Umberto Scida star col fuoco inesauribile dei sud del mondo foto

Crotonese uno degli istrioni più ricercati del musical e dell'operetta, e non solo di quelli!

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    di Procolo Guida

    Cantante ed attore, regista, musicista, quasi ingegnere… tutto questo non basterebbe a disegnare i tratti di Umberto Scida che sin dal Liceo Classico Pitagora di Crotone si faceva apprezzare per una natura eclettica, curiosa ed iperattiva.

    Jazz, swing, musical, operetta, musica napoletana, con big band ed orchestre, fino ad essere ospite in una incisione di Skin degli Skunk Anansie insieme a tutto il cast del musical RENT, prodotto da Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani.

    La folgorazione con l’iscrizione alla “The Bernstein School of Musical Theater” di Bologna, diretta dal M° Shawna Farrell e la prestigiosa formazione in campo in tournèe in Giappone, Argentina ed Uruguay dove ancora è ospite d’onore appena può il suo cartellone sempre colmo di esibizioni, produzioni e novità.

    La consacrazione con i musical (dove spiccano All the Jazz con il M° Andrè De La Roche che lo volle come cantante solista e co-protagonista al proprio fianco ed insieme al Balletto di Roma; il ruolo di Steve nel musical Rent, di Jonathan Larson; il ruolo de Il Duca nella versione teatrale del film Moulin Rouge, di cui incide anche il disco).

    Per  8 stagioni consecutive è stato il Primo Attore e Regista della storica Compagnia Italiana di Operette, che sarebbe quasi inutile spiegare che è stata la più importante e blasonata compagnia di operette il cui prestigio prosegue a URLARE in quei paesi progrediti dove i talent servono più per riempire palinsesti che ad ingrassare mega produzioni spesso pubbliche.

    Da 5 stagioni è il  Protagonista e Regista della prestigiosissima Compagnia del Teatro AL MASSIMO di Palermo diretto dal M° Aldo Morgante, con cui porta in tournèe in tutta Italia operette e spettacoli musicali di grande successo.

    Crotoneinforma: Buongiorno Maestro d’arte e di vita. Ti becchiamo in una delle tante incursioni a Crotone a ritrovare e baciare Mamma, come stai innanzitutto e come ritrovi Crotone?

    Umberto ScidaBuongiorno, carissimo. Ritorno a Crotone sempre con grandissimo piacere: è la mia terra, la città dove sono nato e cresciuto, dove trovo i miei parenti più stretti, a partire dalla mamma e dalle mie sorelle, ma anche i carissimi cugini, quasi fratelli, e gli amici di sempre. Trovo Crotone sempre bella e con tantissimo potenziale che deve ancora svilupparsi. Ci sono venti di novità che stanno per dare un impulso forte alla città. E’ vero che il nostro amato Sud soffre per gli abbandoni, ma credo che il nostro dovere sia quello di ritornare più spesso e dare alla propria terra ciò che abbiamo, cercando di arricchirla con ciò che sappiamo fare e che abbiamo imparato. Questo è l’impegno che io mi sono prefisso. Dovremmo farlo tutti noi che andiamo via per studio o per lavoro.

    Crotoneinforma: Spesso, ci aggiungerei, andiamo via soprattutto rimanendo… Ma questa è un’altra storia… Ora raccontaci come procedono i tuoi mille impegni e cosa bolle nel tuo pentolone di sperimentazioni e certezze e come si conciliano con questo paese che, almeno a noi, pare sempre più distratto verso le più prestigiose tradizioni musicali che hanno reso l’Italia CAMPIONE in tutto il mondo.

    Umberto ScidaCi sono un paio di novità grosse di cui non posso parlare per scaramanzia. Magari, a breve, diventeranno progetti un po’ più concreti ed allora mi sbottonerò. Ma adesso devo tacere. In ogni caso, ci sono le grosse produzioni di operetta e di varietà del Teatro AL MASSIMO; poi il progetto BELLI COME NOI, che ho creato insieme al mio carissimo amico cantante ed attore Marco Caselle, che è una rivisitazione del varietà televisivo degli anni ’50 e ’60 in chiave ancora più brillante ed originale. Dici bene quando affermi che il nostro Paese è sempre molto distratto e superficiale in tema di Arte e, nella fattispecie, di Teatro, ma sono ottimista e molto guerriero, in merito: non  mollo e cerco di fare tanti adepti fra i giovani e giovanissimi. Ce la faremo!

    Crotoneinforma:  Valuteresti una seria produzione tv che racconti l’operetta “giocando” con il suo stile apparentemente “leggero” senza intaccarne prestigio e tradizione?

    Umberto ScidaCerto, che la valuterei! Sarebbe un ottimo strumento per entrare nelle case di chi non la conosce più, o ancora. Anche i giovani se ne innamorerebbero. Non immagini quanti ragazzi vengono a teatro per vedere l’operetta perché accompagnano genitori e nonni e poi, invece, rimangono incantati, mi cercano su Facebook, vogliono il contatto. Insomma, non ho dubbi che l’idea che hai lanciato sarebbe meravigliosa ed azzeccatissima

    Crotoneinforma: Eh magari potrebbe avere scenario, quasi naturale, Crotone! Non so se ti è capitato di leggere Fondo Gesù di Maurizio Fiorino, altro figlio nobile di questa città come te. Quando penso all’arte (e non di meno allo sport) sono fra quelli che, oltre al riscatto, è convinto che bisogna guardare, afferrare e rilanciare il grande bagaglio di esperienze che le borgate dei sud del mondo offrono in termini di passioni, odori e colori. Non credi che siamo proprio fortunati a poter vivere in una città che NON SUBISCE il degrado ad oltranza come metropoli del tipo di Napoli e Palermo? Quante storie e passioni potrebbero essere raccontate in una compagnia che recluta a Fondo Gesù e San Francesco?

    Non ho letto”Fondo Gesù”, non ancora. Me ne rammarico, davvero. Ne ho sentito parlare molto bene e so di cosa parla. Devo trovare il tempo di leggerlo. Dici bene, quando dici che Crotone non vive il degrado ad oltranza delle metropoli del Sud, ma, purtroppo, la sua dimensione ridotta non l’aiuta a richiamare l’attenzione nazionale che meriterebbe. Una città del Sud che ha tanti problemi, come tutte le città del Sud, non può fare tutto da sola. Anche se, come ho già detto, sento che sta risorgendo grazie ad alcune attenzioni particolari alla Cultura, alle infrastrutture ed ai trasporti. Venendo all’ultima cosa che mi chiedi, credo che la veracità, la spontaneità e l’immediatezza della gente che vive in realtà sociali disagiate e difficili, il suo crudo pragmatismo e la sua sincerità dura ed imbarazzante, sarebbero una linfa vitale ed una fonte di ispirazione, un fuoco inesauribile per raccontare e mettere in scena pezzi di vita vissuta che vanno oltre qualsiasi immaginazione.

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