Si continua a volare troppo in alto sui cieli calabresi

Il Comitato Cittadino pensa che si rischi di perdere di vista la visibilità sulla pista di atterraggio

Più informazioni su


    riceviamo e pubblichiamo.

    Allo stato attuale si conoscono i dati annunciati dal Ministro Toninelli riguardo ai termini economici per mantenere vivo lo scalo pitagorico nei prossimi tre anni, mentre del Decreto Interministeriale dedicato, che assegnerebbe la gestione alla Società Sacal, attribuendone anche le relative responsabilità, non si hanno più notizie.

    Il faldone del suddetto Decreto è in perenne viaggio tra il Ministero dei Trasporti, il Ministero delle Finanze e l’Enac, dando piena dimostrazione di come la burocrazia possa arenare le pratiche in un rimbalzo di responsabilità senza fine.

    Le carenze infrastrutturali del territorio crotonese causano disagi ormai inaccettabili per i cittadini:

    – tanti sono i calabresi che hanno rinunciato a spendere, nel periodo natalizio, una manciata di giorni di ferie nei propri paesi originari;

    -4.000 sono coloro che, firmando la nostra petizione, lamentano la mancanza del collegamento aereo Crotone-Roma;

    – molti sono i cittadini che chiedono almeno dei collegamenti stabili stazione Lamezia Terme / aeroporto Crotone.

    Il decollo dello scalo pitagorico non è solo un mero problema di soldi ma anche una mancanza di volontà, ormai non più velatamente celata, da parte del gestore unico Sacal di volersi occupare del Crotone Airport in maniera risolutiva.

    Basta andare in aeroporto per capire che oltre a qualche poster ed al nuovo battesimo del nome con sito annesso, la Sacal non abbia fatto nulla per cambiare le sorti di un aeroporto destinato a rimanere utile al solo flusso migratorio di un turismo stagionale estivo.

    Abbiamo lasciato che la politica facesse qualcosa in questi mesi; invece nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa al fine di migliorare lo stato di isolamento nella quale viviamo, un deserto infrastrutturale che sa di punizione immotivata nei confronti del nostro territorio.

    Noi tutti continuiamo a perorare la nostra giusta causa: senza strade ad alto scorrimento, senza treni ad alta velocità e senza aerei, il freno ostativo, logico quanto psicologico ci colloca in un’immagine antica e fuori tempo.

    Non freniamo la Calabria, non freniamo i calabresi; abbassiamo questa barriera architettonica che ci mette al di là del mondo.

    Comitato Cittadino Aeroporto Crotone

    Referenti:

    Giuseppe Martino

    Francesco Turano

    Più informazioni su