Pugliese al sindaco di Verzino Parise: ha preso fischi per fiaschi

Il comunicato dell'Ufficio stampa

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    riceviamo e pubblichiamo:

    La sortita del sindaco di Verzino, Franco Parise sull’esito della mia elezione a Presidente della Provincia di Crotone se mi sorprende nei toni ancor di più mi meraviglia nei contenuti.

    Ho sostanzialmente l’impressione che il collega sindaco abbia preso fischi per fiaschi nell’argomentare la sua esposizione.

    Lascio perdere la cattiva conoscenza della matematica da parte dell’amico sindaco al quale ricordo solo che la mia elezione è stata supportata da quasi il 60% dei consensi da parte di sindaci e consiglieri comunali del territorio.

    La mia elezione non è stata frutto di nessun accordo sottobanco né di caminetti tra intimi ma nasce sulla base di una intesa istituzionale che si fonda sulla necessità, condivisa, di rilanciare l’ente provincia e restituirgli il ruolo e la dignità per dare le risposte che i cittadini del territorio provinciale chiedono e meritano siano soddisfatte.

    Una convergenza di intenti, anche con il Partito Democratico, che non è frutto di negoziazione ma che è stata sintetizzata attorno ad una figura istituzionale che facesse sintesi dell’intera filiera istituzionale del territorio provinciale.

    Un ente che, ricordo, si trova sull’orlo del collasso per la riforma Delrio, che il buon Parise dovrebbe conoscere bene, ma anche da colpi ferali inferti da una pluriennale gestione che non ha portato nulla se non al disastro finanziario.

    Se non ricordo male il sindaco di Verzino ha ricoperto per qualche tempo l’incarico di vice presidente e poi presidente dell’Ente e sui problemi che elenca nella sua argomenti ha dato non conosco quali proposte ha formulato per affrontarli o quali soluzioni ha trovato per risolverli.

    Stia sereno il sindaco Parise, il quale, tra l’altro si è sottratto ad un elementare quanto democratico esercizio di voto che ha portato alla mia elezione a presidente della Provincia.

    La mia visione di Provincia, che non è solo mia, ma di tutti i sindaci e consiglieri comunali del territorio non è quella di limitarci a guardare alle competenze, residuali proprio a causa della legge Delrio, dell’ente intermedio ma di allargare l’orizzonte ad una area vasta in grado di intercettare le opportunità che si presentano su più ampia scala, a partire da quelle regionali previste dal patto per la Calabria.

    Non è mia intenzione vivacchiare alla giornata ma rilanciare dando corso ad una forte volontà di cambiamento, discutendo, dialogando, concordando, condividendo con tutti i rappresentanti di questa area vasta.

    Non ho intenzione di compiere questa sfida in solitudine ma caratterizzarla con una impostazione di condivisione che porti alla convergenza e sintesi sui problemi, sulle soluzioni, sulle opportunità.

    E’ ora che la Provincia dismetta i vecchi abiti a cui il recente passato ci ha abituato per vestire quelli di un ente rinnovato e capace di guardare oltre.

     

    Ugo Pugliese

    Sindaco di Crotone

    Presidente della Provincia di Crotone

     

    Ricordiamo che (da Corriere della Calabria) il coordinatore provinciale di Mdp, Franco Parise, sindaco di Verzino aveva dichiarato: «Ancora una volta si antepongono agli interessi dei cittadini della provincia, i giochi e le alchimie di un vecchio modo di fare politica, fatto di accordi – scrive Parise – che nulla hanno a che vedere con la risoluzione dei drammi che vive la nostra gente». Secondo l’esponente di Mdp l’elezione di Puglise altro non è che «l’ultimo esempio» di questo modo di fare. Proseguendo, infatti, Parise scrive: «La designazione di Pugliese a candidato unico si è realizzata senza alcun confronto programmatico con i sindaci e gli amministratori del comprensorio né tantomeno con i consiglieri della città capoluogo». E «se confronto c’è stato, è avvenuto nel chiuso di qualche stanza e solo per chiudere qualche accordo di posizionamento nell’effimero esercizio di gestione di potere». In questo ultimo passaggio Parise fa riferimento all’accordo con il segretario provinciale del Partito democratico, Gino Murgi. Un accordo che, tra l’altro, ha spaccato in due i dem. Dei cinque Comuni che hanno deciso di non partecipare al voto, infatti, quattro sono governati da sindaci del Pd e il quinto dallo stesso Parise.

    «I numeri certificano in maniera inequivocabile – aggiunge Parise – che sono appena 9 su 24 i sindaci che sono andati a votare, così come alle urne si sono recati 132 su 288 consiglieri comunali e ben 11 su 32 consiglieri di Crotone hanno deciso di disertare le urne e probabilmente anche quelli che sono andati a votare lo avranno fatto solo nella vana speranza che, in questo gioco degli scacchi che è diventata la politica crotonese, possano un giorno passare dal ruolo di pedine a quello di alfieri». I numeri dicono che «da queste elezioni è arrivato un segnale forte di cui gli artefici di queste strategie devono necessariamente tenerne conto». Da qui le conclusioni di Parise: «Riteniamo che è venuto il momento di affrontare in maniera concreta i gravi problemi della nostra Provincia, a partire per esempio dalla Gestione servizi, viabilità, scuole, manutenzione, servizi agli utenti e tanto altro ancora che si traduce in autentico dramma per le persone che vivono in uno stato di precarietà che lede anche la dignità personale di ognuno di loro».

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