La verità sulle trivelle… …quella di Sorgiovanni!

Il capogruppo pentastellato in Comune ricorda al sindaco di Crotone  e alla consigliera regionale Flora Sculco, che  ci  accusano di non essere coerenti, che nel 2016 hanno sostenuto il DL Boschi

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    riceviamo e pubblichiamo.

    Il M5s intende bloccare, tramite un Emendamento al Decreto Semplificazioni, le 36 richieste di permesso per la trivellazione sul territorio nazionale, tra cui quelle relative ai permessi per la prospezione nel Mar Ionio, rilasciati tra il 2016-17 dal Centrosinistra “ambientalista”, cosa sottaciuta dagli organi di stampa.

    E’ proprio a tutela delle parti in causa che saranno sospesi tutti questi permessi, con un termine massimo di tre anni, fino a quando non sarà approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PTSEAI), che andrà definito insieme a Regioni, Province ed Enti Locali; questi ultimi avranno quindi voce in capitolo per definire le aree idonee e non idonee alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in Italia.

    Se non avessimo inserito l’emendamento nel Decreto Semplificazioni non avremmo potuto sospendere questi permessi, la cui procedura era già a regime. Parliamo di Bagnacavallo (Ra), per cui  il Ministero dell’Ambiente aveva deliberato la Valutazione di Impatto ambientale favorevole nel 2016 (chi era al Governo? Il PD), e della Regione Emilia-Romagna, che aveva espresso l’intesa favorevole nel 2017 (regione amministrata da chi? Il PD), così come avevano fatto i Comuni interessati.

    Stessa sorte sarebbe toccata  ai tre permessi di ricerca della società americana Global Med nel Mar Ionio, tra cui quello antistante le coste crotonesi, per le quali nel 2017 il Ministro dell’Ambiente Galletti aveva dato una Valutazione d’Impatto Ambientale favorevole.

     A breve, in Parlamento si  discuterà  della proposta del MoVimento 5 Stelle, a prima firma Vianello,  che  vieta l’attività di prospezione e ricerca di idrocarburi con la famigerata tecnica dell’air gun e  che  definisce  il  Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PTESAI).  Nel frattempo, il Ministero dello Sviluppo Economico sta già rispedendo al mittente le richieste dei nuovi permessi di ricerca, 7 tra Adriatico e Canale di Sicilia e 3 sulla terraferma.

    Teniamo a precisare che nessun parere favorevole alle trivellazioni è stato mai dato da questo Governo e dal Movimento 5 stelle. Con l’Emendamento al Decreto Semplificazioni impediamo il rilascio di 36 titoli attualmente pendenti compresi i 3 permessi rilasciati nel Mar Ionio alla Global Med.

    E’ dal 2010 che i governi  che si sono succeduti hanno svenduto il nostro territorio alle multinazionali del petrolio. Berlusconi lo ha fatto nel 2010 e nel 2011, Monti nel 2012 con il “Decreto sulle liberalizzazioni’’  ed infine Renzi nel 2014 con il  “Decreto Sblocca Italia’’ e nel 2016 con le “Norme per il riordino della disciplina in materia di Conferenza di Servizi’’; quest’ultimo ha anche invitato a non andare a votare in occasione del Referendum del 2016, che proponeva l’abrogazione della norma che estendeva fino alla durata di vita utile del giacimento i titoli  per estrarre idrocarburi nelle zone di mare entro le 12 miglia dalla costa. Le autorizzazioni alla ricerca, in mare e a terra, di cui si è parlato nell’ultimo periodo, sono state concesse purtroppo dai precedenti governi del cosiddetto “centrosinistra ambientalista” (insomma quelli che adesso ci attaccano).

    Coalizioni politiche che non hanno alcunché in comune, che hanno votato NO al Referendum contro le trivelle o che non si sono mai interessate del problema, per pura strumentalizzazione insorgono ora, mettendo in croce chi, con coerenza, vuole portare avanti la propria tesi ed i propri ideali, ma deve fare i conti con le decisioni già prese in passato e con la complessa macchina burocratica dei Ministeri,  per evitare  conseguenze disastrose  per l’Ambiente.

    Anche a livello locale, le variegate  e poco credibili espressioni politiche di destra e di sinistra, con le relative  associazioni satelliti, non avendo altri argomenti validi, hanno  tentato  di strumentalizzare in modo fazioso la questione dell’air gun  con un uso distorto ed alcune volte complice dei mezzi d’informazione.

    Mentre  Crotone affoga nei veleni e la differenziata è una chimera, in Sardegna, a Porto Torres, grazie al sindaco Sean Wheeler e a un gruppo di amministratori, funzionari, impiegati, attivisti del M5S  si è realizzato il REDDITO ENERGETICO! Ecco come funziona: il comune ha acquistato con un fondo rotativo impianti fotovoltaici che ha ceduto gratuitamente ai cittadini in base a una graduatoria per reddito. Gli impianti sono stati installati (sia su case di proprietà che in affitto, compresi i tetti condominiali). Il cittadino può quindi gratuitamente usufruire dell’energia prodotta, abbattendo notevolmente la bolletta energetica. Il ricavato della vendita dell’energia in surplus serve ad alimentare il fondo, con il quale si potranno comprare nuovi impianti; un progetto pilota che aiuta l’ambiente e le tasche dei cittadini.

    I nostri oppositori, che non avendo luce propria vivono di luce riflessa, non possono che tentare di screditarci per partito preso, con illazioni inconsistenti e  fatue.

    Ricordo al sindaco di Crotone  e alla consigliera regionale Flora Sculco, che  ci  accusano di non essere coerenti, che nel 2016 hanno sostenuto il DL Boschi. Sostenere quella riforma costituzionale, che prevedeva la modifica del titolo V della Costituzione, inerente alle autonomie locali, per una città come Crotone significava svendere il nostro mare e le nostre risorse alle multinazionali  del petrolio accettando, per di più, di rinunciare definitivamente alla supremazia di governo del territorio.  

    Per noi le fonti fossili vanno lasciate dove sono, per  rispondere concretamente alla minaccia grave e attuale dei cambiamenti climatici  e per i gravi e documentati effetti che hanno sulla subsidenza. Efficienza energetica e risorse rinnovabili sono l’unica strada percorribile e oltretutto creano 20 volte più lavoro rispetto alle fonti fossili; per questa ragione il MoVimento 5 Stelle non intende tornare indietro.

    Noi siamo e restiamo coerenti alla nostra storia, fatta di tanti anni di battaglie  sul territorio,  abbiamo una linea chiara perché sappiamo che gli idrocarburi sono il passato e le fonti rinnovabili sono il futuro.

    Ilario Sorgiovanni,  M5s  Crotone

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