A causa del Decreto Sicurezza c’è preoccupazione per le conseguenze per la preziosa rete Sprar in via di smantellamento

Ma è tutto il sistema di  accoglienza e integrazione che non si capisce che fine farà

Più informazioni su


    riceviamo e pubblichiamo:

    Si è svolto questa mattina, alla presenza di Angela Robbe (Assessore alle politiche sociali della Regione

    Calabria), Alessia Romano (Assessore alle politiche sociali del Comune di Crotone) e Carmine Maio (Sindaco

    di Carfizzi), un incontro tra le organizzazioni del terzo settore della provincia di Crotone che operano

    nell’ambito del sistema SPRAR.

    A seguito dell’approvazione del Decreto Sicurezza e Immigrazione, avvenuta ieri dal Senato, esprimiamo

    preoccupazione per le conseguenze che deriveranno in virtù dello smantellamento del sistema di

    accoglienza e integrazione finora attuato anche attraverso la rete Sprar.

    Siamo fiduciosi che prosegua il confronto tra Governo e ANCI sul tema dei flussi migratori e

    dell’accoglienza, per trovare una mediazione che eviti le pesanti ripercussioni che deriveranno

    dall’applicazione di politiche che non tengono in nessuna considerazione la realtà dei numeri degli stranieri

    in Italia.

    Il rimpatrio dei quasi 500.000 stranieri irregolari presenti nel territorio italiano (stime 2017, fonte

    Fondazione Ismu) se attuato al ritmo attuale richiederà 80 anni: mancano accordi di rimpatrio con molti

    dei paesi di provenienza e se pur si aumentasse di dieci volte la velocità di espulsione serviranno 8 anni.

    Nel frattempo mezzo milione di persone vagherà senza alcuna possibilità di accesso ai servizi di base,

    senza poter accettare lavoro regolare, entrando nella zona grigia della clandestinità con il rischio che

    diventi manodopera a buon mercato per la criminalità.

    Un effetto immediato sarà un aggravio dei costi dei sistemi di welfare territoriale: le amministrazioni

    comunali da stime ANCI sosterranno 286 milioni di euro l’anno per i costi assistenziali legati ai migranti con

    forte disagio sociale ed ai nuclei familiari con minori, che inevitabilmente si troveranno per strada.

    Immaginare una risposta repressiva non è priva di conseguenze sul bilancio dello stato. Ogni detenuto in

    Italia costa 50.000 € l’anno, per cui se si intendesse aumentare la capacità del sistema penitenziario

    nazionale si dovrebbe quanto meno raddoppiarlo.

    Attualmente si attesta poco al di sotto dei 60.000 posti,

    duplicarlo per contenere gli irregolari che potrebbero dedicarsi ad attività criminali comporterà 3 miliardi di

    euro per anno.

    La presenza di una popolazione irregolare che vive in condizioni di povertà avrà inevitabili conseguenze in

    termini di maggiore ricorso a cure sanitarie, tenendo conto che il costo giornaliero medio di un ricovero è di

    750 € è facile comprenderne gli effetti sulla spesa sanitaria. A meno che si pensi di lasciar fuori dagli

    ospedali i migranti irregolari, aspettando che la natura faccia il suo corso.

    La nostra proposta, al di là dei valori di solidarietà e dignità della persona divenuti fuori moda, al di là del

    cinismo e della divisione sociale alimentati da anni di politiche migratorie evidentemente inadeguate, è

    puntare alla integrazione dei migranti quale soluzione realistica, conveniente e sostenibile.

    Dal decreto Sicurezza e Immigrazione deriveranno soltanto maggiore insicurezza sociale per gli italiani,

    causata da una popolazione migrante già presente in Italia che diverrà invisibile, e soprattutto maggiori

    costi su un bilancio dello stato che già oggi non è in grado di dare risposte adeguate agli italiani in forte

    difficoltà economica.

    Il Comitato Reti SPRAR della Provincia di Crotone

    Cooperativa Agape Cooperativa Agorà Kroton

    Cooperativa Baobab Cooperativa Kroton Community

    Prociv ARCI Isola Capo Rizzuto

    Aderiscono:

    ARCI Provinciale Legacoop Sociale

    Associazione I Sentinelli di Crotone MGA Ass. Forense Nazionale

    Associazione Terra e libertà Associazione Volontari di Strada

    Più informazioni su