Nuova aggressione a medico in ospedale: ORA BASTA!

Può centrare qualcosa che il nostro territorio è più “esposto” alla barbarie di questo tempo in cui i massimi livelli istituzionali “giocano” alla guerra fra poveri?

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    A pochi giorni dall’aggressione subita dal dott. Franco Bossio nel reparto rianimazione dell’ospedale di Crotone, e dalla reazione messa in campo con un sit-in convocato dall’Ordine dei Medici, nulla sembra cambiato, anzi!

    C’è un altro gravissimo episodio che si è verificato nella notte tra il 13 e il 14 agosto questa volta nel reparto di Chirurgia: il medico di turno è stato aggredito da un uomo di circa 40 anni.

    Il medico è stato prima aggredito verbalmente e poi schiaffeggiato con veemenza con tanto di trauma cranico riscontrato. Al San Giovanni di Dio sono subito intervenuti, prontamente, gli uomini della Squadra Volante della Questura di Crotone per ricostruire l’accaduto.

    Gli agenti dopo aver raccolto le testimonianze de presenti e visionato le telecamere di sicurezza del nosocomio, sono risaliti all’aggressore, che è stato deferito per minacce aggravate e lesioni.

    L’uomo, già noto alle forze dell’Ordine, si era precipitato in Ospedale dopo essere stato avvisato dal figlio del mancato ricovero del nonno.

    E’ ovvio che non si può solo rimanere alle più che sacrosante reprimende nei confronti di incivili, più o meno avvezzi a “reazioni” scomposte e delinquenziali.

    C’è da riscontrare una emergenza nella gestione pazienti struttura?

    Chi scrive ha la sventura di aver “frequentato” quotidianamente il Pronto Soccorso ed alcuni nevralgici reparti dell’Ospedale negli ultimi 12 giorni.

    Parlare di una bomba sociale innescata e pronta ad esplodere non è né improprio, né, tanto meno, esagerato.

    Per il non esperto (del settore) cronista che ha pure avuto la possibilità di assistere per più di 20 ore al traffico di entrata ed uscita dal Pronto Soccorso, che ha fatto due notti di assistenza e che è in attesa di una risonanza per un parente da 6 giorni, c’è viva una miriade di sensazioni!

    Certo, ci siamo voluti dire più e più volte, ci sono limiti di organico e strutturali. Certo, nel turn over, arriva sempre il momento in cui riesci a parlare con medici capaci e scrupolosi. Certo, avendo più pazienza, arrivano anche operatori disponibili. Certo, nessun tipo di esasperazione può giustificare, in alcun modo, reazioni da barbari.

    Ma proprio perché il nostro territorio è più “esposto” alla barbarie di questo tempo in cui i massimi livelli istituzionali “giocano” alla guerra fra poveri ed a chi, spudoratamente, si permette di fare classifiche ministeriali fra zingari, gialli, neri e musulmani, non si può solo attendere che le cronache arrivino a dover raccontare la tragedia che, prima o poi, arriverà, se si prosegue con questo andazzo!

    Lo avevamo d’altronde intimato già prima del tristissimo episodio subito dal dottor Bossio con    “Aridatece il nostro brutto e puzzone Ospedale!” (cliccaci sopra per rileggerlo).

    Il problema è contribuire a restituire tutti autorevolezza al nostro nosocomio ed alla delicatissima missione del MEDICO!

    Il problema serio è quello di riportare una ed una sola certezza dunque, attraverso fatti concreti ed un livello di servizi adeguato alla missione sanitaria: quando andiamo a “rivolgerci” all’ospedale, dobbiamo essere convinti che c’è qualcuno pronto ad aiutare ammalato e parenti. Che non deve e non può essere la telefonata giusta a risolvere il problema! Che, al di la di disservizi e criticità, non c’è nessun cretino, arrogante o raccomandato che può essere in grado di minare la nostra serenità, figuriamoci il nostro diritto alla salute.

    E’ possibile?

    Siamo fra quelli che osano pensare che sia urgente!

    Procolo Guida  

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