E’ urgente difendere Riace, sporcandosi e rigenerandosi!

Decisione senza precedenti e senso: il Ministero mette nero su bianco che Riace deve chiudere; nemmeno dopo l'operazione Jonny nessuno  ha pensato di deportare tutti gli “ospiti” del Sant’Anna

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    Riace deve chiudere e basta!

    I fatti che stanno susseguendosi sono incontrovertibili, altro che “Riace: che bel fior! Sette giorni che rischiano di offuscare, sotto sterili polemiche, 20 anni di accoglienza ed umanità concreta!” (cliccaci sopra per rileggere).

    E noi ripercorriamo questi fatti:

    Matteo Salvini, qualche mese fa, aveva dichiarato che il Sindaco di Riace era “zero”.

    Non era ancora Ministro degli Interni e non lo era neanche quando sono partiti gli accertamenti sull’utilizzo dei fondi Sprar da parte del Viminale (che era sotto la reggenza del calabrese e sinistro Marco Minniti).

    Il 2 Ottobre arriva  l’arresto del Sindaco, per presunti comportamenti oltre la Legge, seppur per fini umanitari, gli diranno in Procura qualche giorno dopo; intanto è arrestato e pure di notte!

    Il 9 ottobre c’è una partecipatissima manifestazione che coinvolge anche altre mobilitazioni e dichiarazioni internazionali.

    Nei giorni successivi il Ministro Salvini in persona, sui social promuove la visione di un filmato che vede protagonista l’ex vice Sindaco del paese reggino, che è soggetto notoriamente vicino ai “giochi” delle ndrine locali.

    Da ieri questo stesso Ministero dell’Interno, retto proprio da Salvini, con un provvedimento senza precedenti, mette nero su bianco (con una deliberazione del 9 ottobre scorso del suo dipartimento Immigrazione il cui testo puoi scaricare cliccando qua su di una pubblicazione di Repubblica) che Riace deve chiudere e sgomberare tutti i migranti. I migranti saranno presi in carico da altre strutture su disposizione del Ministero.

    Tutto ciò arriva a pochi giorni dell’udienza di fronte al tribunale del Riesame che dovrà decidere l’eventuale liberazione di Mimmo Lucano, sindaco del borgo sospeso da martedì 2 ottobre, quando è finito ai domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.

    Questi i fatti, incontrovertibili!

    Mimmo Lucano non ci sta e dalle carceri di casa sua, annuncia che non si arrenderà a quelle ventuno pagine; ricorrerà al Tar per il suo Comune e si difenderà a livello personale:

    “Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti è in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale”

    E mentre si sveglia anche il Governatore Oliverio (cliccaci sopra e rileggi Oliverio: Chiedo al ministro di rivedere la decisione su Riace), il Ministro mostra tutto il suo “celodurismo” con la seguente dichiarazione:

    “Chi sbaglia, paga. Non si possono tollerare irregolarità nell’uso di fondi pubblici, nemmeno se c’è la scusa di spenderli per gli immigrati”.

    Chi sbaglia paga, si Eccellentissimo Ministro; e Lei ha pensato di pagare almeno con le scuse sul caso Cucchi? Ha pensato, forse, che fosse il caso di inviare qualche ispezione nelle caserme dove si sono consumati pestaggio e depistaggio? Oppure ha mai inviato o pensato di inviare una qualche ispezione nei carteggi dell’operazione Jonny? Lì qualcuno avrà pure sbagliato se è vero come è vero che la DDA di Catanzaro ha chiesto quasi dieci secoli di condanne. Lì ci sono 85 imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo scaturito dall’operazione interforze Jonny, con cui nel maggio 2017 fu inferto un duro colpo alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto! Una operazione che ha messo luce, in particolare, sui tentacoli sul Centro d’accoglienza Sant’Anna, tra le più grandi strutture per migranti in Europa. Una parte dello Stato ha evidenziato ciò che si sapeva da almeno un decennio sul nostro territorio: ricchi che continuavano ad arricchirsi dando da mangiare a migranti ciò che non daremmo nemmeno ai nostri maiali, giusto per dirne una sola. E non erano solamente un prete ed il suo figlioccio ad arricchirsi. C’era (e c’è ancora) una intera “filiera” di mestieri e professioni di alto lignaggio che “mangia” su servizi da “offrire” a migranti.

    Nessuno prima, durante e dopo, ha pensato di sfollare tutti gli “ospiti” del Sant’Anna e “deportarli” fuori. Nessuno, per primo Salvini all’epoca, ha proposto (e nemmeno pensato) di togliere immediatamente i migranti e deportare nemmeno Le Misericordie che pure hanno proseguito a gestire “l’affare” fino al termine dell’appalto che pure tanto “puzzava”, almeno più di qualche leggerezza anche da parte della Prefettura.

    Ah, ma magari parte dei migranti che si sono pienamente integrati a Riace, ora troveranno posto proprio nel rinnovato salotto del nuovissimo Centro Governativo per immigrati che ora si chiama HUB regionale di Isola di Capo Rizzuto.

    Eh, nulla da dire su questo “carcere domiciliare” dove si può, oggi, entrare ed uscire; e dove, oggi, si mangia dignitosamente e c’è pure qualche gioco e spazio più che “accogliente”. Soprattutto per quelli che, come lei eccellentissimo Ministro, pensano che carceri, respingimenti e muri siano la risposta a flussi migratori epocali.

    Ma al netto della Vostra, oltretutto maggioritaria, uTOPIA di un nuovo ordine mondiale, eccellentissimo Ministro, ci piace concentrarci sugli aspetti a Voi cari (a parole):  un qualche segnale di “PRETESA” del chi sbaglia paga, si può dare anche a chi non ha la pelle nera ed ai loro amici?

    “Non devono esserci furbetti: tutti devono pagare, tutti devono essere trattati alla stessa maniera” è intervenuto così lei, Eccellentissimo vicepremier Salvini, parlando da un palco in Trentino a proposito del caso scoppiato a Lodi, solo dopo il reportage della trasmissione Piazzapulita di La7. Quale diritto è assicurato a piccoli migranti esclusi dalla mensa se Lei con tale sicumera e senza alcuna indagine e/o relazione, riesce a sostenere che la cosa più importante è: “Il fatto che qualcuno, certamente non i bambini ma i genitori, che potrebbe pagare ritiene di non doverlo fare, rappresenta un insulto a genitori italiani e stranieri, che invece pagano quello che devono”. Con quale principio legislativo, costituzionale (o anche religioso ed etico se preferisce) rassicura personalmente che un Sindaco, solo perché leghista come lei, è riuscito ad interpretare perfettamente la legge, nel sancire e far rispettare un regolamento comunale che, di fatto, discrimina bambino da bambino?

    Al netto di fatti e misfatti della cronaca attuale di questo paese, reputiamo lecito pensare, eccellentissimo ministro della paura, che la Vostra Rabbia Istituzionale sia caratterizzata anche da una, ancora più preoccupante, mala fede interpretativa ed operativa.

    E ci preoccupa, ancor più dell’assoluta piaggeria politica dei 5stelle, la palese simpatia di ambienti e tecnici economici della sinistra extraparlamentare che sempre più si espone a favore di politiche economiche che ancora nemmeno producono determinazioni, figuriamoci effetti.

    Siamo dunque fra quelli che pensano che sia urgente una seria controffensiva a tutta questa ondata di razzismo Istituzionale. E’ urgente rammentare (e facilmente dimostrare) che il razzismo è da sempre un corollario di politiche di segregazione all’interno della società che avevano ed hanno, a maggior ragione oggi, l’obiettivo di mantenere un sistema di gerarchia di classi.

    E’ dunque urgente alzare il livello di protesta e proposta! Così come urgente è deviare e superare un linguaggio retrivo nel quale sguazza il popolo di utili idioti (prepotente e maggioritario non solo nei social) che porta tanto consenso e troppi muscoli a Salvini, così come ai troppi epigoni del nulla che lo rappresentano e che rappresenta.

    E’ urgente disegnare e frequentare un nuovo modello di militanza pronta e consapevole ad una resistenza civile e non violenta!

    E’ urgente ammainare bandiere che, fiere o meno, sono state cucite su modelli di società e convivenza completamente differenti da quelli attuali. Non serve accapigliarsi sulle ragioni ed i limiti di quelle ideologie. Ci sarà un momento, altro, per studiare, discutere e comprendere meglio.

    Oggi è urgente saper usare ed interpretare leggi, tutele e baluardi che sia la Costituzione Italiana che i principi europei e mondiali offrono, già da subito! Con tutti i limiti politici (tanti), anche questo nostro vecchio continente europeo “impone” salvaguardie di diritti civili enormi! E non è infatti un caso che fra i primi obbiettivi di destrutturazione ed alienazione di questi attuali governanti italiani vi sia L’EUROPA, proprio nella sua accezione! Così come l’esigenza di queste NOSTRE salvaguardie di diritti civili non sono venute e non vengono (in aiuto) per caso: sono frutto di esegesi di crescite culturali e civili e di ricerche, non scevre da fiumi di sangue e morte, di convivenze religiose e di complicatissime spartizioni geografiche ed urbanistiche; molte delle quali urlano vendette, che arrivano improvvise ed ingiuste così come sa solo la forza della rabbia.

    Mai dimenticare che il Rinascimento ha struttura e pensiero nel ritorno agli antichi; oltre il mito, generando il senso di una pluralità delle visioni del mondo, della loro parzialità, e quindi della necessità di stabilire dei rapporti; nacquero così, e così faticosamente, diverse linee interpretative e la consapevolezza della irriducibile discordia, per l’incapacità della ragione di giungere per sé alla verità: la ricerca dello sviluppo storico di una verità che si conquista nel tempo; proprio come il tempo dell’edonismo ci ha trascinati in questo nuovo medioevo.

    E’ urgente esserci! E’ urgente esserci, sporcandosi e rigenerandosi!

    E’ urgente, così come è urgente difendere Riace, come modello e come pratica di convivenze, ricchezze ed opportunità; di linee interpretative convergibili!

    Procolo GUIDA

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