sua volta per rendere fruibile quantomeno la Torre comandante, ma probabilmente per la prof.ssa Cosentino un tale impegno intellettuale appare essere fuori luogo ove si consideri oltretutto che il problema a quanto pare potrebbe risolversi persino da solo.

    E come diranno e si chiederanno i nostri lettori più curiosi.

    Ebbene, sotto tale punto di vista illuminante a riguardo è stata la relazione dell’archeologa Margherita Corrado che reduce da una degenza in Ospedale terminata soltanto poche ore prima rispetto all’orario d’inizio del convegno, ha avuto modo di ragguagliarci sui tanti rovinosi crolli e cedimenti strutturali cui è stato vittima nell’ultimo secolo il nostro bellissimo quanto delicatissimo Castello che ricordiamolo sorge, caso assai peculiare, attorno la vetta di un’altura sul cui cucuzzolo una volta era visibile da tutta la provincia la Torre Marchesana, demolita un secolo fa da lungimiranti nostri passati amministratori che oggi non sfigurerebbero affatto fra gli scranni dell’attuale Giunta Comunale.

    Ed infatti la Corrado, ci piace pensare con un pizzico di perfidia, ha voluto en passant come nel suo stile, ricordare ai presenti che le due Torri, quella nella detenzione dell’amministrazione comunale e quella divenuta di proprietà della Soprintendenza, hanno una cosa in comune, il deprecabile, vergognoso stato di manutenzione, l’acqua che vi scorre dentro, la necessità di un restauro immediato, pena, la loro non tanto improbabile rovina.

    Ebbene siamo certi alla Prof.ssa Cosentino sarà di certo sfuggito di ragguagliarci sull’articolato programma di conservazione e restauro che il Comune di Crotone intende porre in essere ed ancor più pretendere che sia realizzato da chi di dovere, così come siamo altrettanto certi che la Dirigente scolastica Cosentino ha in mente quale dovrà essere il futuro pieno utilizzo del Castello, delle sue torri e del suo piazzale, sino ad oggi invece utilizzato per dare sporadica accoglienza ad un manipolo di crocieristi, generosamente accolti con discutibili banchetti allestiti a spese della comunità e magari per la  gioia della società a scopo di lucro creata anfitrione di turno.

    Soltanto ci auguriamo che il rinnovato impegno dell’Amministrazione vaticinato nel nome del recupero di fatti ed epoche più neglette dalla nostra memoria , non si debba alla fine tradurre nell’assoldare qualche  compagnia di sbandieratori, reclutati questa volta magari dal Tirolo piuttosto che da Tiriolo, al fine di rievocare nel nome del cottimo fiduciario ed alla faccia di procedure di affido trasparenti e partecipate, improbabili sagre, mercati o boiate di altro genere.

    Terminiamo infine citando la prima parte dell’intervento dell’On.le Sitra che forse tradito dall’emozione affermava come toccasse a noi tutti di “sopportare” quest’Amministrazione, immediatamente correttosi, il Presidente del Lions Club Crotone Host precisava come intendesse piuttosto dire che l’Amministrazione comunale da noi tutti andasse “supportata”, ebbene, Freud ci ha insegnato che alle volte certi inciampi linguistici siano utilissimi per far trapelare ciò che tutti noi pensiamo e che la decenza ci impedirebbe di rivelare.

    p.G.

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