Giornate internazionali di studi in onore di Scaramuzza

L’iniziativa, fa parte di un progetto più ampio che prevedeva anche il convegno La ricerca sulle fonti musicali in Italia e il ruolo dell’associazionismo regionale: stato attuale e prospettive future

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    L’Istituto di bibliografia musicale calabrese (IBIMUS), a distanza di cinquant’anni dalla sua morte, sta organizzando a Crotone nei giorni 19-20 giugno 2019 nella Sala del Museo Pitagora presso il Parco Pignera due Giornate internazionali di studi in onore di Vincenzo Scaramuzza. L’iniziativa, che si sta portando avanti grazie a un contributo della Regione Calabria (Pac 2014-2020 Azione 3 tipologia 3.2), fa parte di un progetto più ampio che prevedeva anche il convegno La ricerca sulle fonti musicali in Italia e il ruolo dell’associazionismo regionale: stato attuale e prospettive future, che si è tenuto a Capo Vaticano e Tropea, nei giorni 5-7 ottobre 2018. L’attenzione sul Vincenzo Scaramuzza, rientra a pieno titolo nei principi statutari della nostra associazione, che ha come scopo principale la valorizzazione dei nostri fondi musicali e i musicisti calabresi: un convegno è stato dedicato ai codici liturgico-musicali in Calabria, uno ai madrigalisti calabresi, a altri a musicisti della nostra regione, tra cui Gasparo Fiorino, Daniele da Castrovillari, Giacomo Francesco Milano, Nicola Antonio Manfroce, Giorgio Miceli e Alessandro Longo. Scaramuzza, nato a Crotone il 19 giugno 1885, si è formato alla scuola napoletana di Beniamino Cesi e Giuseppe Martucci. Nel 1907 si trasferì in Argentina dove, oltre alla brillante carriera concertistica, già avviata in Italia con grande successo, diede vita ad una sua ‘Scuola pianistica’, basata essenzialmente sull’approccio naturale alla tastiera, con particolare attenzione alla forza di gravità del braccio. Nei primi quattro anni svolse la sua attività didattica nel Conservatorio di S. Cecilia di Buenos Aires, una succursale di quello romano, ma nel 1912 ne fondò uno che porta il suo nome, dove insegnò fino agli ultimi anni della sua vita (morì il 24 marzo del 1968). Nel 1923, dopo una memorabile turnée in Europa, decise di abbandonare la carriera concertistica e compositiva (quasi tutta la sua produzione è ancora inedita) per dedicarsi esclusivamente a quella didattica. Tra i suoi numerosissimi allievi, oltre Beba Pugliese e Horacio Salgàn, noti pianisti di tango, figurano Martha Argerich, Bruno Leonardo Gelber, Edoardo Hubert, Francisco Amicarelli, Edith Murano, Emilio Rabaglino, Carmen Scalcione, Raul Spivak, Fausto Zadra. Per l’occasione saranno invitati a parlare di Vincenzo Scaramuzza, Annibale Cetrangolo (Università di San Martin, Buenos Aires), Sebastián Colombo (Conservatorio di Utrecht, autore del libro Vicente Scaramuzza. La vigencia di una escuela pianistica), Carla Di Lena (Conservatorio delL’Aquila, studiosa della Scuola pianistica napoletana), Massimo Distilo (Ibimus calabrese, autore di un libro su Thalberg e la Scuola napoletana), Pamela Panzica (Conservatorio de L’Aquila), Annunziato Pugliese (Ibimus calabrese), Beba Pugliese (Pianista argentina, allieva di Scaramuzza), Emilio Rabaglino (Pianista e direttore d’orchestra, allievo di Scaramuzza), Ita Scaramuzza (nipote di Vincenzo Scaramuzza), Monica Stirpari (Conservatorio ‘Mauel de Falla’ di Buenos Aires e presidente del Concorso ‘Homenaje al maestro Vincenzo Scaramuzza’); José Ignacio Weber (Università di San Martin, Buenos Aires). Presidenti delle due sessioni saranno: Francesco Paolo Russo (Conservatorio di Latina, Università di Valladolid e di Salamanca – Spagna) e Annibale Cetrangolo (Università di San Martin, Buenos Aires). Al termine della prima giornata ci sarà un concerto con musiche di Scaramuzza e altri con la partecipazione di grandi solisti: Anna Pugliese al violino, Marcelo Nisiman al bandoneon, Gesualdo Coggi al pianoforte. Il Concerto avrà luogo al Duomo alle ore 20. Si allega brochure delle due Giornate di studio.

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