I legali del dottor Accongiagioco puntualizzano

Sulla triste vicenda di decesso all'ospedale San Giovanni di Dio dello scorso 19 gennaio

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Gli avv.ti Luigi Morrone e Francesca Pesce, difensori del dr. Giuseppe Accongiagioco, medico chirurgo in servizio presso l’UOC di chirurgia dell’ospedale di Crotone, in merito al decesso del sig. Pasquale Garofalo, avvenuto il 19 gennaio 2018 a seguito di un  lungo ricovero preso il reparto di Rianimazione del locale nosocomio, intendono chiarire alcuni aspetti della dolorosa vicenda a tutela della verità e della professionalità del proprio assistito.

    Abbiamo appreso dalla stampa che la morte del sig. Garofalo sarebbe avvenuta a seguito di un’ernia intestinale per la quale non vi fu intervento tempestivo dei sanitari. Fermo restando che in ordine alle cause del decesso è stato disposto dalla Procura di Crotone l’esame autoptico sulla salma, svolto ieri pomeriggio dal prof. Ricci, incaricato dal sostituto procuratore dott. Andrea Corvino di chiarire le cause che hanno determinato la morte del sig. Garofalo, occorre chiarire che il sig. Garofalo è stato sottoposto ad intervento chirurgico per un infarto intestinale, condizione medica ben più complessa della mera ernia della parete addominale, come erroneamente riportato dalla stampa nei giorni scorsi.

    Il dr. Accongiagioco, inoltre, era medico reperibile nella notte successiva al ricovero del paziente, ma non è stato raggiunto da alcuna chiamata per intervenire, contrariamente a quanto riportato dagli organi di stampa. Quando ha regolarmente preso servizio la mattina successiva alle ore 8,30 circa, all’esito della visita effettuata nell’immediatezza dell’ingresso in reparto, ha ritenuto di effettuare l’intervento d’urgenza, dovendo, tra l’altro, sopperire alla mancata previsione nei turni di servizio predisposti, del secondo chirurgo reperibile, chiedendo, dunque, al collega, di anticipare il proprio ingresso in servizio.

    Con rammarico apprendiamo come si sia voluto creare un collegamento tra la morte del sig. Garofalo ed altre vicende interne al reparto di chirurgia, relative a diatribe amministrative, che rischia di infangare la nota professionalità del dr. Accongiagioco e della sua équipe. Tali fatti, che in nessun modo hanno mai intaccato la professionalità e la dedizione trentennale del nostro assistito verso la missione di medico chirurgo, è bene che vengano discussi nelle opportune sedi, e non diventino strumento di alcuno per rivendicare le proprie pretese, strumentalizzando un evento doloroso quale è la morte di un uomo e fomentando commenti carichi di odio e rancore sui social, in danno di stimati professionisti che con dedizione ed impegno svolgono il proprio dovere quotidianamente e lontano dalle luci della ribalta.

    Confidiamo nell’attività della magistratura volta ad accertare la verità sulla morte del sig. Pasquale Garofalo, porgendo le nostre sentite condoglianze ai suoi familiari, certi che la vicenda e tutte le parti coinvolte meritino assoluto rispetto.

    Il dr. Accongiagioco sta valutando l’ipotesi di tutelare la propria onorabilità anche in sede giudiziaria, atteso il processo mediatico a cui è sottoposto, sia sugli organi di stampa, sia sulla rete.

     

    Avv. Luigi Morrone                                                                                            Avv. Francesca Pesce

     

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