Le strutture amovibili dello stadio Ezio Scida non dovranno essere rimosse

Il sindaco Pugliese “ora non è più tempo di demolire ma di collaborare”

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    riceviamo e pubblichiamo:

    La notizia è importante.

    Più di quella dello scorso 19 settembre.

    Oggi, infatti, è stata pubblicata la decisione collegiale con cui il TAR della Calabria di Catanzaro ha disposto che entrambe le diffide della Sovrintendenza sono prive di effetti. Sospese in via cautelare, per dirla tecnicamente.

    Quello che è avvenuto lo spiega l’assessore all’Urbanistica Salvatore De Luca: “il TAR si è pronunciato al termine di una discussione celebrata lo scorso 26 settembre dopo che il Presidente della prima sezione, Dott. Salamone, aveva già accolto la richiesta di sospensione “inaudita altera parte”, ovvero prima ancora di instaurare il contraddittorio; tali e tanti erano gli elementi di forza del ricorso promosso dal Comune di Crotone, a cui ha fatto eco il medesimo atto compiuto dalla società di calcio. In quella discussione la difesa del Ministero e della Sovrintendenza si è potuta esprimere compiutamente e senza limiti. Malgrado questo, però la cautela di chi riteneva destinata a perdere effetto la decisione favorevole all’Amministrazione Pugliese si deve arrendere all’evidenza dei fatti.

    I Giudici Amministrativi hanno condiviso integralmente tutte le argomentazioni ed i rilevi del Presidente. Non considerando fondate le tesi ministeriali.

    Insomma, tutto confermato. Le diffide sono private di effetti, le strutture costruite nel 2016 restano dove sono e lo stadio conserva la sua agibilità. Il Crotone giocherà, quindi, in casa tutte le gare di campionato. L’udienza di merito, invero, è stata già fissata. Al 19 giugno 2019” aggiunge l’assessore De Luca.

    “E’ inutile ribadire tesi e concetti già espressi in occasione della memorabile decisione presidenziale”, sostiene  l’assessore De Luca, che ha curato la vicenda dello stadio a partire dal mese di maggio di quest’anno, poco prima di ricevere la delega specifica dal sindaco.

    “Non sono sorpreso della decisione. Me la aspettavo e non ne ho fatto mistero. Sono sempre stato convinto, infatti, che le iniziative del soprintendente per farci rimuovere le strutture esterne dell’Ezio Scida fossero inconcepibili e illegittime. Ma oggi più delle cose da dire, contano per me le cose da non dire.

    Non dirò, quindi, che il nostro Comune ha ottenuto una vittoria limpida e che l’Ufficio della Sovrintendenza ed il Ministero dei beni Culturali escono sonoramente sconfitti da un confronto che hanno voluto ostinatamente avviare e coltivare. Non lo dirò, perché credo che nessuno vinca in una contesa di questo genere. E che ad essere sconfitto è solo il buon senso e l’interesse della collettività crotonese. Non per niente anche nella decisione più recente il TAR riafferma quel principio che ho definito una lezione di etica politica. E’ venuta l’ora della ragione. L’ora della rinuncia alla guerra di religione. E’ l’ora della responsabilità e della comunione di intenti. Giacché comune è l’interesse della città e delle sue persone a ricevere un esempio di diligenza politica ed onestà intellettuale” aggiunge l’assessore De Luca.

    “Il compito è ancora grande. Anzi oggi è ancora più grande. Si tratta di completare il procedimento per ottenere l’autorizzazione temporanea all’uso delle strutture attuali per almeno trentasei mesi e di potere – così – avviare le procedure per costruire il nuovo stadio di Crotone. Mi aspetto, dunque, collaborazione con me, il Sindaco e tutta la Giunta per trovare al Ministero lo spazio e l’attenzione che finora sono mancati. E giungere alla soluzione definitiva del problema. Che oggi ha ricevuto un giudizio. Netto e forte. Un punto da cui partire insieme nel nome dello sport, della cultura e del bene di Crotone” conclude l’assessore De Luca

    “Dal TAR è giunta una notizia che in qualche modo già aspettavamo rispetto ad un percorso di legalità che è la linea guida di questa amministrazione.

    Chi ha usato, troppo spesso impropriamente, la parola “legalità” deve oggi fare una analisi del termine usato. Ci dispiace non aver avuto un dialogo costruttivo con il Ministero che ci avrebbe portato ad una soluzione condivisa senza accendere inutili e strumentali polemiche. Ora non è più tempo di demolire ma di collaborare” dichiara il sindaco Ugo Pugliese.

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