All’Amatori Terranova il derby di Calabria

Amatori Terranova – Pallamano Crotone: 18 – 13

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    Dopo una buona partenza la Pallamano Crotone inspiegabilmente smette di giocare ed esce dal campo, almeno con la testa. Sembra essere ormai una costante quella della Pallamano Crotone che parte forte, riesce a prendere un discreto vantaggio che poi non riesce ad amministrare. Pronti via e dopo dieci minuti la formazione ospite si porta sul cinque a uno. Quattro lunghezze di vantaggio però non sono rassicuranti, non per questa Pallamano Crotone. Dieci minuti di grande gioco, la squadra è veloce e frizzante. Con il passare del tempo però l’Amatori Terranova inizia a difendere con grande aggressività. I rossoblù sentono l’aria del derby e si lasciano influenzare dall’ambiente, dal ritmo alto della partita e dalla pallamano molto fisica ed ai limiti del regolamento giocata dai padroni di casa e quindi con il passare dei va sotto, ma questa volta a differenza di altre, non recupera. Troppo blanda la reazione, troppo leggera la squadra che ha evidenziato limiti nella tenuta mentale. Tra la prima e la seconda frazione di gioco, complice l’uscita dal campo di Ilario Nesputo, la squadra ha un vero e proprio blocco e passa dal cinque a uno di vantaggio al dodici a sei di svantaggio. Partita praticamente chiusa. Per il resto dei minuti la Pallamano Crotone si ritrova, non gioca bene, ma almeno tiene testa e contiene il passivo.
    Nessuna giustificazione per una sconfitta maturata nell’arco di pochi minuti e non dell’intera partita, ma la Pallamano Crotone si è presentata molto rimaneggiata, senza molti giocatori titolari, ma questo non deve essere un alibi. Piuttosto preoccupano i tanti errori fatti vedere nell’ora di gioco, tanti, tantissimi tiri sbagliati, certo la fortuna non ha aiutato visto che ha colpito ben sei pali, ma il punto viene segnato quando la palla supera la linea.
    Testa bassa e tanto lavoro specie sui fondamentali per far crescere i tanti giovani che dalle formazioni giovanili si stanno affacciando in prima squadra. Una sconfitta che non cambia nulla perché continua il percorso virtuoso avviato dalla società pitagorica.

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