Incendia cumuli di rifiuti per disfarsene

I carabinieri forestali hanno individuato e denunciato il responsabile

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    riceviamo e pubblichiamo:

    I carabinieri forestali hanno denunciato un uomo che, nei giorni scorsi, aveva incendiato due cumuli di rifiuti nella periferia di Crotone sul proprio terreno per disfarsene. I militari attirati da una colonna di fumo nero e acre sono intervenuti per bloccare l’attività illegale. L’uomo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone per violazione del Testo unico ambientale.

    Durante un controllo del territorio i militari della stazione Santa Severina hanno notato a distanza una colonna di fumo nero e acre, prodotto generalmente dalla combustione di materiale plastico. Intervenuti sul posto, un’area periurbana della località Carpentieri, hanno effettivamente appurato che il fumo era prodotto dall’abbruciamento di due cumuli di materiali vari, in fase di avanzata combustione, tra cui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, molle di materassi e altro. In seguito ad indagini è stato individuato il presunto incendiario, il proprietario del terreno interessato dai rifiuti, peraltro dimorante nelle immediate adiacenze. Dopo una serie di verifiche e accertamenti l’uomo, un 59-enne, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per le valutazioni di competenza.

    La combustione illecita dei rifiuti è vietata dal dlgs 152/2006 cosiddetto testo unico ambientale. Oltre i rischi propri dell’accensione di fuochi che possono portare allo scatenarsi di veri e propri incendi, durante l’ignizione dei rifiuti di materie plastiche e altri materiali, così come quelle bruciate nel caso in esame, si producono sostanze nocive come le diossine. Esse possono indurre alterazioni delle forme di vita, anche a basse concentrazioni. Anche per tali motivi la combustione dei rifiuti non è consentita.

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