Chiesa Pigliatutto
Belvedere: "L’8x1000 continua ad essere la palla di piombo che pesa sullo Stato italiano in un paradosso di soggezione consenziente dei governi"
Più informazioni su
A Crotone la chiesa dell’Immacolata è stata restaurata con i soldi dell’’8 per mille. E non solo a Crotone, città con tanti bisognosi, la maggior parte del denaro oltre l’80 % viene utilizzato per il sostentamento del clero e per la gestione del patrimonio, sebbene la pubblicità martellante dica il contrario. Poco meno del 20% dell’8 per mille viene destinato a fini caritativi secondo gli analisti più accreditati. Chiesa cattolica pigliatutto – oltre un miliardo di euro l’anno – è il tesoro dell’8 per mille per sostituire (in meglio) la congrua, l’assegno versato dallo Stato ai preti . Una delle mille furbate vaticane mentre lo Stato si deve accontentare di circa 157 milioni di euro. Un sistema del “nuovo” Concordato, approvato da Craxi 35 anni fa, garantisce alla Chiesa oltre un miliardo di euro all’anno di finanziamento pubblico, in gran parte derivato dalla dichiarazione dei redditi di persone che NON firmano la casella “Chiesa cattolica”. Infatti solo il 40 % dei contribuenti esprime una preferenza per l’assegnazione dell’8 per mille, ma la legge prevede che le quote non espresse vengano ripartite tra lo Stato e le confessioni religiose che ne hanno diritto in misura proporzionale alle percentuali di firme ricevute. Ne risulta che i maggiori proventi alla Chiesa cattolica derivano proprio dalla ripartizione di queste quote. Ma non solo. La Conferenza episcopale italiana intasca anche la percentuale delle scelte non espresse pari alla quota destinata da scelte espresse. Diverso il comportamento delle altre confessioni. I Valdesi per esempio, sono al terzo posto dopo lo Stato italiano nella classifica dei beneficiari e utilizzano da sempre i soldi solo per attività caritative . L’avidità e gli scandali devastano la Chiesa cattolica riducendone la credibilità . Già ricchissima di suo, solo a Roma possiede 5 mila immobili per non dire dei lingotti d’oro e delle decine di tiare, il copricapo pontificio indossato dai papi al momento dell’elezione fino a Paolo VI. Le tiare come altri oggetti liturgici sono coperte di migliaia di pietre preziose ammassati nel segreto del Sacrario Apostolico un fabbricato vicino i Musei vaticani. Oggetti che potrebbero essere vendute per fini caritatevoli. L’8 per mille e tutti i privilegi del Concordato continuano ad essere la palla di piombo che pesa sullo Stato italiano in un eccellente paradosso di soggezione consenziente dei governi. Il Concordato non ha più senso. Diamogli un taglio.
Rolando Belvedere
Presidente sezione calabrese Associazione nazionale libero pensiero “Giordano Bruno”