Crotone con gli applausi dello Scida e senza i fischi che contano: quelli dell’arbitro!
Basta rammaricarci però: serve solo giocare quel “buon calcio” che vuole mister Oddo e raccogliere più punti possibili in ogni partita.
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Pari interno contro il Carpi con il rammarico per l’ennesima occasione mancata che rischia di nascondere i passi in avanti compiuti dalla squadra, rispetto alle precedenti partite.
Di nottate ne sono passate due e rimuginare sull’atteggiamento fastidioso della terna arbitrale e del quarto uomo non serve più, anzi. Anche perché se l’arbitro non ne ha chiamato una a favore del Crotone, gli altri tre non sono mai usciti dagli spogliatoi e se qualcuno li ha visti erano senza auricolare e senza bandierina. Ma ormai è passata. Come le tante palle gol create e le occasioni sbagliate.
Resta, ed è forte l’eco delle parole di Mister Oddo in conferenza stampa. Nonostante il caos del fine partita è rimasto lucido e concentrato sul lavoro e sul percorso che la squadra ha iniziato. Due cose chieste nei tre giorni di allenamento ed in campo, e si è vista una squadra diversa. Palla mossa più velocemente e per ora riduzione delle amnesie della fase difensiva hanno portato tante azioni di attacco .
Magari un po’ di altruismo in area di rigore avversaria e un fallo speso bene nell’azione del gol del Carpi, avrebbero determinato un risultato diverso. Dimenticare classifiche e primi posti è l’ulteriore passo da compiere per lavorare sul solco tracciato da Oddo nei primi allenamenti.
Più in là, magari nell’approssimarsi della primavera, ci sarà tempo per guardare la classifica e fare pensieri e conti diversi da quelli che oggi devono interessare la squadra: ora serve solo giocare quel “buon calcio” che vuole mister Oddo e raccogliere più punti possibili in ogni partita.
Antonio Franco