Red and Blue Monday night che diventa nero solo per il Crotone foto

Squadra di Oddo sulle ginocchia, perde in casa il derby contro un ottimo Cosenza: zitti ed al lavoro per non rischiare una stagione da incubo!

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    Procolo GUIDA dall’Ezio Scida

    Finalmente è tornato il calcio allo stadio dopo 15 giorni di chiacchiere e tabacchere di legno! L’oro e l’argento che il banco dell’Ezio Scida mette in palio non sono solo i tre punti in palio (e non certo in pegno): l’ardore e la tenacia che le due squadre (entrambe rossoblu) sapranno trovare nelle loro vene, rianimerà e sosterrà due tifoserie con opposte sensazioni.

    Quella di casa, diretta da Oddo che può cominciare a vedere se il suo lavoro si sente già, cerca punti d’oro e quel carattere che sembra smarrito proprio dall’ultima di A al partenope San Paolo.

    Quella dei lupi, diretta dal toscanaccio Braglia, cerca concretezza e concentrazione per oltre 90 minuti visto che l’argento vivo che mettono i suoi, spesso, perde valori e punti solo oltre il tempo regolamentare…

    Questa è la partita che vale la tredicesima giornata di serie B ed un derby di Calabria che torna nel calcio che conta dopo 16 anni.

    E quasi quasi chi siano i 22 in campo dall’inizio è solo dettaglio, e noi speriamo che gli undici pitagorici se lo rammentino sin da oggi (visto che Braglia comincia a farlo con il nazionale Cerofolini)!

    Il Cosenza è subito coriaceo ed il Crotone cerca di non essere da meno.

    Oddo prosegue sulla strada del 4-3-3 offensivo con Molina mezzala. Braglia punta su una formazione molto offensiva, da verificare la posizione di Garritano se mezzala o rifinitore in un ipotetico 4-2-3-1, sta di fatto che Baez sulla destra pare “trattenere” Martella sulla difensiva, ed il Cosenza si disimpegna in un autorevole possesso palla nei primi 10 minuti.

    Cerca pure di scuotersi la squadra crotonese ma gli appoggi sono approssimativi o latitano a favore di inutili lanci lunghi.

    Meno male che Vaisanen, almeno in copertura, scuda la porta alle incursioni di Maniero ben servito da destra anche da Corsi in scorribanda, a conferma che il Cosenza si muova meglio fino al primo quarto d’ora.

    Appena la manovra dei padroni di casa riesce ad aprirsi arriva il pericolo per la porta difesa da Perina: al 23’ è Sampirisi ad essere caparbio dopo una buona manovra precedentemente spazzata dalla difesa cosentina; il (tornato) terzino crotonese sdradica palla a Legittimo e mette benissimo per Rohden che perde l’attimo e si fa deviare la conclusione in angolo.

    Ora è il Crotone a costringere i lupi cosentini a lanci lunghi e Martella torna, a sportellate, a cercare di far capire chi comanda sulla sua fascia. Stoian riesce pure a crossare, ma Rohden perde nuovamente l’attimo, questa volta di testa.

    Quasi al 30’ si capisce che sta giocando anche Budimir, ma solo per colpire malissimo di testa sul secondo cross consecutivo di Stoian che sarebbe già una notizia…

    Al 32′ c’è Barberis che tocca per Stoian a confermare l’inerzia buona per il Crotone ma l’ex Roma colpisce in pieno solo Idda.

    Al 35’ il giallo che diventa rosso per Martella: il terzino crotonese entra scomposto su Baez, l’arbitro senza indugi (e con poche ragioni) espelle il giocatore crotonese: brutta tegola che sembra segnare, ancora una volta, una stagione stregata per la squadra di Oddo ora e Stroppa ieri…

    Il tecnico sposta subito Sampirisi a sinistra con Molina che arretra sulla linea difensiva.

    Il gioco diventa nervoso e spezzettato con 3 gialli che fioccano per il Cosenza e Firenze che calcia da fuori anche a dare forza ed animo. Arrivano i minuti fatali (2) di Maniero: due gialli (uno per protesta), concedendo così l’opportunità pilatesca ad Aureliano di riportare la parità numerica alle due squadre…

    Si va al riposo con la speranza di poter rivedere una partita di calcio, arbitraggio permettendo.

    Pronti via e Oddo toglie Stoian ed inserisce Marchizza portandolo a destra e componendo un 4311 con Firenze centrale a supporto di Budimir; Braglia lascia Tutino davanti a cercare di far salire la squadra con Garritano e Baez pronti a supportarlo quando si può…

    E’ Budimir ad avere la prima palla buona al 52’ ma è lento a girarsi in area.

    Il Crotone sembra essere in grado di guidare la partita, comunque; anche se è Tutino a sfiorare, dal limite, il palo basso alla destra di Cordaz.

    Al 12’ è nuovamente Budimir a sprecare: arriva una ottima palla in profondità per la punta ma la sua conclusione di prima intenzione permette solo una grande parata di Perina che respinge con il piede.

    Braglia cambia: entra Baclet per Garritano che si mette subito al centro dell’attacco cosentino che sembra subito rinvigorirsi della ritrovata mobilità di Tutino dalla sinistra.

    Dopo tre angoli di fila dei bruzi ed un contropiede sprecato di Barberis le squadre sembrano volersi sfidare all’arma bianca: in 10 sarà la lotta a chi resiste di più?

    E se coltello fra i denti serve, Oddo pensa che Spinelli possa dare garra al posto di Budimir concedendo al biondo argentino l’opportunità della serata.

    La sud s’infiamma e chiama a raccolta lo stadio intero dove però c’è una curva nord con oltre 2000 cosentini che sostengono i propri ragazzi: ed al 75’ s’infiammano i bruzi con una incursione di Legittimo che costringe Cordaz ad una parata su Baclet che consegna sui piedi di Idda la palla solo da spingere in rete.

    0 a 1 e palla che scotta ancora di più per i crotonesi.

    Oddo non può che giocarsi la carta Simy e sceglie Molina per sostituirlo come quello, forse, che ha dato di più rispetto ai suoi compagni.

    Cerca anche di metterci pazienza il Crotone aprendo sulle fasce, ma l’imprecisione è quasi regola: come quando Simy sbuccia il pallone al limite dell’area piccola e costringe Spinelli a tuffarsi per correggere in rete trovando solo il volto di Perina, attento anche in questa occasione; ammonito l’argentino. Arriva anche un giallo di frustrazione per Barberis ed uno stato quasi di impotenza dei comunque volenterosi giocatori crotonesi; e questa è forse la nota più esemplificativa della serata.

    Si perde meritatamente una gara messa sul fisico e sulla determinazione; il Cosenza, neopromosso è necessario rammentarlo, ci mette quel pizzico di lucidità in più e porta a casa tre punti che obbligano il Crotone a ridimensionarsi così come hanno dovuto fare i difensori di fronte a Tutino che se li è portati a spasso fino ad oltre i sei minuti di recupero concessi dall’arbitro.

    Niente paura se comprendiamo che la dimensione di questa squadra è quella di una serie B di buon livello… …come quello mostrato da capitan Cordaz al 95′ quando è andato a “segnare” solo la più ghiotta occasione per pareggiare la gara… …essendo pure giustamente applaudito!

    Ma questa è un’altra storia!

    CROTONE 0

    COSENZA  1 (Idda al 75’)

    CROTONE: Cordaz; Sampirisi, Vaisanen (amm. al 65’), Curado, Martella (esp. al 35’); Molina (amm. al 70’ dal 77’ Simy), Barberis (amm. al 86’), Rohden; Firenze, Budimir (dal 68’ Spinelli amm. al 82’), Stoian (dal 46’ Marchizza).

    A disp.: Festa (GK), Cuomo, Golemic, Tripicchio, Crociata, Marchizza, Zanellato, Simy, Valietti, Spinelli, Aristoteles. All. Oddo

    COSENZA: Perina; Corsi, Idda (amm. al 30’), Legittimo, D’Orazio (amm. al 32’); Bruccini, Mungo, Garritano (dal 59’ Baclet); Baez (amm. al 42’), Maniero (amm. al 43’ ed al 45’), Tutino.

    A disp.: Cerofolini (GK), Saracco (GK), Palmiero, Perez, Di Piazza, Schetino, Baclet, Varone, Bearzotti, Anastasio, Pascali, Verna. All. Braglia

    Si è giocato agli ordini del Signor Aureliano di Bologna

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