Il modello Teatro della Maruca esportato pure in Svizzera! foto

Bollari, dopo tantissimi giri in Italia, ha aperto la rassegna “I monologanti” in Casa Besta a Brusio

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    di Procolo GUIDA

    Brusio è un comune svizzero del Canton Grigioni suddiviso in 13 frazioni per poco più di 1000 abitanti, si trova nella regione Bernina.

    Il centro culturale di questo comune ha sede e propulsione nella Casa Besta, edificio signorile appartenuto a influenti famiglie protestanti valtellinesi e per alcuni decenni del Novecento sede del municipio. All’interno sono ospitati il museo etnografico, gli archivi storici, comunali e di Circolo, la biblioteca, e appuntamenti culturali di vario genere.

    A coordinare l’organizzazione di eventi vi è una spagnola, Begona Feijoo Farina, membro della Commissione Casa Besta.

    Sabato scorso, ad aprire la rassegna “I monologanti” in Casa Besta è stato chiamato Carlo Gallo con “Bollari memorie dallo Jonio”. Spettacolo che da almeno due anni fa il giro d’Italia con riconoscimenti ed apprezzamenti davvero entusiastici.

    Tra le cose belle c’è sicuramente la serata di sabato sera, quello appena trascorso. In Casa Besta, Carlo Gallo ha incantato ed emozionato con la magia del suo Bollari. Il mar Jonio era lì, in Casa Besta, tra le montagne di Brusio. Ho guardato attentamente anch’io la superficie del mare per vedere se arrivavano finalmente i tonni e poi ho visto i miei nonni cacciatori di alta montagna, pescatori di acqua dolce e pastori che con la stessa tenacia e dignità combattevano la stessa fame dei pescatori calabresi. Il teatro rende possibili incontri improbabili con realtà lontane, poi gli incontri avvicinano, uniscono, arricchiscono.
    Viva il TEATRO, viva Casa Besta, Begoña Feijoó Fariña e la rassegna i monologanti.

    Chiara Balsa

    Questo uno dei commenti di chi ha visto questo spettacolo tra le montagne del nord!

    Premiata dunque la scelta che, non si sa nemmeno per quale motivo, molti hanno pensato fosse audace!

    Anche il pubblico svizzero è infatti rimasto  incantato di fronte alla bravura di Carlo Gallo, autore ed interprete del testo, nato da una accurata ricerca sulla Calabria e la sua memoria.

    Anche ben più su di Bergamo di sopra, sono state più che sufficienti le poche frasi in italiano, “recitate a scadenze regolari quasi fossero delle boe” gli è stato scritto in una delle recensioni.

    E se in Svizzera, per la prosecuzione di questa intelligentissima rassegna attendono, il 10 novembre con “Cunti di casa”, Egidia Bruno (che è anche lei autrice ed attrice lucana di Latronico, anche se bolognese e poi lombarda d’adozione), qui in Calabria ci azzuffiamo sui modelli di integrazione e su investimenti(?) culturali(???) “sparsi” come ovini e bovini in Valtellina.

    Beh, ci permettiamo di URLARE che comunque qui a Crotone di Calabria c’è un modello di integrazione civile e culturale di altissimo profilo: il Teatro della Maruca!

    Il modello segnato a sacrifici e gioia dai fratelli Carlo ed Angelo Gallo!

    Un modello di educazione e profondità che cammina sui binari del teatro di figura e di burattini!

    Un modello di teatro off che “resiste”  e “rattoppa” le brutture di questo mondo malato!

    Un modello fatto di rispetto, discrezione e umiltà!

    Un modello che produce ed esporta Bollari e Zampalesta (il cane tempesta), memorie e burattini, tutti immuni dal consumismo e dall’edonismo; anche se portano allergie ai cartelloni istituzionali estivi e non, mai scevri di miss e premi quasi sempre uguali fra loro.

    Un modello che senza alcun finanziamento pubblico offre più di 40 spettacoli, una quantità impressionante di diversi laboratori per adulti e bambini (guarda giù la novità di uno che partirà a breve*) ed anche un premio a memoria di una delle prime partecipanti proprio al laboratorio che è già riuscito a proporre e promuovere altre compagnie teatrali di tutt’Italia (il Premio Casadonte).

    Un modello che, per fortuna, non ha possibilità di essere “inquinato” da dichiarazioni di malviventi o “arrestato” ai domiciliari…

    …anzi ci piacerebbe “condannare” più di qualcuno ai lavori forzati alla Maruca!

    Ma quale fortuna? Carlo ed Angelo e tutti gli altri maruchini (sempre di più e diversi) pensano e colorano la loro e l’altrui vita con una capacità di far respirare arte, studiando e scavando sempre!

    Non hanno il tempo e la voglia di distinguere letame e diamanti; non hanno nemmeno il tempo di terminare una collaborazione o una tournè con Gaspare Nasuto (l’ultimo dei Pulcinella originali) o vincere e ritirare con gioia premi internazionali (l’Otello Sarzi ad esempio) che li ritrovi subito a costruire burattini con i bambini delle scuole o dei loro laboratori.

    Non hanno il tempo di promuovere le partecipazioni a fiction popolari o impegnate (Una donna contro tutti e Tutto può succedere, ad esempio) che li ritrovi a preparare il nuovo lavoro (“N CIELO E ‘N TERRA”) che sarà proposto proprio il 15 e 16 marzo prossimo a casa loro: al Teatro della Maruca!

    …a proposito non vedremo Carlo Gallo nella fiction “Tutto il mondo è paese” già girata assieme a Fiorello, perchè la Rai l’ha prima prodotta e poi ne ha bloccato la messa in onda per… …perché i modelli di umanità non vanno proprio di moda oggi!

    Intanto godetevi qualche frammento di Bollari in Svizzera e, soprattutto, il Teatro della Maruca in tutte le innumerevoli forme in cui si manifesta!

    *oltre a quelli in locandina giù presenti a breve partirà

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    A cura di Rita De Donato

    RITA DE DONATO

    Diplomata in regia all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio D’Amico. 

    Regista e attrice, si divide tra teatro, cinema e televisione. 

    Ha lavorato in teatro con Luca Ronconi, Roberto Latini, Declan Donnellan, Jean Paul Denizon.

    Al cinema è stata diretta da Mimmo Calopresti, Silvio Soldini, Alessio Maria Federici; in televisione da Giulio Manfredonia, e nella serie Sky Il Miracolo di Niccolò Ammaniti, da Francesco Munzi.

     

     

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