Presentazione romanzo La maligredi di Gioacchino Criaco

Organizzata da Club Velico Crotone, lunedì 16 aprile ore 17:30

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Il Club Velico Crotone lunedì 16 aprile alle 17:30 ospita nella sua club house “Le Stanze a Porto Vecchio” lo scrittore calabrese di fama internazionale Gioacchino Criaco che presenta il suo ultimo romanzo, “La maligredi” (Feltrinelli, pagg. 320).

    Criaco, nato ad Africo, ha esordito nel 2008 con il romanzo “Anime nere”, da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Francesco Munzi, vincitore di nove David di Donatello, di tre Nastri d’argento e del premio Sergio Amidei. Dal 2016 è molto legato al giovane circolo nautico di Crotone che nel 2016, con la Camera di Commercio, ha curato la presentazione de “Il saltozoppo” e riunito lo scrittore con Peppino Mazzotta, altro calabrese illustre, attore di successo, celeberrimo per il suo ruolo (quello dell’ispettore Fazio) nella fortunatissima serie “Montalbano” di Rai 1 e protagonista proprio del film “Anime nere”.  

    C’è stato un Sessantotto aspromontano ma lo conoscono in pochi. Criaco ce lo racconta ne “La maligredi”, romanzo avventuroso di un ragazzo che sogna di cambiare il Sud.

    Feltrinelli anticipa la lettura così: “Esiste una generazione di calabresi cresciuta fra cunti, miracoli di santi e dèi. A quei tempi il furto era vergogna, il sopruso arroganza e nelle rughe di Africo insegnavano a non frequentare i peggiori. E la mafia, che c’era stata, che c’era, vedeva restringersi rancorosa il proprio spazio. A quei tempi cresce Nicola, e con lui gli amici Filippo e Antonio, compagni di avventure. Ragazzini che vanno a scuola, o, meglio, che marinandola si avvicinano alla piccola criminalità. Ma l’arrivo improvviso di Papula, un ragazzo più grande, che lavora in Germania e torna in paese parlando di rivoluzione, solleva un vento nuovo per tutto l’Aspromonte e fa sognare gli uomini, le donne e i ragazzini. E allora a San Luca prende a pulsare la protesta operaia e Platì diviene la patria del cooperativismo contadino. È il Sessantotto aspromontano – in pochi lo conoscono, ma c’è stato. Fa nascere la speranza di fondare un mondo nuovo, di ottenere diritti: i poveri scoprono di aver bocca e idee; le donne trovano il coraggio di scioperare contro gli gnuri; i figli si rivoltano contro i padri, i fratelli contro i fratelli. E poi tutti, insieme, contro i compari. Lo stato, invece, si mette dalla parte del potere locale, dei malandrini, di coloro che, per mantenere i propri privilegi, sono pronti ad azzannare al collo i migliori. È così che nell’Aspromonte arriva la maligredi, ossia la brama del lupo quando entra in un recinto e, invece di mangiarsi la pecora che gli serve per sfamarsi, le scanna tutte. E, quando arriva, racconta Criaco, “la maligredi spacca i paesi, le famiglie, fa dei fratelli tanti Caini, è peggio del terremoto e le case che atterra non c’è mastro buono che sa ricostruirle”.

    Criaco la mattina di lunedì 16 aprile alle 11 sarà ospite del Liceo Classico “Pitagora”.

    “Continuiamo a parlare soprattutto ai giovani e, soprattutto, continuiamo a proporre loro, imperterriti, esempi positivi da seguire” dice il presidente del Club Velico Crotone Francesco Verri. “Se cambiamo la mentalità, cambiamo la città, la Calabria e il Mezzogiorno. Si parte dalle teste, poi vengono le strade, i muri, tutte le altre opere.

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