Oggi non si può e non si deve prescindere dal Turismo
In un comunicato stampa, Salvatore Federico, richiama l'attenzione sulla vertenza riguardante il Villaggio Valtur di Isola di Capo Rizzuto
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Nell’apprendere quanto relazionato dal Professore Fabio Carbone docente turismo e beni culturali presso la Universita’ Conventry nel Regno Unito ,invitato a relazionare al Lions club Crotone hose,in merito alla condizione crotonese, inerente al turismo ,nel convegno per l’appunto “Crotone Archeologia e Turismo volano di sviluppo? relazione che conseguirebbe di una analisi a dir poco approfondita , giacche’ dalla stessa giungono criticita’ poco rasserenanti, perfino a coloro i quali non sono addetti ai lavori, relazione, non proprio quella sperabile ,ma osservando che questa viene stilata da un autorità in materia non puo’ che suonare come un campanello d’allarme
Molto sommessamente prendo spunto da quanto in premessa, per portare al proscenio una vertenza che si trascina ormai da diversi anni e che come Organizzazioni Sindacali ,come Fisascat Cisl Calabria, Federazione di categoria della Cisl,che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici del settore Terziario, Servizi e Turismo per l’appunto, stiamo portando avanti con manifestazioni di protesta, interessando emittenti e testate giornalistiche locali e nazionali alle quali manifesto la mia piu’ sincera riconoscenza ma che nonostante cio’ non ha originato quanto fosse logico e auspicabile attendersi, ovvero nessun riscontro nessuna considerazione da parte delle istituzioni a tutti i livelli territoriali. Una disputa che e’ passata in sordina nella piu’ totale insensibilità ,una vertenza questa che interessa la nostra regione e nello specifico la provincia di Crotone in un settore per l’appunto determinante come quello del turismo, dal quale non si puo’ e non si deve prescindere, che deve essere senza infingimento alcuno, il motore propulsore della nostra economia del nostro Pil per un territorio come quello calabrese e nel caso particolare crotonese
La vertenza in questione riguarda il Villaggio Valtur di Isola di Capo Rizzuto,un villaggio che nel settore del turismo in termini di ricezione,accoglienza ha fatto la storia ,basti pensare che la Valtur fondata nel 1964,ad opera di Raimndo Craveri ,il quale in particolare inagura i villaggi turistici di Ostuni e di Capo Rizzuto, si tratta di uno tra i primi esempi,in Italia in merito a gestioni di questo tipo .Tralasciando tutta la storia arriviamo a tempi piu’receneti .nl 1998, Valtur passa sotto la proprieta’ del gruppo di Carmelo Patti dove in seguito nel 2001 lo stesso gruppo acquista il controllo totale del marchio Valtur. Il 18 ottobre 2011 Valtur e’ stata ammessa alla procedura di amminstrazione straordinaria vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il 12 marzo 2012 la direzione investigativa antimafia di Trapani ha chiesto il sequestro del patrimonio di Carmelo Patti, valutato nell’ordine di 5 miliardi in quanto colluso con la mafia. Il 27 giugno 2012, il Ministero autorizza il programma di cessione di Valtur mediante gara. All’esperimento di vendita,del 26 marzo 2013 Orovacanze srl,societa’ di diritto italiano a socio unico,controllata al 100 % da Orogroup spa con il 58% di proprieta’ dell’imprenditore montnegrino Franjo Ljuljuraje il 42% della Nemo sgr del Banco Popolare di Vicenza, formula l’offerta vincente acquistando il perimetro aziendale Valtur ,lascio immaginare quanto in questa fase si e’ dovuto contendere affinche’ si attuassero forme di clausole mosse a preservare tutte le maestranze, scongiurando al contempo la disgregrazione di professionalita’ di eccellenza nel settore.
Il 28 aprile 2016 Investindustral, socieata’ di investimento i Andrea Bonomi, procaccia per 100 milioni il 90% del gruppo Valtur, il restante 10% rimane ad Orovacanze. nel dicembre 2016 diventa nuovo Amministratore Delegato del gruppo Elena David, la quale dopo aver registrato per incanto,tra il 2016 e 2017, una perdita di 120 milioni e aver ceduto a sua volta tre Resort, quali Marina di Ostuni, Marileva e Pila a Cassa Deposito e prestito per un totale di 45,5 milioni di euro, in marzo dopo aver chiuso la possibilita’ di prenotazioni sul proprio sito chiede il concordato prenotativo al tribunale di Milano .Presentata la richiesta di concordato, Valtur svende i suoi asset che vengono rilevati o presi in gestione da altri operatori e a nulla sono valsi gli appelli delle OO.SS al tavolo delle trattative aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, affinche’ si potessero scongiurare i licenziamenti .Il marchio va all’asta e nel luglio 2018 viene acquistato per circa 4,5 milioni da Nicolaus,Tour Operator pugliese dei fratelli Pagliara. Purtroppo il perimetro Valtur viene frantumato e il villaggio di Capo Rizzuto resta in mano ai curatori fallimentari, lo stesso villaggio, non trova nessuna forma di interesse pertanto nella scorsa stagione malgrado forme di lotta purtroppo rimane chiuso. Purtroppo le complessità non arrivano mai da sole, ad aggravare ancor di piu’ la vertenza, che nel novembre 2018 e’ stato disposto dal tribunale di Trapani e dalla Commisione Antimafia di Palermo un’altro sequestro di beni per un valore di 1,5 miliardi e purtroppo si prospetta che anche la ormai imminente stagione estiva vedra’ il villaggio di Isola Capo Rizzuto tenere ancora i battenti chiusi.
Non si puo’ non mettere in risalto, rimanere insensibili,passivi ,al deterioramento che questo territorio difficile e per molti aspetti stressato, stia patendo in termini economici e sociali con centina di famiglie senza piu’ nessuna prospettiva e non per ultimo professionalita’ storiche che dissiperanno .
Ritengo che ogni altra forma di esposizione sarebbe non necessaria, noi come Fisascat Cisl Regionale non desisteremo , rimanendo sempre al fianco di questi lavoratori. Per quanto mi riguarda non piace unirmi al coro degli sfascisti, perche’ sono convinto che lo strumento unico sia quello della condivisione piu’ che la presunzione di fare da soli e in questa prosettiva, che come Fisascat Cisl avvertiamo avverto il sentimento di andare avanti con la persuasione che questo nostro diseredato territorio, possa finalmente ritrovare quel senso di legame che deve dimorare in tutti noi, in ogni interiorita’ senza infondere appartenenze, primogeniture, o invidie .,ma con l’unico obbiettivo che il lavoro resta il primo stumento di cittadinanza ed emancipazione
Il Segretario Fisascat Cisl Magna Grecia
FEDERICO SALVATORE