A Crotone Pelaschier come zingaro felice foto

Da olimpionico a promotore di Charta Smeralda, codice etico per condividere i principi e le azioni a tutela dei mari

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    La città di Crotone ed il Club Velico ospitano una tappa del periplo dello stivale; una tappa questa della Calabria che è inserita fra quella di Trieste (Città della Barcolana) e Genova (Città del Salone Nautico). L’iniziativa è quella del grande velista  Mauro Pelaschier  a bordo di Crivizza, una barca interamente in legno e con le vele in tela per far conoscere il progetto della Charta Smeralda, iniziativa promossa da Fondazione One Ocean, recentemente costituita dallo Yacht Club Costa Smeralda.
    La Charta Smeralda è un codice etico per condividere i principi e le azioni a tutela dei mari, stilato per sensibilizzare l’opinione pubblica, gli operatori e tutti gli stakeholder, evidenziando così il senso di urgenza nell’affrontare i problemi più pressanti degli oceani e degli ecosistemi marini e costieri e teso a definire ambiti di intervento concreti, immediati per focalizzarsi alla risoluzione dei problemi.
    Mauro Pellaschier è uno dei miti della vela italiana, anche se lui preferisce sentirsi uno zingaro del mare seppur nato nel Club Velico di Trieste, che era gestito dalla sua famiglia.

    E proprio seguendo la tradizione di famiglia di nonno Francesco, Mastro d’ascia, di papà Adelchi e dello zio Annibale, grandi velisti plurititolati ed olimpionici è riuscito a mietere riconoscimenti, successi ed a vivere della sua passione. Ha vissuto la sua intera esistenza in mare, vincendo diverse regate, comprese due olimpiadi, e diventando il timoniere di Azzurra, primo Challenger Italiano all’America’s Cup.
    E nel suo intervento ha ricordato l’importanza delle scuole di vela e dei maestri per i bambini che vogliono avvicinarsi a questo sport, senza dimenticare che la vela ancora può dare lavoro grazie anche ai corsi di laurea in  Ingegneria Nautica e Design del Prodotto e della Nautica, che attualmente vedono collocati tutti gli studenti di questo corso.
    Durante l’incontro ci sono stati diversi momenti toccanti, come la consegna di un gagliardetto della Lega Navale di Crotone, da parte di  Antonio Nicoletta, presidente ai tempi in cui lo skipper di Monfalcone ha guidato l’equipaggio della città di Crotone nel Giro d’Italia a Vela.

    Altro riconoscimento è giunto all’impegno del Club Velico, guidato dall’Avvocato Francesco Verri, con l’assegnazione dell’organizzazione del prestigioso  Campionato Italiano a Vela Maxi Yacht.

    Simpatico e simbolico anche la consegna di un piccolo catamarano in legno da parte di un giovanissimo velista del club velico, simbolo che sono sempre le nuove generazioni ad essere sensibili alla tutela del mare, dopo aver udito la lettura, sempre da una giovane velista, del “Giuramento del Piccolo Uomo di Mare”

    Tutti i partecipanti, sia i rappresentati di istituzioni e organizzazioni legate al mondo della vela, che semplici curiosi, sono stati inviati a firmare la Charta Smeralda, con la promessa che la città di Crotone diventi sempre più una città di mare, che tanto vuole e deve ritornare ad imparare, a conoscere e rispettare.

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