Tutti accontentati: Mister Oddo benvenuto!

…anche Stroppa che voleva palle gol “a gógó”, anche se sono arrivate da una parte e dall’altra!

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    di Antonio Franco:

    Su una cosa Stroppa aveva ragione: c’era  la necessità di creare palle goal; ed al Via del mare di “Palle gol” (soprattutto mancate) è stata la sagra. Da una parte e dall’altra, nessuno sembrava capace di fare gol. La tabellina delle occasioni conta di 15 tiri complessivi del Crotone (di cui 10 nello specchio della porta) contro i 7 tiri complessivi del Lecce (di cui 5 nello specchio della porta).

    Anche quando, per errori tecnici, i difensori hanno detto prego fateci un gol, gli attaccanti si sono dimostrati dei veri gentiluomini sparando palloni fuori o  beccando in pieno, con i loro tiri, difensori avversari, portieri e pure tre legni. Questo non è calcio o perlomeno non ha nulla a che vedere con la tecnica e la tattica tipica del calcio italiano.

    Poi si poteva perdere o vincere.

    A proposito,  il Crotone ha perso, con soli più tre sulla zona retrocessione; ed il Lecce ha vinto, ed è ora a tre punti dalla vetta.  

    Così non va’, così non si va da nessuna parte.

    Probabilmente nella testa dei calciatori c’è l’idea che esista una giustizia divina che li deve riportare in serie A. Ma bisogna essere realisti, ed in questo momento guardarsi le spalle non è reato; perché non basta mantenere gran parte della squadra della serie A per aspirare a riconquistarla.

    Ad Oddo spetta radere al suolo testa, gambe  e illusioni dei suoi calciatori   e scacciare definitivamente le streghe che aleggiano sugli squali da inizio campionato. Riportarli (e riportarci) con i piedi per terra e farli correre, sudare e combattere iniziando dalle piccole cose è la cosa essenziale, in questi momenti. Ogni singolo passaggio, palla contesa, tiro in porta eccetera, già da domenica prossima, dovrà essere “il pallone” della vita. 

    Non si tratta di correre o come dice la Sud “ci vuole gente che lotta” e poi  farlo sistematicamente stile armata brancaleone o alla “ndokojokojo”.

    Bisogna mettere l’intensità e la concentrazione giusta in ogni singola giocata o gesto tecnico e muoversi da squadra e non andare a folate.  Insomma una nuova guida tecnica era necessaria: benvenuto mister Oddo!

    Ecco cosa ha raccontato al suo arrivo andando, subito dopo, a dirigere il suo primo allenamento con chi non era sceso in campo a Lecce:

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