Crotone Cosenza a reti inviolate: di MAXI, per il momento, c’è Cordaz!

Gara complessa per i Bruzi, dominata dai crotonesi, ma che decreta un pari giusto anche per merito del capitano di casa

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    Procolo Guida dall’Ezio Scida

    Già ripartita questa nuova serie B con la sorpresa del pareggio sparagnato dal Benevento in casa con la neopromossa Pisa nell’anticipo, arriva il momento del derby calabrese allo Scida; il “brillante” Crotone di Stroppa ospita un opaco ed incompleto Cosenza di Braglia.

    Una sfida “calda” non solo per i prevedibili gradi nella città di Pitagora alle 18,00: 8 sconfitte su 8 precedenti “sontano” pochissimo rispetto alle tante le incognite attorno all’indubbio interrogativo che avvolge l’esordio di chiunque in qualunque campionato, figuriamoci alla sempre enigmatica serie cadetta.

    Ma oltre al belissimo fine stagione scorsa, le buonissime prove del precampionato, nelle scorse ore, a rinforzare entusiasmo ed innegabili attese, è arrivato anche l‘ingaggio dell’ex Catania, Milan e Barcellona Maxi Lopez; a Crotone, dunque, il colpo in attacco, che già può annoverare Vido reduce da una buona stagione con il Perugia, porta esperienza tasso tecnico e… …qualche responsabilità in più. E’ comunque 3-5-2 per Stroppa con Mustacchio partner d’attacco di Vido e Barberis a muoversi in mediana. Spazio in difesa per un altro ex giocatore del Catania, Spolli che recupera, per Mazzotta che, appena arrivato, sposta Molina a destra e conferma per Messias al fianco dell’altro recuperato Simy: Benali, Zanellato e Barberis la collaudatissima linea centrale a sovrapporre peso e schemi.

    Gli ospiti bruzi, invece, arrivano dal decimo posto conquistato nello scorso campionato con però l’eliminazione dalla Coppa Italia ed altre brutte prove in precampionato ed un mercato che è ancora indubbiamente incompleto, al netto di quel furbacchione di Braglia, che è anche re della pretattica; per lui attesa per come avrà pensato di schierare gli undici chiamati dall’inizio, sempre pronti come consueto per il toscanaccio, di cambiare assetto in corsa. Potrebbe essere un 4 2 3 1 con Litteri punta centrale e Baez e Pierini a cambiare sulle ali e Monaco e Idda centrali di difesa: Bruccini e Sciaudone a dover cantare messa e portar croce.

    Ma la vera curiosità è vedere a che suono hanno i primi vagiti in campionato per entrambe le calabresi, chiamate a questo derby a spalti gremitissimi!

    Pronti e via ed il Crotone c’è subitissimo: Messias, dopo 10 secondi, si fa largo a destra e mette una ottima palla per Simy che di testa mette di poco fuori alla destra di Perina.

    Passano così 10 minuti circa di studio e di semplici toccate delle due squadre che iniziano a temersi senza disdegnare, entrambe, nel voler cercare di far male.

    Molina, sulla destra, sembra più timido dela versione vista sulla sinistra e Mazzotta e ovviamente più indietro dei compagni; ma è Zanellato a mostrare gamba ed iniziativa, non troppo supportato da Benali; Messias è il bel calciatore ammirato già in precampionato.

    Braglia sembra aver azzeccato l’assetto con Carretta più di Pierini e Baez a dar fastidio sia alla manovra crotonese che in costruzione e, comunque, con una linea difensiva alta e pronta.

    Dal 15’ il baricentro dei ragazzi di Stroppa si alza grazie soprattutto ai quinti più pronti ed a Barberis che si muove più in ato con la cabina di regia ben supportato da Golemic, Spolli e Gigliotti nelle possibili ripartenze bruzie.

    Nascono così le altre due occasioni di Simy (al 18’ ed al 23’), dal limite dell’area e di ripartenza.

    Fino al 30’ però i movimenti sono troppo poco veloci e la dinamicità prevista dallo spartito di Stroppa rende facile il compitino previsto dagli ospiti di prima non prenderle.

    Al 33’ la palla buona arriva sui piedi di Mazzotta a termine di una bellissima trama costruita a destra dalla linea Molina, Messias Benali; ma Idda salva prima che Perina subisca guai seri. Sembra la scossa perché Zanellato costringe il Cosenza in angolo facendo coscienza di una gara che può e deve essere aggredita diversamente dagli 11 di Stroppa.

    Ma al 38’ è il Cosenza a spaventare: con Carretta, sempre lui, a costringere Cordaz a rifugiarsi sulla traversa che fa trovare in fuorigioco Baez sulla ribattuta.

    Ma il restante minutaggio della prima frazione di gioco vede, nuovamente, il Crotone prendere le redini della gara, anche se Simy e Benali proseguono a non riuscire a dare spunti e tocchi decisivi evidenziando che seppur schemi e posizionamenti funzionino, sono le gambe a non dare seguito ad un predominio non solo territoriale.

    Nessun cambio nell’intervallo.

    Primi minuti di forcing del Crotone che più con la testa che con le gambe prova, in due occasioni, ad impaurire i bruzi che appaiono più sparagnini della prima frazione di gara.

    Al 4’ però si fa male Spolli ed entra Cuomo con Golemic che passa al centro della difesa.

    Con qualche cambio di campo sembra potersi infiammare a gara, prima Mazzotta imbecca Simy e poi Benali manca l’aggancio in area di poco.

    Entra Capela per Litteri e Braglia si mette con un 4 5 1 con Baez e Pierini ad alternarsi a falso nueve; Zanellato, intanto, prova dal limite ma la palla non prende il giro sperato.

    Al 59’ è nuovamente Cordaz a sfosderare un vero e proprio miracolo su un liscio di Golemic che libera Carretta da solo di fronte al capitano di casa.

    L’episodio spaventa la squadra di Stroppa ed il Mister fa entrare Mustacchio al posto di Mazzotta con Molina che va a sinistra lasciando l’altro out all’ex Perugia.

    Fra il 65’ e, soprattutto, il 67’ due occasioni per i padroni di casa che confermano la “mala” vena di Simy che cicca la palla di fronte Perina.

    Il rischio ora è di vedere due squadre spezzate con le gambe che fanno fatica a rincorrere le transizioni: è Molina a farne le spese costringendo il terzo cambio di Stroppa ad un ingresso di Evans al suo posto.

    Anche Braglia cambia: entra Moreo per uno stremato Pierini.

    La gara non è proprio bellissima e per ora di MAXI si è solo visto Cordaz!

    Dal 78’ la possibile svolta: Messias si invola sulla destra e Sciaudone, già ammonito, lo tiene per la maglia, beccandosi un sacrosanto secondo giallo; in 10 Braglia non perde tempo e fa entrare Broh al posto dell’ottimo Carretta.

    Golemic sul conseguente calcio di punizione si divora il vantaggio con un intervento più simie ad un salvataggio (della porta avversaria) che ad un tentativo di offesa.

    Benali sembra poter entrare in partita mettendo scompiglio nella difesa avversaria.

    Ora è assedio.

    Ma prima Evans imita Simy nel ciccare palloni e poi Benali non trova il tempo dela battuta decisiva in area; poi il Cosenza si rende pericoloso in ripartenza ma super Cordaz conferma sicurezza… …sembrano al’89’ quasi inutili i minuti di recupero perché il Crotone è davvero stanchissimo.

    Arrivano i 5 decretati minuti di over time.

    Zanellato sceglie di farne perdere qualcuno calciando, nemmeno male, dalla distanza.

    Prosegue il forcing però comunque sterile: pari pure corretto se si considera il doppio MAXI intervento di Cordaz; anche se la costruzione del gioco di Stroppa si vede anche se accompagnata da una condizione dei migliori ancora troppo deficitaria; e lo Scida, generosissimo, tributa comunque l’abbraccio ai suoi al termine.

    CROTONE       0

    COSENZA        0

    CROTONE (3-5-2): Cordaz; Gigliotti, Spolli (dal 50’ Cuomo), Golemic (amm. al 22’); Molina (dal 71’ Evans), Benali, Barberis, Zanellato, Mazzotta; Messias, Simy.

    ALLENATORE: Stroppa.

    COSENZA (4-2-3-1): Perina; Corsi, Monaco (amm. al 88’), Idda, Legittimo; Sciaudone (amm. al 63’ ed espulso per doppio giallo al 78’), Bruccini; Baez, Carretta (dal 79’ Broh), Pierini (da74’ Moreo); Litteri (da 49’ Capela).

    ALLENATORE: Braglia.

    Ha diretto la gara il sig. Livio Marinelli della sezione di Tivoli

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