Romano replica a Correggia

Alloggi popolari,"L'Amministrazione e la Città hanno voluto dare un messaggio di solidarietà e legalità"

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    Quando non si hanno argomenti validi e soprattutto quando si vuole coprire situazioni imbarazzanti da parte del “movimento del cambiamento” a Cinque stelle, inteso come il cambiamento insito nella differenza tra il dire ed il fare, vedi il recente voto contro l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, si passa da siamo contro l’immunità parlamentare a vota “no per dire si vota si per dire no”.

    In questo contesto, per spostare l’attenzione dagli insuccessi del M5S, a causa di incompetenza ed incoerenza, non si trova di meglio che strumentalizzare azioni che invece rispondono al pubblico interesse, improntate a criteri di trasparenza e legalità.

    Non rispondo alle squallide valutazioni sulla mia persona da parte del consigliere Correggia.

    Valuterò di tutelare il mio nome e la mia immagine nelle sedi deputate.

    Sono una donna, impegnata in politica, e sono purtroppo abituata alla becera considerazione del più basso maschilismo di cui il consigliere Correggia è autentico testimone e fautore.

    Quello che mi sento di evidenziare al consigliere penta stellato è la sua scarsa memoria oltreché la sua scarsissima conoscenza degli atti e delle norme di cui scrive.

    Questa amministrazione, per prima, dopo anni di lassismo è stata quella che ha inferto una accelerazione consistente e concreta all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata mettendo in campo una azione forte e determinata, in sinergia con la Prefettura, la Procura e le Forze dell’Ordine. Immobili da troppo tempo, abbandonati ed anche pericolosamente esposti ad atti di vandalismo , sono stati assegnati, così come la normativa prevede, a famiglie bisognose. Provvedimenti adottati successivamente ad una specifica relazione dei servizi sociali.

    Certo questo non può soddisfare l’esigenza abitativa delle tante, troppe, famiglie della città, che vivono in situazioni di disaggio e fragilità.

    Tuttavia, abbiamo deciso di dare, comunque, un segnale forte.

    L’Amministrazione e la Città hanno voluto dare un messaggio di solidarietà e legalità. Abbiamo destinato a delle famiglie crotonesi vulnerabili beni sottratti alla criminalità organizzata.

    Magari avessimo la possibilità di ulteriori immobili disponibili. Potremmo dare una risposta ancora più forte e consistente.

    Tra l’altro trovo particolarmente sgradevole e gratuito da parte del consigliere Correggia coinvolgere nella polemica politica, le famiglie assegnatarie che vivono in quegli appartamenti.

    L’Assessorato alle Politiche Sociali ha provveduto alla ricognizione dei beni confiscati disponibili pubblicandone l’elenco sul sito istituzionale, così come previsto dalla legge.

    La memoria del consigliere Correggia è particolarmente fallace.

    Non ricorda di essere tra i votanti, insieme all’altro consigliere 5 stelle, della delibera, votata all’unanimità per l’adozione del Regolamento sull’affidamento dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

    Un regolamento che la sottoscritta ha fortemente voluto e che segna una tappa fondamentale in tema di legalità e di trasparenza amministrativa.

    Sono già stati pubblicati avvisi per l’affidamento in concessione ad associazioni, cooperative ed organizzazioni che si occupano di sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per essere utilizzati per finalità sociali.

    Rimango disponibile, come sempre, a qualsivoglia chiarimento o spiegazione al consigliere Correggia, sicché, in futuro, possa orientare la sua azione politica nell’interesse dei cittadini, evitando ulteriori brutte figure.

     

    Alessia Romano

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