Evviva la scuola! Libera e sobria nell’insegnare al confronto!

Complimenti alla Preside Romeo del Liceo Filolao ed al suo corpo docenti che hanno voluto e saputo evitare il clamore

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    Speravamo, pensavamo,  addirittura eravamo quasi certi di non doverci più tornare dopo “L’autocensura su ciò che è censurabile è come il buon gusto a scuola!” (cliccaci sopra per rileggere). Ed invece no!

    Anche questa volta non ritorniamo sull’argomento del tema proposto da una insegnate del Filolao  per un altro fiume di parole arrivato in redazione che (sempre più “ob torto collo”) pubblichiamo qui di seguito anche se proseguono quelli imbarazzanti per la completa “sconoscienza” dell’italiano.

    Ci ritorniamo non solo per fare i più vivi complimenti alla Preside Antonella Romeo, all’insegnante che lo ha proposto ed all’intero corpo docenti, davvero più che meritati (e ci torniamo fra qualche rigo).

    Ci ritorniamo perché molti utili (all’oscurantismo) idioti sui social, ed addirittura più di qualche testata giornalistica hanno asserito, adombrato e/o auspicato fosse intervenuto qualche provvedimento all’insegnate e che, addirittura, fosse stato ritirato l’elaborato in discordia con i convincimenti del padre di uno degli studenti (che sembrerebbe pure essere un docente di Religione), dell’Avvocato Giancarlo Cerrelli del Suo Capo Salvini (che assieme al collega Ministro della Pubblica Istruzione dimentica troppo spesso di essere, appunto, anche un Ministro della Repubblica) e di una serie davvero imbarazzante di personaggi politici e non.

    Notizia destituita da ogni fondamento! E sfidiamo chiunque ad asserire il contrario solo con prove provate!

    Ripartiamo dall’inizio dunque! Questo era ed è l’elaborato proposto:

    “Il 5 settembre del 1938 in Italia furono promulgate le leggi razziali. Oggi in Italia dopo 80 anni si registra un ritorno al razzismo, è un’opinione diffusa che proprio il recente decreto in discussione al Parlamento, che riguarda l’immigrazione, contenga delle istanze razziste. Descrivi le leggi razziali e confronta il testo con il decreto di recente ideazione ed esprimi le tue riflessioni”.

    Siamo molto persuasi che anche alcuni dei protagonisti dei comunicati qui di sotto non abbiano avuto o voluto trovare facoltà o tempo per leggerlo prima di scrivere.

    Anche il più integralista fra gli studiosi di lingua italiana non potrebbe che ammettere che si tratti di un invito al confronto e, nella peggiore delle ipotesi, allo scontro verbale (tanto più e meglio per un elaborato scritto). Un esagerato infastidibile padre avrebbe potuto tranquillamente attendere le valutazioni dell’elaborato ed eventualmente lamentarsi di una (molto eventuale) parzialità di giudizio. Uno ancora più suscettibile avrebbe potuto e dovuto andare personalmente a confrontarsi con la docente e verificarne capacità e serietà.

    Sembrerebbe che una piccata risposta l’abbiano data proprio i ragazzi, difendendo, ovviamente, la loro di capacità di discernimento e confronto. Diciamo sembrerebbe perché la nota non è pervenuta alla nostra redazione che non ha dunque avuto la possibilità di verificarne le fonti.

    E torniamo dunque al motivo vero del perché torniamo su questo argomento prima di lasciarvi ai già promessi (o dovremmo dire minacciati) comunicati:

    vogliamo esprimere i più vivi compiacimenti alla Preside Professoressa Antonella Romeo ed a tutto il corpo docenti che si sono resi impermeabili a qualsiasi commento esterno che sarebbe divenuto, quasi inesorabilmente, strumentale. Abbiamo certezza che non vi è stato alcun provvedimento e che l’Istituto (nel suo essere Istituzione) ha preferito la strada della discrezione anche, se non soprattutto, del confronto interno e sacro, che solo la SCUOLA sa e può permettere.

    Evviva il rifiuto del clamore, sempre così drogante ed impertinente!

    Procolo Guida

    Ecco a voi lo show dei vari comunicati in rigoroso ordine di apparizione, con un ultimo monito che prendiamo in prestito dal saggista Enzo Bianchi : “Non essere prigioniero del dubbio ma al dubbio non essere neanche estraneo: Il dubbio è uno stato mentale faticoso ma la certezza è ridicola”.

     

    La vicenda relativa alla docente del Liceo Scientifico “Filolao” della nostra città, che si va in questi giorni allargando a macchia d’olio, rischia di criminalizzare un semplice episodio di routine scolastica, non dettato da alcun altro intento che da quello di far ragionare i propri ragazzi su un argomento di rilievo, sia storico che attualistico, e di farne un pretestuoso strumento per dare visibilità nazionale al Neo-Segretario della Lega cittadina, avv. Cerrelli, il quale è già abilmente riuscito a scatenare le virulente reazioni di due Ministri, quello della Pubblica Istruzione, Bussetti, e di Salvini, ministro dell’Interno.

    Ho sentito il dovere civico di andare a leggere la traccia del tema in questione, così scoprendo che lo stesso invita semplicemente ad effettuare un confronto tra due testi, senza tuttavia istigare lo studente ad abbracciare l’incriminata e supposta tesi che il testo più recente si configuri alla stregua del primo come testo apologetico del razzismo. Piuttosto il supposto carattere razzistico dell’uno e dell’altro testo dalla traccia del tema in questione risulta presentato, non già come verità assoluta, né tantomeno come un’opinione condivisa dalla docente, ma più semplicemente come “un’opinione diffusa”, la cui validità o meno gli studenti sono stati invitati a vagliare attraverso un attento e quanto più efficace lavoro di analisi.

    Tutto qui.

    Non si capisce perché ora si voglia ingigantire l’accaduto e servirsene strumentalmente a scopo di propaganda politica, per demonizzare, da un lato, una assolutamente innocente e correttissima docente, protesa unicamente a sviluppare nei propri studenti attenzione verso temi di grande interesse storico, oltre che di attualità, e per vittimizzare, dall’altro, un movimento come quello della Lega, di cui tutto si può dire, meno che ha tra i suoi cromosomi quello della solidarietà umana e cristiana.

    Mario Galea

    Presidente Provinciale PD Crotone

     

    Stupisce l’interesse dimostrato dalla Lega nei confronti della Scuola, addirittura di una scuola del sud Italia.

    Che sia cambiato qualcosa in Via Bellerio? Forse hanno compreso l’importanza cruciale della Scuola intesa come vaccino obbligatorio per affrontare un presente sempre più complesso? Evidentemente no. Di Scuola si parla solo quando la si vuole attaccare e la si vorrebbe ligia ed ubbidiente al pensiero unico delle stanze e dei balconi di Palazzo Chigi.

    Si accusa una professoressa di “fare politica” a scuola e di venire meno al suo ruolo di docente.

    A parte l’ovvia, ma evidentemente necessaria, precisazione sulla differenza tra “politica” e “partitica”, ciò che stupisce è la soluzione proposta dagli indignati salviniani: che vada il Segretario Giancarlo Cerrelli a fare una bella lezione sul “Decreto Salvini”, a scuola.

    Che accolga l’invito (infelice) della dirigente della scuola e vada a spiegare ai ragazzi le novità della (contro)riforma. Evidentemente viviamo tempi davvero bui se non riusciamo a comprendere quanto sia grave tutto ciò. Il segretario di un partito è stato invitato ad illustrare, in una scuola pubblica, un decreto fortemente voluto dalla sua formazione politica. Probabilmente esporrà i grandi vantaggi in termini di “sicurezza” e di “difesa degli italiani” che il decreto porterà. Ripetiamo: il Segretario Giancarlo Cerrelli, il quale non è nemmeno un funzionario eletto ma rappresenta semplicemente il suo partito, farà propaganda in una scuola pubblica.

    A quest’ultimo facciamo una domanda e gradiremmo ricevere una risposta sincera: se il Segretario provinciale del Partito democratico fosse stato invitato ad una scuola per parlare della “Legge Cirinnà”, Lei come avrebbe reagito?

    Noi crediamo che non avrebbe gradito affatto, considerando l’apprezzamento da lei dimostrato nei confronti di una legge che ha riconosciuto ed ampliato i diritti delle coppie omosessuali.

    Perciò, basta ipocrisie, basta con questa violenza nei confronti di una docente.

    Ci auguriamo che l’idea della “lezione” sul “Decreto Salvini” venga presa per quella che è: un insulto alla scuola pubblica ed un tragico scherzo.

    Giovani Democratici Città di Crotone

     

     

    Caso mediatico dell’insegnante del Filolao: le parlamentari Barbuto e Corrado (M5S) esprimono solidarietà alla docente.

    Vogliamo esprimere solidarietà  all’insegnante del Liceo Filolao finita al centro di una gogna mediatica nazionale in seguito alla formulazione di una traccia di tema che evidenzia senz’altro scarsa avvedutezza, in quanto potrebbe prestarsi ad interpretazioni ambigue, soprattutto in un  contesto, quello scolastico, che richiede la tutela del libero pensiero dei discenti, ma non giustifica il linciaggio verbale cui la docente è sottoposta in queste ore. Deploriamo la strumentalizzazione politica di professi uomini di fede non nuovi a simili stratagemmi per cercare visibilità e consensi. 

    Ci auguriamo che il buon senso prevalga, in tutti, e che si evitino ulteriori ingerenze esterne che preludano o integrino una qualche forma di controllo della politica sulla libertà di insegnamento, allo scopo di garantire la serena crescita spirituale e formazione culturale delle giovani menti.

     

     

    CROTONE, TEMA AL LICEO FILOLAO : LA SCUOLA INVECE DI UNIRE DIVIDE.

    Nell’apprendere dai giornali quanto avvenuto presso il liceo scientifico “Filolao” di Crotone rimango allibito. In una traccia assegnata agli studenti si chiedeva di analizzare il Decreto Sicurezza proposto dal Ministro dell’Interno, confrontandolo con le leggi razziali del 1938. Il contenuto è il seguente: “oggi in Italia dopo 80 anni si registra un ritorno al razzismo, è una opinione diffusa che proprio il recente decreto in discussione al Parlamento, che riguarda l’immigrazione, contenga delle istanze razziste. Descrivi le leggi razziali e confronta il testo con il decreto di recente ideazione ed esprimi le tue riflessioni”.

    Nonostante sia apprezzabile il tentativo dell’insegnante di invitare i propri allievi a comporre una riflessione sull’attualità politica, non è accettabile la palese strumentalizzazione politica che vi è nella traccia.  Da uomo politico e cittadino di questa provincia esprimo il mio disappunto. Si tratta, in realtà, di una vera e propria campagna di politicizzazione condotta con lo scopo di influenzare le opinioni politiche dei propri allievi, giovani ragazzi che ancora lontani dall’essersi costruiti una solida personalità, fondata su idee e, si spera, studio e letture. Del resto, la politicizzazione delle scuole non è qualcosa a cui il nostro paese possa sentirsi estraneo, essendo stato, quello scolastico, terreno egemonizzato dalla sinistra di un tempo. E così la scuola invece che unire divide, oppone, oltretutto ricorrendo a similitudini storiche azzardate e prive di fondamento.  Mi pare si voglia inculcare agli studenti che la parte giusta del mondo sta contro questa politica attuale, che è giusto combatterla, rivoltarla, screditarla anche con accuse infamanti. Un nuovo ’68, forse?

    Come si può giudicare la bozza di legge di un Ministro, al quale viene accusato di essere autore di istanze razziali, quando più volte il ministro stesso ha stigmatizzato comportamenti razzisti? Non si rischia così di politicizzare il pensiero degli studenti, di aizzarli, oltretutto abusando del fatto di avere una posizione di rilievo, rispettata dagli studenti che vedono nel docente una figura cardine della propria formazione?

    Sarebbe opportuno che il docente tornasse a svolgere il ruolo di Maestro e non di ideologo, combattere per il miglioramento della scuola e per l’educazione e non solo l’istruzione degli studenti. Ecco, sarebbe questa una vera riforma. Il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini dovrebbe partire proprio da qui: far sì che la scuola, che vive la più profonda crisi di tutti i tempi torni a fare scuola e riacquisisca l’autorevolezza perduta.

    Iginio Pingitore

     

     

    NOTA SU TEMA LICEO SCIENTIFICO “ FILOLAO “ CROTONE

    In merito all’assurdo paragone tra il decreto Sicurezza e Immigrazione e le leggi razziali del 1938  ed al maldestro tentativo della insegnante del Liceo Scientifico “ Filolao “ della nostra città , che diffonde un inesistente allarme razzismo ed in  seguito alle furiose aggressioni verbali rivolte , a mezzo mass media , nei confronti del Segretario Cittadino della Lega Salvini Premier, ritengo necessario levare gli scudi ideali a difesa delle giuste argomentazioni di Cerrelli.

    Non vi è alcun dubbio che la  intellighenzia di sinistra , da sempre ,tenta di realizzare un subdolo condizionamento delle coscienze , contro il quale occorre reagire ;mi chiedo , sul punto ,in base a quale dato di fatto la insegnante ha deciso di dettare la “traccia “ contenente le parole “ è opinione diffusa  che il recente decreto..contenga istanze razziste ” (??? ) , forse questa  “opinione diffusa””  proviene da ambienti vicini al Pd ed alla sinistra più becera ?  

    E quindi prosegue il tentativo  di ideologizzare i giovani, insinuando il dubbio che il nostro Ministro dell’ Interno Matteo Salvini possa addirittura avere  la intenzione di ripristinare le leggi razziali , e ciò è assolutamente ridicolo e inammissibile.

    Pertanto , ritengo giusto che la Lega Salvini Premier dovrà proseguire la battaglia per la libertà di educazione nella Scuola ed anche tentare di risolvere le tante emergenze che attanagliano la nostra città ed il nostro territorio , per troppo tempo succube dei potentati clientelari ,  che hanno  ostacolato la realizzazione delle  sacrosante istanze del popolo .

                                                                                                                         Michele Ryllo

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