Non è stato gas o caldaia ad uccidere: reali motivi dell’esplosione nella palazzina a Lampanaro in via di accertamento

Si va per esclusione per accertare la verità: fuori pericolo la madre mentre ancora gravissime le condizioni della piccola di 4 anni

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    aggiornamento delle 14,14 del 9 maggio:

    Lamapanaro e tutti i quartieri popolari non devono esplodere più!

    Pare avvolgersi di un alone di mistero la tragica esplosione in un appartamento di una palazzina popolare nel quartiere Lampanaro che, ieri in tarda sera, ha causato due morti e diversi feriti, tra i quali tre bimbe. La più piccola fra loro, in particolare, è in gravi condizioni trasferita subito in eliambulanza in un centro specializzato di Bari.

    Mistero perché gli inquirenti, più che correttamente abbottonati, pare stiano andando per esclusione nell’approfondire le possibili cause. Infatti sono state escluse le possibili cause di esplosione di gas (non vi erano bombole) così come intatta parrebbe la caldaia (così come anche noi stessi abbiamo erroneamente adombrato in prima battuta).

    Le vittime sono Rita Murgeri, di 55 anni, ed il compagno Saverio Romano, di 43 anni che ospitavano figlio e compagna con prole della povera donna deceduta. Non sembrerebbe più grave neanche la madre delle bambine trasferita a Brindisi sempre nella notte, mentre il padre (e figlio della Murgeri) è rimasto illeso.

    Di certo c’è che il boato e le pareti dell’appartamento al terzo piano della palazzina si sono sbriciolate e travolte dall’onda d’urto uccidendo la giovane nonna ed il suo compagno, ferendo gravemente la bimba di 4 anni e, solo per fortuna, risparmiando le altre due bimbe di 7 e 10 anni che sarebbero già dal nonno separato dalla Murgeri che abita in una palazzina di fianco a quella colpita dall’esplosione.

    La più piccola, ancora grave, è stata trovata sotto una porta con gravi ustioni alla testa, mentre sua madre a Brindisi sembrerebbe uscita da pericolo di vita.

    Sul posto sono intervenuti anche il questore di Crotone Claudio Sanfilippo e il pm di turno alla procura della Repubblica Alessandro Riello.

    Carabinieri e polizia hanno subito avviato le indagini per accertare le cause dello scoppio insieme ai tecnici dei vigili del fuoco. Ribadiamo come da un primo esame sembrerebbe che non si sia trattato di una fuga di gas.

    Si fa trepida l’attesa innanzitutto per la salute della piccolissima, ma anche per comprendere meglio il tutto, ovviamente solo dopo che Vigili del Fuoco e tecnici della Polizia Scientifica avranno completato i rilievi; gli investigatori potranno così riferire solo dopo essersi fatti un’idea precisa di quello che è accaduto e nel frattempo comunicano ciò che possono.

    Ecco, infatti, il Comunicato Ufficiale diramato dalla Questura:

    Esplosione in un appartamento a Crotone.

    Un’esplosione in un appartamento di Crotone ha causato due morti e diversi feriti, tra i quali tre bimbe. Una di loro, in particolare, è in gravi condizioni.

    Sono in corso gli accertamenti da parte della Questura di Crotone per accertare le cause dell’esplosione.

    Le vittime sono R. M., di 55 anni, ed il compagno S. R., di 43 anni.

    Nell’esplosione è rimasta gravemente ustionata la nipote della vittima, una bambina di 4 anni, e la nuora, V. N. di 28 anni. La piccola e la madre sono state immediatamente soccorse e portate presso l’ospedale di Bari. Le altre due sorelline, di 7 e 10 anni, sono state portate nell’ospedale di Crotone e le loro condizioni non sono gravi. Il padre delle bimbe, invece, è rimasto illeso.

    L’onda d’urto ha praticamente divelto tutte le pareti interne dell’appartamento ma non c’è stato il crollo dell’edificio, anche se i Vigili del Fuoco dovranno accertarne la staticità. Molta la gente in strada, accorsa dopo il boato sentito a diverse centinaia di metri di distanza.

    Crotone, 8 maggio 2018

     

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