Andamento generale della gestione dell’Ospedale di Crotone

La Segreteria Regionale CISL MEDICI e la Segreteria Regionale CISL FP hanno scritto al Direttore Generale f.f. ASP Crotone  

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    Gentile Direttore,

    Le Scriventi, per scelta, non hanno inteso intervenire nelle polemiche delle scorse settimane relative alla “temporanea sospensione” del servizio di Medicina Nucleare dell’Ospedale di Crotone, al trasferimento del Laboratorio Analisi, alla ristrutturazione del Pronto Soccorso e, più in generale, sull’andamento della gestione dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, nell’attesa di quell’inversione di rotta promessa dalla politica e richiesta dai cittadini e dai lavoratori calabresi.

    Purtroppo, trascorsi quasi sei mesi dall’insediamento di Codesta Direzione Strategica, dobbiamo registrare il quotidiano insorgere di nuove problematiche e il continuo rinvio a data da destinarsi della soluzione delle problematiche pregresse.

    Né tampoco può essere addotto a scusante il mancato insediamento del nuovo Commissario, di cui alla delibera del Consiglio di Ministri del 1 luglio u.s., poiché gli incarichi dirigenziali apicali sono stati già abbondantemente conferiti, e, come è noto, la gestione dell’Azienda spetta ai Dirigenti e NON alla Direzione strategica a cui sono demandate le funzioni di indirizzo, programmazione e controllo.

     

    Ed a proposito di incarichi dirigenziali apicali, le Scriventi OO.SS. hanno salutato con favore i “poteri straordinari” conferiti al Direttore medico del Presidio Ospedaliero con delibera n.ro 92 del 29/05/2019 che modificando “d’ufficio” il vigente atto aziendale:

    • PREVEDE, “specificando ed integrando le attribuzioni, funzioni e compiti del Soggetto preposto alla Direzione Medica di Presidio, di cui al punto 44 (la Direzione ospedaliera) del paragrafo E (la struttura organizzativa) del vigente atto aziendale, l’obbligatoria acquisizione del parere preventivo del Direttore Medico di Presidio all’organizzazione delle attività di ristrutturazione edilizia, di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile che ospita il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio, nonché delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni mobili in esso collocati, compreso le attrezzature elettromedicali”;
    • AFFIDA “all’esclusiva competenza del Direttore Medico di Presidio le attività di consegna dei BUONI PASTO al personale dipendente afferente al ruolo della Dirigenza e del Comparto, in servizio presso il Presidio Ospedaliero”.

     

    Quanto sopra fermo restando le attribuzioni di cui all’articolo 5 del DPR 128/69 e le funzioni e compiti previsti nell’ATTO AZIENDALE approvato con delibera n. 253 del 21/07/2016.

    Con una siffatta concentrazione di potere nelle mani di un unico Soggetto preposto all’organizzazione, alla gestione operativa, alla direzione del sistema informativo-statistico, alla valutazione preventiva di ristrutturazioni e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobile e apparecchiature elettromedicali e, finanche, alla consegna dei buoni pasto, ci saremmo aspettati quella svolta tanto auspicata.

    I risultati ottenuti ad oltre 2 anni dall’insediamento del Direttore Medico, prima come facente funzioni e poi come Direttore di struttura complessa, sono a dir poco deludenti (senza voler considerare la quasi decennale esperienza come Dirigente medico in servizio presso la Direzione Medica di Presidio).

    E’ netta l’impressione di un Ospedale oramai completamente fuori controllo dal punto di vista amministrativo, organizzativo e gestionale.

    Qualche esempio.

    Nella conferenza stampa tenutasi il 13 giugno u.s. nella sede della direzione strategica per ufficializzare la chiusura della MEDICINA NUCLEARE il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Crotone ha dichiarato testualmente:

    • la direzione si è impegnata alacremente per trovare una soluzione alternativa, ma non è stato possibile. Inoltre si tenga presente che non parliamo di esami di emergenza, ma di eccellenza dei quali temporaneamente si può fare a meno”.

     

    Nel corso della medesima conferenza stampa, l’Esperto in materia di sicurezza, consulente dell’ASP di Crotone a partire dal lontano 2014, ha aggiunto:

    • “Il problema è legato sostanzialmente alla mancanza di spazi, la fonte radioattiva è il paziente stesso, che va gestito creando percorsi adeguati, quindi avendo a disposizione spazi maggiori. Il deficit c’è da tempo, ma le norme attuali ci impediscono di andare avanti”.
    • E ancora “gli spazi esigui del reparto e il mancato aggiornamento tecnologico dei macchinari non consentono di garantire le necessarie condizioni di sicurezza per gli utenti e per i dipendenti del reparto”.

     

    Dichiarazioni di questo tipo lasciano esterrefatti, in considerazione del fatto che il Servizio di Medicina Nucleare è nell’attuale configurazione da oltre vent’anni.

    In merito giova richiamare il punto 44 del paragrafo E dell’ATTO AZIENDALE, a cui fa riferimento la delibera n.ro 92 del 29/05/2019, che prevede, tra l’altro, che il Dirigente Medico di presidio:

    • E’ responsabile della funzione igienico-organizzativa del presidio ed adotta tutti gli atti e provvedimenti di gestione operativa ad essa correlati.
    • Formula proposte alla direzione strategica per l’adozione di progetti, programmi e criteri di organizzazione interna delle attività del presidio ospedaliero.
    • Ha la responsabilità, per le competenze ad esso attribuite, del conseguimento degli obiettivi stabiliti dalla direzione strategica in attuazione dei programmi e dei progetti adottati dall’Azienda per il presidio di competenza.
    • È responsabile del rispetto dei requisiti previsti per l’accreditamento della struttura ospedaliera, nonché, più in particolare, delle condizioni relative alla sicurezza.

     

    Perché, trascorsi oltre due anni dalla data del suo insediamento, il Direttore Medico di Presidio non ha ritenuto di dover “formulare alla direzione strategica proposte per l’adozione di progetti, programmi e criteri di organizzazione interna delle attività della Medicina Nucleare”?

    Perché non ha ritenuto di intervenire tempestivamente, considerato che vi è un problema di requisiti previsti per l’accreditamento del servizio di Medicina Nucleare, nonché, più in particolare, delle condizioni relative alla sicurezza di pazienti ed operatori?

    Perché non si è programmato per tempo, al fine di ridurre al minimo i disagi ed i rischi per operatori e pazienti, l’intervento poi approvato con delibera n.ro 677 del 12/07/2019?

    Le suddette domande relative alle responsabilità del Direttore Medico di Presidio sorgono spontanee per la complessiva vicenda riguardante il LABORATORIO ANALISI, anch’esso sprovvisto, da tempo, dei requisiti minimi strutturali, impiantistici e tecnologici previsti dalla norma, “con gravi situazioni di pericolo per la salute e sicurezza dei dipendenti”.

    Situazioni di pericolo che a tutt’oggi non risultano rimosse, nonostante la comunicazione prot. n.ro 11265 del 27/02/2019 con cui il Direttore Sanitario “al fine di garantire la continuità delle prestazioni erogate dal laboratorio analisi, provvedeva ad assegnare l’esecuzione degli esami ad altri servizi aziendali”, e quanto previsto nel verbale del 08/03/2019, redatto e condiviso alla presenza del Direttore Sanitario, in cui “veniva stabilito che, nelle more della imminente ristrutturazione, il laboratorio analisi avrebbe occupato in parte gli spazi del centro di diabetologia e in parte quelli della microcitemia”.

    Medicina Nucleare e Laboratorio Analisi non sono casi sporadici.

    Situazioni “limite” quali quelle sin qui descritte, conseguenti a disorganizzazione, improvvisazione e cattiva gestione, sono la regola non l’eccezione.

     

    Sempre con riferimento al punto 44 del paragrafo E dell’ATTO AZIENDALE, richiamato la delibera n.ro 92 del 29/05/2019, sorgono spontanee le seguenti domande:

    1. il rispetto dei requisiti MINIMI strutturali, tecnologici, impiantistici e organizzativi previsti per l’accreditamento, nonché delle condizioni relative alla sicurezza e salute dei lavoratori, è garantito in tutti i Reparti e Servizi?
    2. quali sono le proposte formulate dal Direttore Medico di Presidio, in merito all’adozione di progetti, programmi e criteri di organizzazione interna delle attività del presidio ospedaliero?
    3. quali sono i tempi per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dalla direzione strategica in attuazione dei programmi e dei progetti adottati dall’Azienda per Medicina Nucleare e Laboratorio Analisi?
    4. quali sono gli schemi di norme interne per l’organizzazione dei servizi ospedalieri proposte dalla Direzione Medica di Presidio alla Direzione Strategica?
    5. quali sono i risultati perseguiti dal sistema informativo-statistico interno al presidio ospedaliero, ai fini dell’assolvimento del debito informativo per la programmazione sanitaria aziendale, regionale e nazionale?

    Nell’esercizio delle proprie prerogative sindacali, le Scriventi OO.SS.

     

    DENUNCIANO

     

    il mancato rispetto della vigente normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro presso il Presidio Ospedaliero di Crotone

     

    E INVITANO

     

    Codesta Amministrazione a riferire entro il brevissimo termine sugli argomenti elencati ai precedenti punti 1)-5) riservandosi, in ogni caso, di adire gli Organi Giudiziari competenti per denunciare il persistere di situazioni che possano nuocere alla salute e sicurezza dei lavoratori, nonché di divulgare la presente a mezzo stampa.

     

     

     

     

    Riceviamo e Pubblichiamo

     

     

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