Il Crotone dell’uomo ragno trionfa a Verona per 3 a zero

Zenga, grazie a Ricci e Benali, libera una vivacità tattica che inguaia Pecchia e porta i rossoblu ad un mitico 4ultimo posto!

Più informazioni su


    di Procolo GUIDA

    Vera ed autentica sfida salvezza al mitico Bentegodi degli anni ’80 tra il Verona ed il Crotone: si presentano infatti alla ventunesima giornata di campionato con 13  sconfitte a testa (il Crotone con una vittoria in più) assolutamente rivolte a non far scappare la Spal appaiata ai calabresi in quel complicatissimo terzultimo/quartultimo posto crocevia fra inferno e paradiso. Aggiudicarsi i 3 punti sarebbe infatti fondamentale con entrambe che vengono da 3 sconfitte di fila contro: il Verona contro Udinese, Juventus e Napoli; il Crotone che invece non ha raccolto punti nelle ultime sfide contro Lazio, Napoli e Milan.

    Pecchia punta a questa vittoria schierando un quasi inedito per lui 4-2-3-1, presentando avanzati Romulo, Valoti e Matos a supporto dell’unica punta il neo acquisto Petkovic a suffragare la scarsa fiducia in Pazzini.

    Zenga, che si scopre “pretattico”, a sorpresa non schiera Budimir titolare in avanti, nel suo consueto 4-3-3 fa trovare posto a Ricci nei tre davanti, a centrocampo fa debuttare subito Benali, ed in difesa, rispetto alla gara col Milan, Capuano rileva Ajeti, facendo quindi entrare subito i tre nuovi acquisti.

    Ma pronti e via e dopo una incursione di Ricci il Crotone va subito in vantaggio al 3’! E’ su una punizione magistrale di Barberis (al suo primo goal in A) che i rossoblu hanno la possibilità di far viaggiare la gara sui binari più agevoli: la palla infatti scavalca la barriera e si infila nel sette alla destra di Nicolas, che non può proprio arrivarci.

    E’ così infatti che, dentro una gara veloce e divertente, nei primi venti minuti è il Crotone di Zenga che sembra più sciolto con un Ricci dinamicissimo (anche troppo al 17’ ammonito per una entrata sconclusionata su Pektovic.

    Ma dalla mezz’ora scarsa la squadra di Pecchia sembra in grado di imporre il proprio gioco tanto che Ceccherini prima e Martella dopo devono cercare le maniere forti per fermare Matos e Ferrari, trovando altri due gialli.

    La prima parte di gara termina comunque col vantaggio meritato del Crotone  (suffragato anche da fischi perentori dei tifosi veronesi),

    anche perché il Verona non impensierisce quasi mai Cordaz, tranne che per uno sfortunato palo colpito da Caracciolo sulla cui respinta Trotta colpisce il pallone con la mano; Rocchi, avvalendosi anche del VAR per controllare, decide giustamente per il tocco involontario.

    Si riparte con Pecchia che muove subito: il Pazzo per Herteaux sembra più la ricerca della scossa immediata più che un tentativo di arrocco.  Così la generosità ordinata del Crotone colpisce ancora: al 54’ dopo aver preso una ammonizione per aver rallentato Matos, Stoian si inserisce coi tempi giusti sotto porta e insacca di destro ottimizzando una gran palla di Ricci.

    Passano solo 7 minuti di grande contestazione dei tifosi scaligeri e Bruno Zuculini decide di chiudere la gara definitivamente per un incomprensibile  intervento col piede a martello su Benali a centrocampo, con Rocchi che non può esitare un attimo cacciandolo fuori dal campo.

    C’è il tempo per Verde, entrato pochi minuti prima per Valoti, di perdere palla sulla trequarti e far partire in contropiede Benali che appoggia a destra per Ricci che insacca con uno splendido sinistro a giro suggellando il suo sontuoso rientro coi calabresi.

    Il resto della gara serve a Zenga invece per dare fiato ai suoi nuovi e far saldare ulteriormente convinzione e una vivacità tattica che è il vero merito dell’uomo ragno che ora ha davvero messo nei guai il suo collega Pecchia. Zona retrocessione, grazie al pareggio della Spal, che si guarda finalmente da sopra (sono “solo” 2 fantastici punti!).

    Hellas Verona 0                   Crotone  3

                                                 (Barberis al 3’, Stoian al 50’, Ricci al 67’)

    4-2-3-1: 1 Nicolas; 28 Ferrari, 12 Caracciolo, 75 Heurtaux (Pazzini dal 46’), 93 Fares (amm. al 32’); 5 B. Zuculini, 77 Buchel; 2 Romulo, 70 Petkovic (Calvano dal 68’), 27 Valoti (dal 60’ Verde); 30 Matos.

    A disp.: 17 Silvestri (GK), 40 Coppola (GK), 7 Verde, 8 Fossati, 9 Kean, 11 Pazzini, 14 F.Zuculini, 19 Gonzalez, 21 Lee, 23 Calvano, 37 Bearzotti, 69 Souprayen. All. Pecchia.

    4-3-3: 1 Cordaz; 31 Sampirisi, 7 Ceccherini (amm. al 27’), 23 Capuano (amm. al 82’), 87 Martella (amm. al 28’); 10 Barberis, 38 Mandragora, 92 Benali (Crociata dal 73’); 11 Ricci (amm. al 17’, Faraoni dal 81’), 29 Trotta (Budimir dal 73’), 5 Stoian (amm. al 50’).

    A disp.: 3 Festa (GK), 78 Viscovo (GK), 6 Rohden, 9 Nalini, 13 Izco, 14 Suljic, 17 Budimir, 20 Pavlovic, 37 Faraoni, 87 Crociata, 93 Ajeti, 99 Simy. All. Zenga.

    Ha arbitrato Gianluca Rocchi, coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Tonolini, con il Var affidato a Tagliavento e Pinzani.

    DOMENICA 21/1/2018

    Atalanta

    0 – 1

    Napoli

     

    Bologna

    3 – 0

    Benevento

     

    Hellas Verona

    0 – 3

    Crotone

     

    Lazio

    5 – 1

    Chievo

     

    Sampdoria

    3 – 1

    Fiorentina

     

    Sassuolo

    1 – 1

    Torino

     

    Udinese

    1 – 1

    Spal

     

    Cagliari   Milan 18:00

     

    Inter  Roma 20:45

     

    LUNEDI 22/1/2018 Juventus Genoa 20:45

     

    CLASSIFICA

    Napoli 54

    Juventus 50

    Lazio 43

    Inter 42

    Roma 39

    Sampdoria 33

    Atalanta 30

    Udinese 29

    Torino 29

    Fiorentina 28

    Milan 28

    Bologna 27

    Chievo 22

    Sassuolo 22

    Genoa 21

    Cagliari 20

    Crotone 18

    Spal 16

    Hellas Verona 13

    Benevento 7

    Più informazioni su