Morti sul lavoro del 5 aprile: oggi incidente probatorio sul cantiere (con video) foto
Giudice, Periti, avvocati e Spisal a confronto sul luogo del delitto
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Come è tristemente noto il 5 Aprile scorso due operai sono morti ed un terzo è rimasto ferito su viale Magna Grecia mentre lavoravano ad un appalto pubblico ed in specifico alla “Riqualificazione urbana litorale sud 2# stralcio” (cliccaci sopra e rileggi Crollo di un muro: due operai morti sul lavoro. Le foto di prima e dopo il crollo).
Le foto ed il video che alleghiamo a questo articolo riguardano l’intervento sul cantiere di questa mattina perché si è svolto l’incidente probatorio con il giudice, il dottor Andrea Corvino, i periti, gli avvocati e Periti di parte e lo SPISAL.
Nel rammentare che il Rup dell’Ente appaltante (il COMUNE DI CROTONE) è l’Ingegnere Germinara specifichiamo cosa è l’incidente probatorio:
INCIDENTE PROBATORIO (artt. 392-404 c.p.p.): è un istituto che consente di anticipare rispetto al dibattimento la fase di formazione della prova e di collocarla durante le indagini preliminari. La tipologia di prove da assumere e le situazioni che permettono di ricorrere a tale strumento sono tassativamente elencate dall’art. 392 c.p.p.:
a) la testimonianza, quando vi è fondato motivo di ritenere che un testimone non potrà essere esaminato nel dibattimento per infermità/altro grave impedimento o che lo stesso sia esposto “a violenza, minaccia, offerta o promessa di denaro o di altra utilità affinché non deponga o deponga il falso”;
b) l’esame dell’indagato su fatti concernenti la responsabilità di altri;
c) l’esame delle persone indagate di un reato connesso o collegato;
d) il confronto, quando vi sono persone che in altro incidente probatorio o al P.M. hanno reso dichiarazioni discordanti;
e) la perizia o l’esperimento giudiziale, quando la prova riguarda una persona, una cosa o un luogo il cui stato è soggetto a modificazione non evitabile;
f) la ricognizione, quando particolari ragioni di urgenza non consentono di rinviare l’atto al dibattimento.
Non possiamo non rivolgere un pensiero alla memoria di Giuseppe Greco di Isola Capo Rizzuto di 51 anni e a Kiriac Dragos Petru cittadino rumeno residente a Rocca di Neto di 35 anni, deceduti sotto le macerie del muro; affetto anche a M.D.M. di 56 anni anche lui di Isola Capo Rizzuto rimasto gravemente ferito ed alle tre famiglie coinvolte.