Operazione Hermes: tutti i nomi degli arrestati (con video) foto

Tutti i dettagli dell'indagine, diretta dalla Dda di Catanzaro, che è stata condotta dai poliziotti delle squadre mobili di Catanzaro e Crotone e del Servizio centrale operativo

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    *sotto i video forniti dalla Questura

    Riceviamo e pubblichiamo:

    Questa mattina la Polizia di Stato nel corso di un’operazione, denominata “Hermes”, ha arrestato 15 persone accusate di far parte di un’associazione di tipo ‘ndranghetistico operante principalmente sulla città di Crotone dedita alla commissione di una serie di reati contro la persona e contro il patrimonio nonché in materia di armi. Gli arresti, effettuati dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Crotone e Catanzaro e dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Napoli, Siderno e Potenza, sono il risultato di una complessa attività d’indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che ha portato a individuare l’esistenza e soprattutto la riorganizzazione, dopo una serie di operazioni svolte dalle Forze di Polizia e in particolare l’operazione denominata “Old family”, di una cosca di ‘ndrangheta legata alle storiche cosche VRENNA–CORIGLIANO-BONAVENTURA-CIAMPA’retta dalle famiglie BARILARI-FOSCHINI con a capo il boss BARILARI Gaetano. Le indagini hanno dimostrato come i membri del sodalizio avessero un radicato controllo del territorio, in particolare delle attività commerciali su cui esercitavano forti pressioni e richieste estorsive: pena tutta una serie di danneggiamenti soprattutto di tipo incendiario. Le intercettazioni hanno consentito di rendersi conto di come la voracità degli arrestati fosse tale per cui tutti dovevano pagare anche piccole somme, ma tutti dovevano sottostare ai voleri della cosca. Inquietante, poi, era il condizionamento che i membri e gli affiliati delle famiglie BARILARI-FOSCHINI, esercitavano in occasione della fiera della Madonna di Capocolonna nel corso della quale i commercianti ambulanti erano costretti ad acquistare, a prezzi maggiori, i prodotti, specie panini e carne, che la famiglia imponeva loro. Proprio le vicende documentate nel corso delle ultime edizioni della festa hanno consentito di comprendere non solo la gravità delle condotte perpetrate dagli indagati, ma anche la pericolosità delle loro azioni ai danni dei commercianti giunti da diverse zone dell’Italia per lavorare e vendere i loro prodotti, portando la Procura Distrettuale a fare scattare gli arresti.

    Nel corso delle attività d’indagine si sono, altresì, individuati i presunti autori di un grave fatto di sangue avvenuto a Crotone nel novembre 2013 ossia il tentato omicidio di un noto pregiudicato nei cui confronti furono esplosi diversi colpi di pistola mentre rientrava a casa a cui riusciva miracolosamente a sfuggire rifugiandosi all’interno di un portone. Gli inquirenti hanno, inoltre, fatto luce su una violenta rapina, compiuta per finanziare la cosca, avvenuta a San Giovanni in Fiore nel settembre 2012 ai danni di una nota gioielleria, nel corso della quale fu ferito gravemente il titolare.

    www.poliziadistato.it

     

    Nelle prime ore del 28 giugno 2018, personale della Squadra Mobile di Crotone e del Servizio Centrale Operativo, coadiuvato nella fase esecutiva da personale della Squadra Mobile di Catanzaro e dei Reparti Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, “Calabria Meridionale”, “Basilicata” e “Campania”, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria denominata “Hermes”, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso in data 23.6.2018 dalla Procura della Repubblica – D.D.A. – presso il Tribunale di Catanzaro, nell’ambito del p.p. 5307/13 R.G.N.R. Mod. 21, a carico dei seguenti soggetti:

     

    1. BARILARI Angela, nata a Crotone, classe 80;

    2. BARILARI Gaetano, nato a Crotone classe 52;

    3. CARCEA Eugenio, nato a Crotone classe 64;

    4. FALVO Antonio, nato a Crotone classe 75;

    5. FOSCHINI Antonio, nato a Crotone classe 83;

    6. FOSCHINI Vittorio, nato a Crotone classe 88;

    7. LAZZARI Davide, nato a Crotone classe 83;

    8. LIGUORI Francesco, nato a Crotone classe 73;

    9. MAIOLO Antonio, nato a Crotone classe 70;

    10. MERCURIO Tommaso, nato ad Isola di Capo Rizzuto classe 65;

    11. MURANO Salvatore, nato a Crotone classe 74;

    12. RIZZA Andrea, nato a Crotone classe 94;

    13. RUSSO Gaetano, nato a Crotone classe 80;

    14. VILLIRILLO Andrea, nato a Crotone classe 97;

    15. ZURLO Massimo, nato a Crotone classe 76;

     

    tutti indagati del reato di cui all’art. 416 bis, commi 1, 2, 3, 4, 5, c.p., per aver stabilmente partecipato all’associazione per delinquere di stampo mafioso del tipo ‘ndrangheta, già localmente denominata cosca VRENNA-CORIGLIANO-BONAVENTURA-CIAMPA’, che controlla il territorio del comune di Crotone, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, per commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, contro la persona e in materia di armi, nonché per acquisire in modo diretto ed indiretto, la gestione ed il controllo di attività economiche e per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per sé o per altri.

    Dopo le formalità di rito, i fermati, sono stati associati presso la casa circondariale di Catanzaro, ad eccezione di BARILARI Angela cheè stata tradotta presso il carcere di Castrovillari (CS), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

    *ecco i video forniti dalla Questura 

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