Crotone più brutto del risultato!

Perde per 1 a 0 a Cosenza un derby giocato solo per qualche convulso minuto

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    Procolo Guida dal San Vito Marulla

    Ci sono partite e partite, poi ci sono i derby… e ci sono pure derby e derby!

    E non è solo perché questo è un derby dove la rivalità non rischia di travalicare il senso sportivo, ma anche perché chiunque dovesse prevalere non fa sprofondare l’altro! Ed anche perché si confrontano due tecnici e due squadre che amano giocare a calcio e sanno interpretare calcio e sentimenti.

    Mister Stroppa, nonostante il recupero di Milic e Rohden preferisce schierare la stessa formazione che ha vinto e convinto contro il Perugia.

    Mister Braglia cambia solo Maniero preferendogli Baez.

    Gara dunque tutta da gustare e, probabilmente, da raccontare ai propri figli, soprattutto se il Crotone dovesse espugnare questo stadio bellissimo dopo che, in serie B, il Cosenza ha fatto en plein di vittorie (5 su 5).

    I padroni di casa sono a quota 35 e vogliono assolutamente togliersi dai guai il prima possibile e affrontare nel migliore dei modi questo finale di campionato sempre diretto verso una salvezza, oltre le aspettative di inizio campionato.

    Il Crotone arriva invece dal primo momento positivo dell’intera stagione che invece nasceva all’insegna della volontà e dell’accreditamento dell’immediata ripromozione nel calcio che conta; quella serie A che comunque era, è stata e dovrebbe tornare ad essere un lusso assoluto.

    Di gran lusso è l’apporto della curva ospite che schiera più di mille tifosi festanti!

    Dopo il minuto in ricordo della tragedia del terremoto in Abbruzzo, il cui decennale è stato commemorato in A e B, inizia la partita con il calcio d’inizio in favore dei padroni di casa.

    Squadre molto attente nei primi minuti, con il Cosenza comunque pronto ad entrare nelle linee alte del Crotone.

    Al 6’ buona trama creata alla prima giocata dal consueto ingaggio di Cordaz: Benali appoggia per Pettinari che non trova il tempo dell’inserimento solo per un niente.

    Al 9’ è invece il Cosenza a creare una ottima e concreta palla goal: Palmiero apre con un lancio bellissimo per Baez che mette al centro per un solissimo Tutino che viene fermato solo da un ottimo intervento basso di Cordaz.

    Pochi minuti ed è nuovamente Tutino ad avere la palla buona ma questa volta Cordaz para con molta più facilità: l’attaccante avrebbe potuto far meglio sia nella prima che, a maggior ragione, nella seconda occasione.

    La gara l’affronta meglio il Cosenza anche se il Crotone è bravissimo a rubar palla sull’inizio manovra dove pare poter essere più pericoloso dei padroni di casa.

    Dal 20’ circa è il Crotone ad impossessarsi del pallino del gioco e Benali va pure in rete anche se fermato perché in fuorigioco.

    I cambi di versante della squadra di Stroppa cominciano a funzionare comunque con una certa regolarità: ora sono i quinti di Stroppa ad essere un pò imprecisi nell’ultimo tocco così come era capitato agli interni del Cosenza prima.

    Dopo una bella incursione ben sventata da Dermaku su buona intuizione di Firenze è il Cosenza a passare: Baez salta per l’ennesima volta Sampirisi e mette dentro un pallone delizioso che Embalo non può sbagliare.

    Buona la trama del 34’ che potrebbe portare Benali al tiro; ma l’anglo-libico si ferma quasi da solo più che per merito della difesa cosentina.

    Ora il Cosenza si abbassa di qualche metro ed il dai e vai classico dei crotonesi diventa più pericoloso per le incursioni anche di Zanellato.

    Ma al 39’ è nuovamente il Cosenza ad essere pericolosissimo: Tutino conferma di essere in una giornata no sprecando a lato alla destra di Cordaz una ottima palla offerta da Bittante.

    Palmiero ora spadroneggia: mette palla dentro ed il Crotone si salva in angolo.

    Finale di tempo da incubo per la squadra ospite che spreca anche le rare occasioni di proporsi.

    L’arbitro fa un favore alla squadra di Stroppa concedendo solo un minuto di recupero: l’allenatore dovrà catechizzare molto, e pure inventarsi qualche cambio notevole per invertire rotta e sostanza.

    Rientrano invece tutti nel secondo tempo ed i primi minuti sembrano quasi uguali a quelli dei primi 46…

    Firenze e Zanellato riescono anche ad innescare Embalo su un proprio calcio d’angolo al 4’: il forte centrocampista si fa tutto il campo palla al piede e spreca però alla fine sparacchiando sopra la traversa.

    Al 7’ Baez rischia di incorniciare una gara perfetta scheggiando l’incrocio dopo aver ricevuto una ottima palla da Palmiero dalla parte opposta.

    Sampirisi, a confermare la serataccia, dopo due minuti spreca solo davanti a Perin calciando di interno una palla che bastava tirare di collo per evitare che non incontrasse l’ampio specchio della porta a disposizione.

    C’è poi l’ennesima azione di Baez sulla sinistra che grida a Stroppa di correre ai ripari.

    Prima dei venti minuti di questo secondo tempo, finalmente entrano Mraz per Pettinari e Rohden per Zanellato.

    Nei primi minuti non sembra cambiare molto e dunque Braglia sceglie di cambiare uno stremato e bravissimo Embalo con Maniero, dando il segnale ai suoi di non rischiare di rintanarsi.

    Al 71’ è però Golemic a spaventare da angolo con un buon colpo di testa alto però sulla traversa.

    Dopo altri tre minuti di palle sparacchiate dal Crotone e messe in mezzo dal Cosenza Braglia toglie l’altro migliore in campo Baez mettendo D’Orazio.

    Dopo l’ennesimo spreco del Cosenza in piena area crotonese, la squadra di Stroppa sembra volersi preparare al forcing finale con un minimo di ordine ed applicazione riuscendo ad uscire palla al piede per la prima volta.

    Arriva anche il palo colpito da Simy che non è velocissimo sulla ribattuta del montante che gli ricapita sui piedi.

    Rohden fa slalom poco dopo guadagnando un angolo su cui Simy non colpisce come potrebbe.

    E si arriva ad un punto del match che potrebbe pure suggerire l’azzardo Machach per un quinto che arriva questa volta puntuale: è Firenze  a fare posto al franco algerino. Braglia non perde tempo e mette subito Garritano al posto di Sciaudone.

    Lo diciamo a scanso di equivoci a 5 minuti dalla fine: nemmeno se si riuscisse a schiacciare i lupi questo Crotone meriterebbe di tornare a casa con punti.

    Ma Rohden sembra indiavolato ora e si carica la squadra in groppa.

    Tutino si rigira in area crotonese come se fosse amputato e Sampirisi si rifiuta di restituire palla mentre Cordaz sbraccia in maniera esagerata.

    Si scaldano gli animi ed arriva la segnalazione di 5 minuti di recupero.

    Il San Vito diventa una bolgia perché Tutino non rientra pur avendo il Cosenza terminato i cambi. Arriva anche il pari annullato per fuori gioco con la bandierina che è stata alzata con notevole e colpevole ritardo.

    Succede di tutto: Golemic è espulso e si perde tempo e la gara si prolunga per inerzia con Tutino cprova a far presenza. Viene ammonito anche Bruccino ed espulso Maniero, anche.

    Si cacciano palle in mezzo con Cordaz che fa l’attaccante.

    Peccato per il finale convulso ma il Cosenza ha meritato la vittoria per un Crotone scialbo e pure svogliato.

    COSENZA   1 (Embalo al 29’)

    CROTONE  0

    COSENZA (4-3-3): Perina; Bittante, Capela, Dermaku (amm. al 78’), Legittimo; Bruccini (amm. al 95’, Palmiero, Sciaudone (dl 83’ Garritano); Embalo (dal 69’ Maniero espulso al 97’)), Tutino, Baez (dal 74’ D’Orazio).

    A disposizione: Quintiero, Saracco, D’Orazio, Hristov, Mungo, Izco, Schetino, Trovato, Garritano, Litteri, Maniero.

    Allenatore: Piero Braglia

    CROTONE (3-5-2): Cordaz; Curado (amm. al 59’), Vaisanen (amm. al 68’), Golemic (espulso al 94’) ; Sampirisi, Benali, Barberis (amm. al 27’), Zanellato (dal 64’ Rohden), Firenze (dal 83’ Machach); Simy, Pettinari (dal 64’ Mraz).

    A disposizione: Festa, Figliuzzi, Cuomo, Rohden, Spolli, Machach, Tripicchio, Gomelt, Milic, Kargbo, Marchizza, Molina, Valietti, Mraz.

    Allenatore: Giovanni Stroppa

    Ha diretto la gara il signor Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta.

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