Sottoscritta l’intesa di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità

Presso la Prefettura di Crotone che ne da comunicazione

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Nella giornata di giovedì è stato sottoscritto, presso la Prefettura di Crotone l’intesa di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici e delle concessioni di lavori pubblici, per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e per l’attuazione della trasparenza amministrativa.

    Il documento, quale declinazione a livello territoriale della direttiva del Ministro dell’Interno del 23 giugno 2010 relativa ai controlli antimafia preventivi nelle attività a rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nonché delle Linee Guida del 15 luglio 2014 per l’avvio di un circuito collaborativo tra Anac, Prefetture e stazioni appaltanti, è stato sottoscritto dalla Prefettura di Crotone, dalla Provincia di Crotone e da numerosi amministratori locali del territorio provinciale.

    L’intesa, nell’ambito della realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nel delicato settore degli appalti pubblici, si pone l’obiettivo di estendere i controlli e le informazioni antimafia a tutti i contratti per i quali non è prevista alcuna forma di controllo in tema di cautele antimafia.

    Con la sottoscrizione odierna le amministrazioni locali si impegnano a richiedere le verifiche antimafia, nella forma più rigorosa delle informazioni al Prefetto, anche per i contratti esclusi per limiti di valore, cc.dd. sottosoglia, nonché per quelli soprasoglia che sfuggono, secondo la normativa vigente, dalle valutazioni antimafia.

    Contestualmente gli enti locali, allo scopo di prevenire interferenze illecite di matrice corruttiva, si impegnano ad un costante monitoraggio delle imprese aggiudicatarie dei contratti pubblici nonché ad inserire nei contratti delle clausole risolutive per il caso in cui emergano manifestazioni di condotte di corruttela nell’esecuzione dell’appalto.

    Il protocollo persegue, infine, l’obiettivo di incrementare la trasparenza nel settore degli appalti. In tale ottica gli enti firmatari sono onerati del controllo della regolarità contributiva e retributiva delle aggiudicatarie e della verifica della sicurezza delle condizioni di lavoro

     

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