Il Crotone deve ripartire dal mercato dei ruoli definiti: fuori la presunzione dentro il CUORE!

L'entusiasmo è sempre più forte della ragione: fame e sete tornino ad essere i colori distintivi di questa realtà sportiva!

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    Dopo i giorni di sosta per la pausa invernale il Crotone di Mister Stroppa è tornato ieri al lavoro per la prima seduta del nuovo anno.

    I ragazzi si sono ritrovati nel primo pomeriggio al centro sportivo: dopo una prima parte in palestra, i rossoblù si sono trasferiti sui campi dell’Antico Borgo per l’attivazione e un lavoro a secco.

    Benali, Curado, Martella, Marchizza e Sampirisi, reduci dai rispettivi infortuni, hanno lavorato a parte e nei prossimi giorni si uniranno al gruppo.

    Crociata prosegue con la fase di riabilitazione dopo l’intervento chirurgico subito lo scorso 21 dicembre.

    Da ieri sera la squadra è in ritiro, in città, fino a sabato.

    Per oggi è in programma una doppia seduta, sempre al centro sportivo “Antico Borgo”, a porte chiuse.

    Un rientro che è importante che avvenga “al chiuso” ed al riparo di qualsiasi occhio ed orecchia per garantire un riordino di idee e progetti che DEVONO tornare comuni.

    Non sarà più possibile infatti che singoli atteggiamenti, ed a maggior ragione se svolgono ruoli delicati, possano incidere sul ruolo e la capacità di squadra.

    E’ innegabile che sin dall’inizio di questa stagione, vi siano stati problemi tattici, tecnici e di inserimento.

    E’ altrettanto innegabile che fino a quando si è deciso di cambiare guida tecnica, il Crotone si trovasse nelle condizioni di recuperare anche rispetto ad obbiettivi che, allora come oggi, reputavamo e reputiamo fuori dalla portata di questa piazza.

    Giovanni Stroppa è uomo di levatura umana almeno pari a quella tecnica!

    Forse il suo più grande errore fu quello di non “imporre” un livello di comunicazione di obbiettivi che comunque lui ha sempre e “solo” palesato in maniera diversa dalla società: un conto è dire vogliamo e possiamo subito risalire in serie A ed un altro, completamente diverso, è sostenere che si può e si deve svolgere un ruolo da protagonista in questo difficile campionato di serie B.

    Il 20 Ottobre scrivevamo a commento della vittoria contro il Padova:

    …Oggi lo possiamo dire proprio perché abbiamo vinto: questa squadra se non trova la forza di metterci anima e cuore e, soprattutto, la sua vera identità di cenerentola, al massimo potrà gravitare nelle lande di un campionato senza infamia e senza lode. A noi non sembra certo uno scandalo; anzi ribadiamo che questa categoria per questa piazza è lusso assoluto, che per noi luccica eccome! Però, per favore, non usiamo la favola assoluta di questo sport in questo sperdutissimo sud solo al fine di aumentare speranze assurde che poi, inesorabilmente, diventano pretese consolidate! E, soprattutto, diamo il tempo a Mister Stroppa di “compiere” il suo progetto!

    Non fummo ascoltati e, soprattutto, iniziò il tiro al bersaglio che ha permesso a “senatori” di carta di assurgere a guida di una politica societaria che ha incredibilmente accettato di farsi stravolgere nella sua essenza.

    Grazie ad un mosaico di incredibili ed irripetibili combinazioni astrali, questa società sportiva è riuscita, in un decennio, a trasformarsi da consolidata realtà di serie C a “favola” concretA!

    Ognuno aveva un ruolo preciso: Ursino settemeraviglie scopriva; allenatori emergenti e motivati assemblavano; donne e uomini cercavano di accrescere esperienze specifiche per divenire modello d’assieme. Poi vi fu una frattura familiare e societaria che, per pura congiuntura astrale, non incise quanto avrebbe rischiato di incidere, salvandosi nella massima serie perché l’entusiasmo fu più forte della ragione.

    Ai primi segni di una presunzione ancora più incredibile di cui sopra, il “mago” e “filosofo” di quel miracolo sportivo, Davide Nicola, salutò in punta di piedi; e la piazza non lo ringraziò certo…

    Arrivò l’ennesima intuizione di prendere un gigante ed entusiasta del calcio, Walter Zenga, che aveva più fame e più sete degli “anonimi” Stoian e Cordaz… E cavalcammo con la furia dei bufali inferociti con un fine corsa “ingiusto”, quanto feroce!

    Questa difficilissima stagione, che era chiamata ad un nuovo e complicatissimo inizio, ha trovato il condottiero più ambito per una serie B anomala ed ancora più livellata del consueto, verso il basso, qualitativamente parlando. E nessuno ha compreso che questo abbassamento di livello fosse un pericolo ancora maggiore per chi era chiamato a “sconvolgere” il proprio modo di affrontare ogni gara.

    Da prede ci saremmo dovuti trasformare in predatori.

    E la natura, che ha in se la più grande forza conosciuta in universo, ci mette ere glaciali, di solito, per compiere questo tipo di mutazione.

    Non tocchiamo la parentesi Oddo perché è chiaro che traditori di se stessi, ancor prima che di colori e di popolo, hanno sporcato anche questo apostrofo…

    Oggi c’è un mercato a disposizione e, soprattutto, 10 giorni di preparazione a nuove idee e ruoli chiari. E c’è di nuovo Giovanni Stroppa!

    i nomi che si fanno saranno come tante altre figurine… Nuove o vecchie che siano!

    Proviamo a non chiedere nulla, noi tifosi!

    Lasciamo lavorare Ursino e Stroppa in tranquillità!

    Proviamo, molto più semplicemente, a tornare al nostro ruolo naturale che deve contare su di una sola certezza: la squadra del Crotone nel cuore!

    Il resto tornerà al suo posto o, ancora una volta, ad un posto di incredibile privilegio a ciò che ci spetterebbe; e se sarà così, per favore, proviamo a gioirne senza diventare nuovamente presuntuosi!

    Procolo GUIDA

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