Infante: le minacce non fanno parte della mia cultura

In un comunicato, Alessandra Infante, esprime un suo giudizio sulla vicenda che ha visto coinvolta Marisa Arcuri

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    La Dott.ssa Alessandra Infante, appresa la notizia della minaccia ricevuta dalla Dott.ssa Marisa Arcuri e le dichiarazioni rilasciate dai suoi difensori che evocano eventuali coincidenze con le vicende che l’hanno vista protagonista all’interno dell’INPS di Crotone e che avrebbero determinato il mio licenziamento, ci tiene sin da subito ad affermare con forza e con sdegno che le minacce, di qualsiasi tipo, non fanno parte della sua cultura e dei suoi modi ed è pronta a rivolgersi all’autorità giudiziaria ove chiunque agitasse tali infondati e calunniosi sospetti contro di lei.

    D’altra parte, quando nei mesi scorsi, ha a sua volta subito un episodio di inaudita gravità ovvero l’incendio dell’autovettura del coniuge avvenuta proprio sotto l’abitazione di famiglia, la dottoressa Infante non ha mai pensato di collegare quell’evento alla vicenda lavorativa che l’ha riguardata. Anzi, che la riguarda, dal momento che la vertenza con l’istituto è ancora lontana dall’essere definita nelle appropriate sedi giudiziarie malgrado i “giudizi sommari” che invece sono stati diffusi su social e mezzi di comunicazione. Anche per questa ragione appaiono stonate le roboanti prese di posizione di certi esponenti del M5S le cui cariche istituzionali suggerirebbero maggiore ponderatezza ed equilibrio. Il presidente della commissione antimafia Morra, così come le parlamentari crotonesi Barbuto e Corrado, avrebbero in questa città e nel suo territorio ben più gravi problematiche di cui occuparsi che non una vertenza di lavoro. Ma evidentemente le vicende dell’Inps sono un terreno più rassicurante della mafia.

    Riceviamo e Pubblichiamo

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