Turino scrive all’ex Assessore De Luca

Invito da parte di Gianfranco Turino ad un confronto su alcuni temi "importanti per la città"

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    Caro amico Rori, anzi carissimo

    Sto seguendo con attenzione i tuoi lunghi, lunghissimi interventi…

    Sono molto contento di vederti così attivo e ti leggo con amorevole gusto, di chi, conoscendo il personaggio, ne comprende le qualità e le difficoltà.

    Ma posso dire di non condividere nulla nel cambio di rotta che il personaggio Rori ha eseguito a 360 gradi.

    Quando Enzo Sculco e Ugo Pugliese proposero il tuo nome alla guida dell’assessorato più importante della Giunta comunale, dando a te, neofito della politica, il massimo della fiducia, io espressi, per primo a te, tante perplessità, ma una cosa mi aveva, allora convinto: il tuo essere personaggio fuori gli schemi, anticonformista per indole, anarchico e indipendente. 

    Un personaggio di cui questa città, pensavo, avesse bisogno.

    Oggi invece ti trovo conformato al pensiero dominante, qualunquista e diciamolo un po’ troppo “paraculo”.

    Se non entrassi nel merito, queste mie parole potrebbero assumere l’amaro gusto del dileggio, ma tu sai che così non è.

    In questi giorni hai cominciato a raccontare la storia di Pinocchio, Mangiafuoco e i suoi burattini.

    Non proprio originale come storia… sai, o forse sapevi, fare di meglio.

    Ma proviamo ad immaginare per un solo istante che questa favola sia reale: se la teoria del burattinaio fosse vera dovremmo dedurre che l’assessore più importante della Giunta Pugliese fosse il principale burattino di Mangiafuoco…

    Ora tocca a te dire come ci si trova nei panni del burattino più importante…

    Se la favola fosse vera…

    Potresti facilmente rispondere che “quando te ne sei accorto ti sei dimesso” ma sarebbe un insulto alla tua intelligenza… Rori De Luca che per ben 18 mesi si fa prendere in giro da Enzo Sculco???

    Stride parecchio come teoria, così come stride come teoria che un burattinaio scelga uomini liberi nei ruoli più importanti 

    Delle due una: o tu sei un burattino, oppure la favola è solo una favola.

    Decidi tu!

    La mia realtà, quella che vivo ogni giorno, una quotidianità fatta di animi liberi, che amano confrontarsi, senza la presunzione di essere detentori della verità, non cambia nonostante i tuoi articoli.

    In questi anni di nostra assidua frequentazione non sono mancati i confronti tra di noi, i rispettivi consigli, un fitto dialogo.

    Ma mi accorgo oggi che per te era più importante ciò che dicevi rispetto a ciò che sentivi. Mi sa che ti conviene cambiare il nome del tuo nuovo gruppo…

    Vedi, mio caro carissimo amico Rori (e lo sai che non sono ironico) assistere centinaia di volte alla “Morte del cigno” non fa dello spettatore un ballerino di danza classica.

    Parabola significa, che non basta partecipare a decine e decine e decine di nostre riunioni per potersi definire “politico”.

    Per “fare politica” serve confrontarsi con la gente, fare la gavetta, studiare e apprendere, distribuire volantini e attaccare manifesti, fare quella militanza che ti consente di sviluppare quella sensibilità necessaria a capire le persone.

    Proprio quelle persone che in diciotto mesi di assessorato ti sei sempre rifiutato di incontrare, perché sempre e comunque dedicato ad altro, ma senza generare alcun risultato.

    A questo punto mi avvio alle conclusioni proponendo anche io il gioco “ci metto la faccia” ed invitandoti ad un confronto con me su alcuni temi importanti per la città. “Io ne propongo alcuni per iniziare. Raccolta differenziata? Aeroporto? Porto? Eni? Stadio? Bonifica? Psc? Antica Kroton?”

    Cioè quei temi che tu avresti dovuto trattare e portare a soluzione.

    Concludo veramente tornando alla storia di Pinocchio. Anche su questo, caro carissimo amico Rori, non la vediamo nello stesso modo.

    Io non ho mai fatto il tifo per Pinocchio, io ho sempre tenuto per Geppetto, un sognatore che con la forza delle proprie braccia, il proprio ingegno, la propria arte, il sudore della propria fronte e la propria speranza, ha fatto di tutto per realizzare le proprie ambizioni.

    Ma su una cosa converrai con me…

    Il personaggio più detestabile di questa favola è Lucignolo, colui cioè che con astuzia, menzogna e maestria ha pensato ad un certo punto di “gestire” Pinocchio, finendo, purtroppo per lui, la sua vita da asino.

    Che le stelle illuminino sempre il tuo cammino caro Rori, sperando un giorno di ritrovarti sulla strada della luce.

     

    Gianfranco Turino

     

     

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