Peppe Voltarelli canta Modugno

Continua con "Voleva fare l'Attore" la XIX edizione del Festival dell'Aurora "Mediterranean without frontiers" 

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    Continuano gli appuntamenti con la XIX edizione del Festival dell’Aurora “Mediterranean without frontiers” organizzato da Fondazione Odyssea e da Fabbrica delle Arti.
    Questa volta è toccato a Peppe Voltarelli con una serata, nella quale ha omaggiato Domenico Modugno.
    L’evento si è svolto Domenica 10 Febbraio al Cinema “Sala Raimondi” di Crotone e ha visto la partecipazione di un ampissima cornice di pubblico che ha riempito per intero il Cinema.
    Lo spettacolo, nato nel 2001, è una rilettura del repertorio di Domenico Modugno, è da  un ampia riflessione sul tema del “viaggio” e sulla precarietà che coinvolge ogni migrante che lascia la propria terra, tra la voglia di riscatto e la malinconia per l’abbandono del proprio paese.

     << Modugno ha sempre rappresentato per me un punto di riferimento artistico, umano, ma anche un idea di SUD possibile. Io non ho mai cercato di imitare il lavoro di Modugno –  dice Voltarelli – ho sempre cercato di accostare il suo lavoro a quella che è la mia storia personale, le sue canzoni mi sono servite e mi servono perchè mi indicano una strada, un modo di pensare l’arte, la musica e la poesia >>.

    Le canzoni del maestro pugliese vengono reinterpretate grazie all’uso di chitarra e fisarmonica, alternando versi cantati, narrazioni e aneddoti.

    << Il dialetto non è solo diversità, ma anche profondità, sincerità ma in maniera particolare coraggio, soprattutto in un paese dove la storia ufficiale ha sempre emarginato queste lingue subalterne e un grande autore che le ha sempre cantata a squarciagola, rappresenta per noi un esempio >>.  

    La serata ha visto l’alternarsi di momenti di musica, con momenti di dialogo con il pubblico.
    Peppe Voltarelli, ha raccontato del suo percorso e di cosa ha significato portare Modugno in giro per il mondo, quasi fondendo la sua esperienza con quella dell’artista pugliese ed evidenziando come la musica italiana riesca ad innescare meccanismi di gioia misti a malinconia e nostalgia per le proprie origini e il proprio paese. Da “Amara Terra Mia” a “La Donna Riccia” da “Lu Pisce Spada” a “Vecchio Frac”, Voltarelli ha incantato il pubblico, per più di novanta minuti, coinvolgendo la platea, che a sua volta ha risposto, cantando con l’artista alcuni dei brani proposti, su tutti quello che Peppe, ha definito “Volare Minore”, una rivisitazione del famoso “Nel Blu dipinto di Blu”.

    STC per “Fondazione Odyssea”

     

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