AntePrima di Premio Casadonte… foto

Primo resoconto della IV edizione di una delle più belle iniziative del Teatro della Maruca

Più informazioni su


    Ieri si è svolta la IV Edizione del PREMIO TEATRALE LAURA CASADONTE presso la VILLA COMUNALE DI CROTONE
    In attesa di offrirvi il servizio in immagini ed interviste (al montaggio di Lello Arcuri) ed una speciale fotogallery di Roberto Carta ci piace, con l’ausilio delle foto di Simone Carozzo, potervi offrire un primo resoconto iniziale di questo appuntamento importantissimo per tutti gli emergenti del Teatro Off (e non solo).

    Il Teatro della Maruca, grazie ad una partecipazione volontaria di un gruppo di persone che qualche anno fa ha condiviso con entusiasmo l’idea di ricordare una concittadina speciale (anche nella sua appassionata partecipazione ai laboratori teatrali).

    Indubbio che in questi anni il Premio Teatrale Laura Casadonte ha promosso la nuova drammaturgia ed ha contribuito allo sviluppo, alla valorizzazione della cultura teatrale, dando alle compagnie un’occasione di visibilità, lavoro, confronto e circuitazione sul territorio calabrese.

    Indubbio che piccoli semi stiano iniziando a germogliare e che il successo ed i riconoscimenti che i fratelli Gallo stanno mietendo in giro per l’Italia non debbano essere lasciati alle singole, seppur importantissime, produzioni!

    Indubbio che grandi professionisti come Vincenzo Leto e Rita De Donato stiano contribuendo ad arricchire offerte formative e professionali.

    Indubbio che è bellissimo vedere crescere “stagisti” che iniziano a divenire grandi come Francesco Franco.

    Indubbio che è bellissimo vedere come “laboratoristi” come Angela Alampi, Gino Gallo, Gaetano Pignolo e Romina Scicchitano amino mettersi a disposizione del progetto Maruca nel suo insieme.

    Indubbio che la “nuova” cornice della Villa Comunale abbia dato “luce e prospettiva”.

    Indubbio che tanto ancora si possa e debba fare assieme magari a…

    …indubbio che è meglio passare a celebrare il ricordo di Laura in nome della cultura e del Teatro!

    Il teatro è infatti sempre stato per Laura Casadonte –ricorda la Maruca- un modo per esorcizzare le proprie paure e insicurezze. Era anche quella arte, la sua, di saper raddoppiare il tempo di una giornata, reagendo ad ogni evento negativo con lo stesso vigore con cui la vita metteva a dura prova la sua determinazione. Una prova che Laura ha superato encomiabilmente.
     

    Ecco i finalisti del premio quest’anno:

    Anna Saragalia (Compagnia L’Annina) con “Storia di piedi” di e con Anna Saragalia

    L’emergente poliedrica Saragalia ha all’attivo diversi spettacoli, che spaziano dalla danza, alla recitazione, al canto, fino all’improvvisazione clownesca. Il suo approccio, semplice e diretto, unito a una formazione eclettica, si sposa perfettamente con tutti i tipi di pubblico. In questo viaggio onirico di “Storia di piedi” ha esposto, nella riduzione proposta sul palco della finale del Casadonte della Maruca, tutte le sue passioni, consegnandole al pubblico con la forza di chi non ha alcuna “attitudine” a preservare, per se, talento e passioni, sogni e debolezze.

    Michele Pagliai (Compagnia Emanuela Caruso Michele Pagliai) con “Ninfa-Mania” di Emanuela Caruso con Michele Pagliai

    Dopo collaborazioni con Luca Micheletti e Bruno Fornasari, Emanuela Caruso consegna a Michele Pagliai un testo forte ed incisivo che “tratta” l’inesorabile diversità della donna, vituperata anche da “ammalata” nella bulimia sociale di una voracità che viene esemplificata dal linguaggio sessuale. L’attore toscano Michele Pagliai, dopo collaborazioni formative con Giancarlo Sepe, Mauro Avogadro, Ricci Forte, Carmelo Rifici e Kataklò riesce a “sputare” con apprezzabile tecnica di prosa tutta la violenza di un testo che, nella riduzione proposta a questa finale maruchiana, risulta suadente nella parte grottesca e convincente in quella prettamente sociale.

    Presto il resoconto completo della serata con i servizi di Roberto Carta e Lello Arcuri in attesa dell’esito del vincitore del premio tramite l’analisi del gradimento del pubblico e della Giuria Tecnica composta dal Maestro Lindo Nudo ed il critico Michele Di Donato

    Più informazioni su