Quando la politica vuole arrivare solo dopo la magistratura

Mentre Maria Teresa Arcuri attende ancora giustizia, Alessandra Infante, dirigente dell’Inps, è stata licenziata perché non aveva i titoli per quel ruolo

Più informazioni su


    La notizia è di quelle che vanno comunque verificate ed approfondite, anche perché, per fortuna, l’ordinamento giudiziario italiano è garantista.

    E’ da ieri, comunque che il sito delle Iene (l’arcinota trasmissione di denuncia di Italia 1) riporta notizia che la dottoressa “Alessandra Infante, dirigente dell’Inps, è stata licenziata perché non aveva i titoli per quel ruolo”.

    La notizia, ripresa da testate nazionali, è riportata da Susanna, avvocato e figlia di Maria Teresa Arcuri, per una tristissima e notissima vicenda che ha visto questa ultima funzionaria Inps “assediata” e mobizzata dipendente statale solo perchè aveva sollevato più di un dubbio sulla legittimità che il suo capo di allora potesse svolgere, appunto, le funzioni di dirigente.

    Per primi, furono proprio Le Iene, ad occuparsi di questa scabrosa vicenda che vide Roberta Rei di Italia 1, tornarci più volte sia con tutti i livelli di Inps che con il Ministro Di Maio.

    Ribadiamo, così come nella stessa serata di ieri riportato dallo stesso legale della Infante,  che i provvedimenti in essere non abbiano il carattere della “certezza” e definizione; pur confermato il licenziamento si deve precisare che “non riguarda la procedura concorsuale per il riconoscimento della qualifica dirigenziale, su cui è pendente un giudizio dinnanzi al Tar della Calabria” e dunque il ricorso d’urgenza potrà pure determinare altri provvedimenti.

    Ma al netto anche delle meritorie dichiarazioni della figlia ed avvocato dell’Arcuri “È solo una conferma delle nostre ragioni. Per noi le sciagure degli altri non sono vittorie. Per noi la vittoria sarà quando ricostruiranno a mia mamma la carriera penalizzata sia sulle sue funzioni che a livello economico”, ci interessa sottolineare come si possa NON accettare che debba intervenire per forza di cose la Magistratura, quando si sono appalesate ingiustizie nei confronti di cittadini che denunciano, mentre si lasciano al loro posto chi le ha commesse.

    Eppure, proprio questo governo, quando ha trovato convenienza ed opportunità, ha dimostrato di sapere e volere intervenire (e pure difendere interventi anche nei confronti di provvedimenti giudiziari) con inusitata veemenza e celerità.

    Pensate che stiamo alludendo alla questione migranti, alla DICIOTTI ed al provvedimento “immunizzato” a Salvini?

    Certo, e non solo!

    Ci sarebbero, ad esempio, le carte falsate e le figuracce che non hanno impedito a Foa di diventare Presidente della Rai; o potremmo parlare di ciò che riguarda l’iter e l’approvazione del decreto Salvini o del mille proroghe che ha “immunizzato” anche le case abusive ad Ischia.

    Purtroppo la lista non sarebbe certo corta, e nulla va a mitigare il fatto che prima di questo governo pentalegato, le cose fossero pure peggio.

    Lo Stato può e deve tornare a diventare STATO; soprattutto a difesa di chi, così palesemente, opera per difendere i principi dello Stato.

    Tanta fortuna Maria Teresa Arcuri, attendiamo che le cose possano, in qualche maniera, cambiare ancor prima di un riconoscimento del Presidente della Repubblica o di altri funzionari dello Stato che pure meriterebbe solo a parziale “risarcimento” del male che ha ingiustamente subito con la complicità, altrttanto palese, di pezzi dello Stato deviato.

    Procolo GUIDA

     

     

    Più informazioni su