Tunnel e Dintorni

L'anno scolastcio è iniziato...con le solite difficoltà 

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    So bene che per alcuni bambini delle scuole primarie, delle campagne, delle periferie, varcare la soglia delle aule si dovrà aspettare il mese di ottobre. Il motivo? La gara per l’assegnazione della scuolabus. Si capisce, anche questo nel segno della “discontinuità”, come per l’apertura dei nidi comunali. Ci può anche stare: il punto è perché non si pensa prima? Detto ciò e di certo non per spalmare su tutto e tutti le valanghe di critiche, ma solo per pungolare, rilevare, rimediare… Il famoso tunnel a cavallo delle abitazioni del rione Tufolo, nelle intenzioni era forse utile.

    Consentire agli alunni di raggiungere a piedi in sicurezza le scuole di quell’area, è una bella pensata. Ho voluto unirmi ad un genitore e una bambina, mettermi nel loro panni. Per raggiungere il tunnel, bisogna attraversare due corsie con auto che sfrecciano in modo pazzesco ed infilarsi fra i cespugli perché non esistono più varchi e non si capisce perché. Fermo restando che in prossimità non si scorgono cartelli che invitano a rallentare. Intanto nella mia, la mano della piccola sudata e tremante per l’ansia. Il tunnel: simile, con tutto il rispetto per il progettista, ad una rampa di lancio per astronauti. Gli infiniti gradini, poco sicuri nella parte metallica e l’ascensore non funzionante, non consente la fruizione di alunni con disabilità e adulti anchilosati.

    Cercando di non calpestare gli escrementi di ratti… Esiste tuttavia una sorta di trincea, a lato della strada, se pure brutta, respingente, si attraversa in fila indiana e con abbondante fuoriuscita di ferro arruginito all’altezza di bambino. Dopo tutto questo viatico finalmente si raggiunge la scuola. Prima però bisogna sapere dove mettere i piedi tra erbacce e pavimentazione divelta e chissà da quando. La mia domanda è: cosa fare per evitare tragedie mentre si attraversa – il rischio di essere travolti, è a mio parere reale – allestire un semaforo? Un vigile urbano? Ed infine cosa ci vuole a tagliare le erbacce e, pulire l’interno del tunnel etc.? Sono convinta che a tal proposito in altri luoghi scolastici la storia è simile ed è l’ultimo dei pensieri. Si dirà che manca il personale. Sarà certamente vero, tuttavia ci saranno persone valide, di buona volontà e cioè i percettori di reddito di cittadinanza pronti ad aiutare. Non sto demonizzando tale misura, però urgono risposte, proposte, attenzione ai più piccoli e tutti dobbiamo fare qualcosa per quel che si può.

     

    Linda Monte

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