La vicenda Autostrade, il ponte Morandi e l’aeroporto S.Anna

Per l'Architetto Monizzi lo schema tortuoso è identico: chi ha avuto concessione chiede soldi per fare le azioni che si è impegnato a fare quando ne ha chiesto la concessione!

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    riceviamo e pubblichiamo:
    Da un mese si dibatte sui concessionari e le concessioni che lo Stato da per sviluppare e mantenere beni dello Stato, quindi di tutti.Di fronte a modalità portate solo a guadagni e a mancanza di organizzazione e gestione corretta di tali beni facile ritrovarsi in tragedie come quella di Genova e bene fa il nostro Governo a chiederne conto a chi aveva il dovere di organizzare le cose affinché quella strada e quel ponte costruiti dagli italiani fossero sicuri e gestiti nel migliore dei modi. Esempio forse di una “”concessione allegra”. Mi viene in mente, tornando dalle nostre parti, ad un’altra concessione data dallo Stato, quella dell’aeroporto S.Anna. Lo Stato, anche in questo caso, concede in concessione un suo ( e quindi nostro) bene ad una società che ne richiede concessione, la Sacal, per sviluppare e gestire al meglio questo bene. 
    Oggi chi ne ha avuto concessione chiede soldi per fare le azioni che si è impegnato di fare quando ne ha chiesto la concessione! Grande affare, non certo per lo Stato! Forse per questo poi cadono i ponti e chiudono gli aeroporti!
    Giuseppe Monizzi

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