S’ha da aspettà, Ama’. Ha da passà ‘a nuttata!

Nella sera del derby rossoblu con il Cosenza ennesima sconfitta, blackout e buio profondo della squadra di Oddo che deve RIALZARSI!

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    di Antonio Franco

    Ormai l’estate è lontana come anche i pronostici che davano il Crotone fra le favorite del campionato. Partita dopo partita gli squali si trovano a fronteggiare una classifica che li vede impelagati nella lotta per non retrocedere. La piazza ed i sostenitori sono alla caccia delle streghe che stanno determinando risultati e classifica.

    Ma parafrasando il Gennaro Della commedia Napoli Milionaria: “S’ha da aspettà, Ama’. Ha da passà ‘a nuttata”.

    Ci sono momenti di una stagione calcistica dove probabilmente non c’è una causa specifica che determina l’andamento delle gare. Anche perché, qualora ci fosse, la dirigenza e la società hanno dimostrato nel tempo e negli anni di saperla fronteggiare. La squadra non produce gioco ed anzi nella serata di ieri le gambe non giravano e la testa era altrove.

    Difficile spiegarlo come è altrettanto difficile crederlo. I primi segnali di fragilità sono emersi sin dalla prima partita e la società ha provato ad un certo punto di dare una sferzata alla squadra ed all’ambiente esonerando Stroppa e chiamando, nella città di “Faillo”, Massimo Oddo. Entrambi allenatori preparati e vogliosi di fare bene. Ma ad oggi sia il primo che il secondo non sono riusciti a far mettere la pinna fuori d’acqua agli squali .

    Se con Stroppa l’argomento era il modulo da adottare ora sono i calciatori che non vanno bene.

    Per quanto difficile possa essere, la tifoseria deve, in questo momento, dimostrare maturità e particolare attaccamento ai colori rosso blu. L’immagine di Alex Cordaz che chiama a se tutti i componenti della squadra per raccogliere i fischi, pur anche meritati, sotto la Sud può e deve diventare l’emblema della presa di coscienza da parte di un gruppo che sa di poter fare di più.

    I professionisti possono sbagliare ma gli uomini riconoscono gli errori e si assumono le loro responsabilità. Ora sanno di essere soli e di dover affrontare una parte importante del campionato senza il sostegno energico dei tifosi , magari questa ulteriore difficoltà li farà ricompattare e col tempo gli permetterà di riguadagnarsi i cori e gli incitamenti di tutto lo stadio . Il primo “non vi lasciaremo mai” ,è il mio e ve lo siete meritati ieri sera ascoltando i cori di contestazione e scherno della Sud in silenzio. Un passo alla volta si può indirizzare in modo diverso anche il resto della stagione.

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