Rientro dei docenti meridionali: passi in avanti?

L'intervento del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani

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    riceviamo e pubblichiamo.

    Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani esprime apprezzamento per le dichiarazioni del ministro, dott. Bussetti, in merito al provvedimento in corso di elaborazione finalizzato al rientro dei docenti meridionali, collocati dall’algoritmo della legge 107/2015 in località molto distanti dalle proprie sedi. Più volte l’attuale ministro si è speso in relazione a tale problematica, dando prova di estrema sensibilità per una questione che non riguarda soltanto la scuola, ma diventa quasi sociologica, economica e antropologica. Se lo stesso ministro Salvini propone di ripopolare il Meridione esautorato da continue emigrazioni attraverso una serie di interventi, evidentemente quella che si presenta può essere l’occasione per contribuire a un riassestamento dell’assetto economico tra Nord e Sud, riequilibrare la disgregazione di tanti nuclei familiari e riattivare circuiti virtuosi in zone che rischiano la desertificazione umana.  

    Ci auguriamo che le strategie dell’attuale Governo possano realmente portare al benessere e all’armonia tante famiglie in fiduciosa attesa e contribuire al miglioramento dell’economia del Sud, invertendo l’infausto processo di abbandono da parte delle forze produttive e portatrici di ricchezza delle regioni meridionali, invece, più bisognose proprio di incrementare i redditi.

     

    Prof. Romano Pesavento

    Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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