Cara Assessora (sostituta procuratora di un regime sculchiano), ti scrivo

Una Giovane Donna Crotonese desiderosa di restituirsi a Crotone, scrive ad Antonella Cosentino

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    L’Assessore Cosentino replica alla giovane donna crotonese

    riceviamo e publichiamo:

    Alla stregua della  “Festa della restituzione” che si è tenuta in data 30 dicembre 2017 presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone, in qualità di giovane donna crotonese, ci tengo a rispondere dando un mio, seppur modesto, contributo.

    Emigrata ben 14 anni fa e come gli undici eletti (9 uomini e soltanto due donne) lanciati dall’Assessora Antonella Cosentino, avrei voluto poter partecipare, visto l’esiguo numero di quote rosa, raccontando  la mia  esperienza di “fuggitiva” perché da Crotone purtroppo si va via per crearsi un futuro degno,  fatto di progetti e  speranze, perché Crotone, per quanto la si possa amare, siamo costretti a lasciarla per cercare ognuno la propria strada e offrire a noi stessi  maggiori opportunità.

    Ci tengo a rivolgere il mio monito a Lei cara Assessora Cosentino e alla scelta dei Suoi undici ambasciatori, alcuni forse già troppo  noti, non ho nulla da dire a loro direttamente  perché sicuramente avranno sudato sette camicie per farsi strada  ed   arrivare al Suo capezzale, gentile Assessora, con quale modalità non è dato a noi sapere, forse proprio come una classe di eletti dove solo chi arriva (dove non si sa) può esser chiamato a rappresentarci come pitagorici.

    Ora la mia domanda (o serie di) sorge spontanea: Perché non è stata resa pubblica la Sua scelta? Secondo quali criteri Lei ha scelto? Perché l’assessorato non ha pubblicato un bando  a cui TUTTI  potessero partecipare a questo “tavolo delle idee” secondo una comune selezione PUBBLICA dando spazio, magari, anche al raccoglitore di olive che investe sul nostro territorio o comuni mortali  non necessariamente figli di qualche Suo ex collega. La politica crotonese è sempre la stessa vedendo il Suo “stimabile” operato poiché invertendo gli addendi (lo saprà meglio di me) il risultato non cambia. Vedere offerte di lavoro quali corsi di tedesco gratuiti per diventare magari autista di un’ambulanza in un posto sperduto della Germania vi fa sentire, a Voi dell’amministrazione, più a posto con la coscienza perché decantare un’associazione (anche lui amico di)  che preleva risorse (anche cervelli), naturalmente a basso costo, dal nostro territorio vi sembra una cosa normale e questi scambi culturali (dove si balla pure) a voi piacciono.  Ma noi siamo abituati a esser presi per i fondelli e a veder ballare più di qualcuno compreso il nostro Sindaco che la sera prima festeggiava l’ingresso del nuovo anno e  il riempimento di un intero lungomare come il migliore dei “localari” (concedetemi il neologismo) e il giorno dopo i cittadini crotonesi, che avevano acquistato un biglietto aereo, vedevano svanire la possibilità di accorciare le distanze. 

    Io, cara Assessora, ci ho messo 10 ore per raggiungere la mia amata Crotone quest’anno  e  ce ne metterei anche 14 (cosa già successa in tempi addietro) ma a questa storia di dover fare il viaggio della speranza, quasi come se dovessi pagare pegno per rientrare a Casa,  non voglio abituarmici perché io questo non lo merito, non lo merita nessuno e Io questa città la   voglio cambiare e la voglio veder cambiare cominciando da Lei (sostituta procuratora di un regime sculchiano).

    Spero di poter tornare a Crotone e ammiro  davvero chi si restituisce REALMENTE al territorio, perché NOI, giovani crotonesi emigrati, dobbiamo avere l’opportunità di tornare e ce la deve dare in primis Lei questa opportunità magari mettendosi da parte e lasciando spazio a chi di cultura ne ha da vendere.

    PS.  Visto che ormai come amministrazione siete bravi, la festa La faccia quando vedrà Crotone ripopolata di giovani e occupazione altrimenti si metta seriamente a lavoro!

    Buon anno.

    Giovane Donna Crotonese desiderosa di restituirsi a Crotone.

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